‘ReAl13 + Light’: selezionati i cinque progetti finalisti

Si è conclusa la prima fase del concorso internazionale di design promosso dal Consorzio CiAl e dedicato agli studenti dello Ied - Istituto europeo di design

Pubblicato il 13 gennaio 2011

Sviluppare e sostenere la progettazione responsabile di oggetti realizzabili in alluminio riciclato e riciclabili, in particolare con alluminio proveniente dalla raccolta differenziata degli imballaggi, come le lattine per bevande, le scatolette, le vaschette e anche il sottile foglio d’alluminio. Incentivare l’utilizzo di questo prezioso materiale e valorizzare la creatività e la professionalità di giovani designer. Sono questi gli obiettivi del concorso di design ‘ReAl13 + Light’ promosso da CiAl - Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo dell’alluminio, con il supporto scientifico dello Ied - Istituto europeo di design e in collaborazione con Oceano Oltreluce, azienda specializzata nella produzione e progettazione di punti luce e lampade.

Il concorso, aperto ai singoli studenti o a gruppi di studenti dello Ied di Milano, Roma, Madrid e Barcellona, ha avuto un notevole successo di partecipanti: circa 170 sono state le iscrizioni sul relativo sito web e altrettanti i lavori presentati.

Tra questi la giuria ha scelto i cinque progetti finalisti che saranno presentati durante la prossima edizione del Salone del Mobile di Milano (aprile 2011) e per i quali l’azienda Oceano Oltreluce realizzerà i prototipi. Soltanto dopo la fase di prototipazione ed esposizione al Salone, sarà scelto l’unico vincitore che, oltre a rappresentare in pieno il messaggio ambientale di cui CiAl è portavoce, entrerà nel catalogo dell’azienda significando così un’ottima vetrina di visibilità per il giovane designer vincitore.

Questi i nomi dei cinque finalisti con l’indicazione dei progetti presentati: Andrea Arcidiacono di Milano: progetto ‘silhouette’; Brenda Arenas di Guadalajara (Messico): progetto ‘eelus’; Alessandro Brinciotti di Roma: progetto ‘Torsione’; Caterina Gobbi di Ginevra (Svizzera): progetto ‘Frida’; Chiara Granda di Modena: progetto ‘Flying’.

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