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n.17 marzo 2015

tata e pressione nelle 24 ore eseguite sui punti di immissione e

interne alla rete, dei regimi di funzionamento ottenuti dal modello

e dell’analisi del consumo minimo notturno, ha messo in luce le

principali criticità del distretto pilota. In particolare l’approccio ha

evidenziato, in alcune aree, una serie di anomalie:

- consumi non giustificati (portata notturna pari a 80% circa della

portata media immessa);

- dotazioni giornaliere eccessive (>500 L/ab);

- sovrappressioni negli edifici a valle dei sollevamenti, durante le

ore di minimo consumo;

- basse pressioni di esercizio nelle ore di punta;

- alti valori di scabrezza sull’anello principale della rete;

- consistenti perdite reali (155 m

3

/h circa);

- scarso rendimento medio delle pompe nelle 24 ore (5-23%).

Riduzione delle perdite idriche e dei consumi energetici

L’ottimizzazione della rete ha riguardato dapprima l’individuazione

della porzione di rete critica da sostituire, ricercando il miglior rap-

porto tra costi di investimento e benefici in termini di miglioramento

globale del livello di pressione durante le ore di punta.

Successivamente è stata affrontata la problematica relativa al con-

sumo energetico delle pompe in rete, esaminando la possibilità di

inserire dispositivi per la regolazione della velocità e valutando,

anche in questo caso, il rapporto tra costi di investimento e bene-

fici derivanti dal risparmio energetico. (Figura 2).

La tipologia di intervento riabilitativo consigliato, finalizzato alla ri-

duzione delle perdite di pressione causate dall’elevata scabrezza,

individua nella sostituzione di un tratto di circa 780 m della condot-

ta principale, l’elemento chiave per il miglioramento del livello di

servizio nel distretto, consentendo un incremento della pressione

minima di esercizio di 12 m (Figura 3).

Per riuscire ad ottenere una efficace riduzione dei costi energe-

tici ed una contemporanea riduzione delle perdite idriche, è stata

valutata l’ipotesi di accoppiare alle pompe presenti nel distretto

dei regolatori di velocità (inverter) in funzione della richiesta delle

utenze.

Per ognuna delle 16 pompe è stato valutato il costo di investimento

necessario, il beneficio in termini di riduzione dei consumi energe-

tici, l’ammortamento dell’investimento ed il risparmio economico

ottenibile nell’arco di vita dell’apparecchiatura installata. In partico-

lare è stato stimato in un anno il tempo di ritorno dell’investimento.

È evidente che la scelta di introdurre gli inverter per regolare in

automatico la pressione in funzione della portata richiesta, con-

sente risparmi in termini di consumi energetici, notevoli benefici in

termini di riduzione di volumi di perdite soprattutto nelle ore nottur-

ne, minori sollecitazioni alle tubazioni e minori portate di reagenti

chimici per la potabilizzazione.

Conclusioni

Nonostante la scarsa completezza delle informazioni a disposizio-

ne non garantisca la massima precisione dei risultati ottenuti, la

realizzazione del modello idraulico tarato rappresenta un’ottima

metodologia per massimizzare l’utilità delle informazioni. Le so-

luzioni proposte da Proteo rappresentano per la municipalizzata

Gorvodokanal un efficace piano di azioni, a fronte di investimenti

contenuti.

Orientata alla salvaguardia delle risorse ambientali attraverso l’u-

tilizzo combinato delle nuove tecnologie energetiche ed informati-

che, la Proteo Control Technologies opera nel settore delle Utilities

per le quali sviluppa nuove tecnologie software per la riduzione dei

costi energetici e di gestione degli impianti, ed innalzare qualitati-

vamente il livello di servizio delle reti acqua, gas e fognature.

www.proteo.it

Figura 2 - Quadro comando stazioni di pompaggio.

Figura 3 - Tratto di condotta da sostituire.