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n.12 novembre 2013
EFFICIENTI
Con il Progetto
CarbonFoot Printing il Ministero
dell’Ambiente co-finanzierà imprese di tutti
i settori che hanno deciso di fare il primo
passo verso la sostenibilità. Cloros,
in qualità di partner parteciperà al progetto
Venerdì 27 settembre è stato pubblicato il quinto rapporto dell’Ipccc, la task
force delle Nazioni Unite Premio Nobel per la pace 2007, incaricata di stu-
diare gli impatti del cambiamento climatico sulla vita del nostro Pianeta. Le
previsioni [1], riassunte in 4 scenari, sono tutt’altro che rassicuranti, e an-
che nel caso più favorevole, il consiglio dei 209 scienziati supportati da altri
1.500 esperti di tutto il mondo, è di fare qualcosa immediatamente: ridurre
le emissioni di gas serra sta diventando una necessità di sopravvivenza,
non ci sono più dubbi. Sembra averlo capito la UE [2] che pare convinta di
continuare a recitare la parte di leader per la lotta al riscaldamento globale
del pianeta, come risulta dalle prime indiscrezioni filtrate sulla nuovaDirettiva
climatico-energetica che dovrà portare i 28 paesi fino al 2030, che preve-
drebbe di innalzare l’obiettivo obbligatorio di riduzione delle emissioni di gas
serra al 40% rispetto ai livelli del 1990. Se le previsioni e gli impegni saranno
confermati, tutti saranno chiamati ad assumersi un serio impegno, perciò è
decisivo iniziare a costruire una strategia per aumentare la propria sostenibi-
lità ambientale. Su questa strada si è mosso anche il Ministero dell’Ambien-
te, con il Progetto pilota nazionale CarbonFootPrinting (CFO) per la valuta-
zione dell’impronta di carbonio di processi industriali e prodotti, e di sistemi
di gestione degli Enti Pubblici [3] presentato a Roma lo scorso 17 settembre
che co-finanzierà con4,8milioni di euro95 imprese di tutti i settori chehanno
deciso di fare il primo passo verso la sostenibilità. Cloros, che parteciperà
al progetto come partner di due delle imprese che hanno aderito al bando
del Ministero, è una energy service company attiva sul mercato dal 2009 e
presente su tutto il territorio nazionale. L’idea su cui è stata creata è quella
di affiancare le aziende con un servizio di consulenza sull’energia completo,
in modo che queste possano concentrarsi sul loro core business lasciando
a chi opera professionalmente nel settore, la responsabilità di ottenere la
massima efficienza del loro sistema energetico.
Il circolo virtuoso della sostenibilità
Recentemente Cloros, interpretando ed anticipando le tendenze del merca-
to e della politica, ha ampliato la propria offerta, inserendo il suo pluriennale
know-how sull’efficienza energetica, in un percorso più vasto, che mira alla
sostenibilità ambientale duratura del business. Il dato su cui si sviluppa la
proposta di Cloros è che, in media, il 50% della CO
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equivalente di un pro-
dotto o di una organizzazione, deriva dai consumi energetici legati al suo
ciclo vita. È perciò evidente che avere un sistema energetico ottimizzato ed
efficiente è il primo passo per la sostenibilità, ed essendo un’operazione di
risparmio anche economico, libera risorse che possono essere reinvestite
in altre azioni di efficienza e riduzione delle emissioni. L’idea di Cloros è che
lavorare sulla sostenibilità, inneschi un circolo virtuoso che contagia ogni
aspetto del business. Avere sotto controllo le proprie emissioni di gas serra,
significa conoscere al meglio e mantenere sempre monitorati tutti gli aspetti
del proprio business, dalla filiera di fornitura ai canali di distribuzione. Inoltre
la sostenibilità è anche un’opportunità di marketing, come dimostra il Con-
sumer Conditions Scoreboard [4], pubblicato questa estate, secondo cui nel
2012 inmedia il 41%dei consumatori ha scelto i beni e servizi da acquistare
in base al loro impatto sull’ambiente. Perciò, costruire un prodotto a zero
emissioni oltrea far risparmiare, èuna strategiadoppiamente vincente, ealla
portata di tutti. Grazie al meccanismo della compensazione delle emissioni,
laddove non sia possibile annullare con azioni dirette il proprio contributo al
riscaldamento globale, è possibile sostenere progetti di riduzione delle emis-
sioni realizzati in altri paesi. Anche in questo caso Cloros dimostra di voler
segnare la differenza rispetto ai progetti di compensazione che hanno domi-
nato il mercato nel periodo del protocollo di Kyoto: niente più incerti program-
mi di riforestazone in remote aree del globo, ma progetti concreti, certificati
da organismi internazionali, che oltre a ridurre le emissioni, contribuiscano
allo sviluppo economico e sociale dei Paesi in cui vengono realizzati.
Questa è, secondo Cloros, la ricetta per rimanere in modo competitivo sul
mercato, e se anche la politica si accorgerà che il momento per lavorare
sulla sostenibilità non può più essere rimandato, sarà bene essere preparati
alla nuova sfida.
SOLUZIONI
SOSTENIBILITÀ
AMBIENTALE E CFP
RIFERIMENTI
[1]
clima-67117529/
[2]
[3]
Ambientale/Presentazione_17_settembre_2013.pdf
[4]
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...102
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