UE: acque pulite nella maggior parte delle destinazioni turistiche

Pubblicata la relazione annuale sulla qualità delle acque di oltre 22.000 siti di balneazione europei in base alle relazioni che i 27 Stati membri hanno presentato entro la fine dello scorso anno.

Pubblicato il 23 maggio 2012

Buone notizie per chi progetta una vacanza in spiaggia in Europa per quest’estate: il 92,1% delle acque di balneazione dell’Unione europea soddisfano attualmente gli standard minimi di qualità fissati dalla direttiva sulle acque di balneazione. Tale percentuale comprende il Serpentine Lake di Londra, cioè il lago che ospiterà diverse manifestazioni olimpiche incluse la gara di nuoto di fondo e la sezione nuoto del triathlon.

I risultati provengono dall’ultima relazione annuale sulle acque di balneazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e della Commissione europea, che descrive la qualità delle acque in oltre 22.000 siti di balneazione europei (spiagge, fiumi e laghi) nel corso dell’anno passato.

La professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente, ha dichiarato che “La qualità dell’acqua delle spiagge e di altre zone balneari è una delle questioni ambientali più importanti in Europa. In diversi paesi, però, esiste ancora il problema dell’inquinamento dovuto all’agricoltura e alle acque reflue e pertanto sono necessari maggiori sforzi per garantire acqua sicura e pulita per i cittadini.”

La relazione ha constatato che il 77,1% dei siti dispone di un’acqua di eccellente qualità, vale a dire conforme ai più rigorosi valori guida, con un miglioramento di 3,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Circa il 93,1% delle acque di balneazione costiere è stato classificato come “sufficiente” o conforme a valori imperativi meno severi, pari a un incremento dell’1%. Meno del 2% delle acque di balneazione è risultato non conforme.

Le zone di balneazione di Cipro, Croazia, Malta e Grecia sono state giudicate eccellenti, con oltre il 90% delle acque di balneazione rispondenti ai più rigorosi valori guida e il resto conforme ai valori imperativi. All’estremità opposta della scala, i Paesi Bassi, la Bulgaria, la Lettonia, il Lussemburgo e il Belgio sono contrassegnati da una percentuale relativamente bassa di siti conformi ai valori guida più rigorosi, in particolare per le acque interne.

La qualità delle acque nelle destinazioni estive più popolari d’Europa si è rivelata generalmente buona, con oltre il 90% dei siti di balneazione conformi ai valori imperativi. Oltre l’80% dei siti di balneazione di Spagna, Italia e Portogallo vantano un’eccellente qualità dell’acqua.
La qualità complessiva delle acque di balneazione nell’UE è notevolmente migliorata a partire dal 1990. La percentuale delle acque di balneazione che non rispetta le disposizioni della direttiva è scesa dal 9,2% delle zone di balneazione nel 1990 all’1,5% nel 2011. La percentuale delle zone di balneazione interne non conformi ai valori imperativi è diminuita, passando dall’11,9% nel 1990 al 2,4% nel 2011, ad oggi una delle percentuali più basse.

The 2012 EU Bathing Water Report



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