UE: presentati i progetti infrastrutturali nel settore dell’energia

La Commissione europea adotta l'elenco dei 195 progetti infrastrutturali chiave per integrare i mercati europei dell'energia e diversificare le fonti

Pubblicato il 18 novembre 2015

L’ingente fabbisogno di investimenti nelle infrastrutture energetiche è alla base del regolamento proposto nel 2011 sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee (orientamenti TEN-E). Tali orientamenti istituiscono un quadro strategico per la visione di lungo periodo nel settore delle infrastrutture energetiche dell’UE e introducono il concetto di “progetto di interesse comune”. Essi stabiliscono nove corridoi prioritari per le infrastrutture strategiche nei settori dell’energia elettrica, del gas e del petrolio e tre aree prioritarie di rilevanza unionale per infrastrutture quali le autostrade elettriche, le reti intelligenti e le reti di trasporto del biossido di carbonio.

Oggi, la Commissione europea ha adottato l’elenco dei 195 progetti infrastrutturali chiave nel settore dell’energia che contribuiranno al conseguimento degli obiettivi dell’Europa sul fronte dell’energia e del clima e che sono determinanti per la realizzazione dell’Unione dell’energia.

Grazie a questi progetti — noti come progetti di interesse comune (PIC) — sarà possibile costruire gradualmente l’Unione dell’energia integrando i mercati europei del settore e diversificando le fonti e le rotte; i progetti contribuiranno poi a porre fine all’isolamento energetico che caratterizza alcuni Stati membri e favoriranno la penetrazione delle rinnovabili nella rete, riducendo le emissioni di biossido di carbonio. Oltre a beneficiare di procedure di autorizzazione accelerate e di migliori condizioni normative, i progetti di interesse comune possono essere ammessi a fruire del sostegno finanziario erogato tramite il meccanismo per collegare l’Europa (CEF). Questo strumento dispone di un bilancio di 5,35 miliardi di euro da destinare alle infrastrutture energetiche transeuropee nel periodo 2014-2020 per aiutare i progetti di interesse comune a essere realizzati in fretta e ad attrarre investitori.

L’elenco odierno è l’aggiornamento dell’elenco di progetti di interesse comune adottato nell’ottobre 2013. Dei progetti che vi figurano, 108 riguardano l’energia elettrica, 77 il gas, 7 il petrolio e 3 le reti intelligenti: l’equilibrio tra i progetti nei settori dell’energia elettrica e del gas è stato raggiunto anche grazie all’individuazione di chiare priorità in ambito regionale.

Numerosi sono i vantaggi di cui beneficeranno i progetti:

  • maggiore trasparenza e migliore consultazione pubblica;
  • procedure accelerate di rilascio delle autorizzazioni (della durata massima di tre anni e mezzo);
  • valutazione ambientale migliore, più rapida e più snella;
  • un’unica autorità nazionale competente in veste di sportello unico per le procedure di rilascio delle autorizzazioni;
  • migliore trattamento normativo grazie a una ripartizione dei costi in base ai benefici netti, e incentivi normativi;
  • possibilità di ricevere assistenza finanziaria nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa, sotto forma di sovvenzioni e strumenti finanziari innovativi.

Per essere incluso nell’elenco, un progetto deve dimostrare di offrire vantaggi significativi ad almeno due Stati membri, contribuire all’integrazione del mercato e a una maggiore concorrenza, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e ridurre le emissioni di CO2.

In linea di principio le infrastrutture energetiche dovrebbero essere finanziate dal mercato e dalle bollette degli utenti, ma in previsione dei colossali investimenti che questa strategia richiede l’UE ha istituito alcuni fondi, come il meccanismo per collegare l’Europa (CEF) e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), che contribuiranno a mobilitare i capitali necessari. A titolo del CEF nel 2014 e nel 2015 sono stati assegnati 797 milioni di euro al cofinanziamento di studi e lavori di costruzione che contribuiscono alla realizzazione dei progetti di interesse comune.

Dal 2013, anno di adozione del primo elenco di PIC, 13 progetti sono stati completati o saranno messi in servizio entro la fine del 2015; altri 62 dovrebbero essere completati entro la fine del 2017.

Molti di questi progetti hanno potuto tradursi in realtà grazie al ruolo determinante svolto dalla Commissione che, agendo a livello politico, ha favorito il nascere di un accordo tra due paesi sulla via da seguire oppure ha fornito sostegno tecnico e/o finanziario ai progetti.

L’elenco dei PIC è aggiornato ogni due anni allo scopo di includervi nuovi progetti utili ed eliminare quelli obsoleti.

AR



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