Sacchi in bioplastica compostabile per il successo della raccolta differenziata
Alla II edizione di Milano Recycle City nel corso del “C40 Solid Waste Networks workshop” il modello Novamont per la raccolta del rifiuto umido è stato presentato alle principali municipalità aderenti al “C40 Cities Climate Leadership Group”.
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Mettere fine alla società del rifiuto a favore di un modello in cui i materiali vengono interamente riutilizzati e in cui non ci sono prodotti di scarto ma risorse, ponendo al centro la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. È la circular economy, nella quale il recupero delle risorse avviene innanzitutto riciclando i rifiuti e reinserendoli nel ciclo produttivo.
Il sistema circolare per eccellenza, come dimostrano diversi casi in tutta Europa (comprese metropoli come Milano), è quello che si basa sulla raccolta differenziata porta a porta, con un forte impegno sulla frazione organica, che rappresenta circa 1/3 dei rifiuti totali prodotti da ogni cittadino, chiave fondamentale per portare stabilmente la percentuale di rifiuti differenziati verso il target del 65%.
Il ruolo dei sacchi e degli shopper compostabili nel perseguimento di questi risultati è acclarato dalle svariate best practice italiane ed estere che Novamont ha presentato ai delegati delle principali città aderenti al C40 Cities Climate Leadership Group – da Tokyo ad Hong Kong, da Mosca a Sao Paulo, da Washington a Johannesburg – nell’ambito della II edizione di Milano Recyle City (1°-3 ottobre 2014, Acquario Civico di Milano).
Il punto di forza del modello Novamont per la gestione del rifiuto umido risiede nell’utilizzo di sacchi in Mater-Bi – la bioplastica biodegradabile e compostabile secondo lo standard internazionale EN 13432 – impermeabili, igienici, traspiranti e idonei al trattamento in impianti di digestione anaerobica e compostaggio. La compostabilità dei sacchi, infatti, è una caratteristica essenziale per garantire la qualità della raccolta dei rifiuti organici e la loro trasformazione in biogas e compost di qualità.
Grazie alla raccolta dell’umido, implementata da Amsa, la città di Milano ha superato quest’anno il 50% di raccolta differenziata (escludendo i rifiuti di costruzione e demolizione), un dato di livello assoluto per una metropoli con più di un milione di abitanti; in media a Milano vengono raccolti più di 95 kg per abitante all’anno di scarti di cibo, un numero molto elevato se confrontato con ad esempio i 45 kg di Vienna o i 31 kg di Monaco di Baviera (dati 2012).
Una parte fondamentale del successo dell’operazione è certamente dovuta al sostegno dato da Novamont che ha donato gratuitamente alle famiglie milanesi oltre 1.000.000 di sacchi compostabili in Mater-Bi che, abbinati alla pattumiera aerata fornita da Amsa, hanno reso la raccolta comoda, igienica ed efficiente, garantendo una purezza dell’organico raccolto superiore al 95%.
Per ogni tonnellata di rifiuto organico avviato al compostaggio si stima, inoltre, un risparmio di 94,9 kg CO2; nel caso in cui a Milano si raggiungano a regime circa 130.000 tonnellate di scarti organici avviati a compostaggio è quindi possibile ipotizzare un taglio di circa 12.337 tonnellate di CO2 annue.
“Il sistema virtuoso messo in atto a Milano per la raccolta della frazione organica, nel quale i sacchi e gli shopper compostabili svolgono un ruolo centrale, vede coinvolti diversi attori quali il Comune, l’azienda di gestione dei rifiuti, la prima azienda italiana produttrice di bioplastiche compostabili, la grande distribuzione e, più importanti di tutti, i cittadini. Esso si delinea come uno dei primi, veri casi di economia circolare in Europa”, ha dichiarato Christian Garaffa, Marketing Manager Raccolte Differenziate di Novamont.
Novamont: http://www.novamont.com
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