PHS, il robot italiano per la sanificazione combina ozono e raggi Uv-C

Pubblicato il 26 maggio 2020

PHS (Pro Health System) è il primo “robot killer” 100% Made in Italy, in grado di aiutare nella lotta contro il Covid-19.

Grazie ad una combinazione di raggi Uv-C e Ozono è in grado di debellare il virus andando a compiere una sanificazione approfondita degli ambienti, senza l’utilizzo di prodotti chimici, debellando sino al 99% dei patogeni presenti sul tutte le superfici.

Ideato e prodotto da RayBotics, neonata start-up, spin-off di due storiche realtà italiane (Klain Robotics  e Gruppo Purity ) operanti nel settore delle nuove tecnologie e nella robotica industriale, collaborativa e mobile, PHS nasce ad aprile grazie all’intuizione dei due Co-Founder, Fabio Greco  e Enzo Catenacci  che, in piena emergenza sanitaria, decidono di affrontare una nuova sfida: mettere in campo le loro conoscenze per creare il primo robot sanificatore davvero versatile e utilizzabile in qualsiasi ambiente.

“Erano i primi di marzo – racconta Fabio Greco, Co-Founder RayBotics – quando con Enzo ci siamo incontrati a Brescia, in quello che è stato il nostro ultimo aperitivo prima del lockdown e, analizzando le tecnologie utilizzate fino a quel momento per la sanificazione industriale, ci siamo subito resi conto che i dispositivi attualmente sul mercato (di cui nessuno italiano peraltro) utilizzavano tutti con successo gli Uv-C ma avevano un grande limite perché non erano in grado di disinfettare le zone d’ombra non colpite dai raggi.”

Da questa prima intuizione, e nel giro di pochi giorni, l’idea: la creazione di un dispositivo in grado di combinare l’uso dell’ozono ai raggi Uv-C altamente tecnologico (dotato di un software che integra strumenti di intelligenza artificiale e di un robot autonomo) ed estremamente semplice da utilizzare, pratico, trasportabile, ecologico ed economico.

“Dalle crisi nascono sempre le opportunità e noi abbiamo scelto di non stare a guardare – dichiara Enzo Catenacci, Co-Founder RayBotics – Abbiamo lavorato giorno e notte per creare un prodotto non solo utile a tutta la comunità, ma che ci permettesse di non dover mettere i nostri dipendenti in cassa integrazione durante la pandemia e desse loro nuovi stimoli rendendoli partecipi di un progetto ambizioso.

In meno di 2 mesi siamo riusciti a fare quello che solitamente richiede quasi due anni: fondato una nuova società, realizzato i primi prototipi, attivato una catena di distributori (nazionali ed internazionali), iniziato la produzione, effettuato i test in location e dato il via alla commercializzazione.”

Grazie alla joint venture tra le società, il gruppo conta oggi più di 100 tra dipendenti e collaboratori – e nelle prossime settimane assumerà altre figure tra cui ingegneri elettronici, manodopera specializzata e addetti al backoffice commerciale – produce i suoi robot tra più sedi dislocate sul territorio italiano (Brescia, Viareggio, Navacchio, Modena e Perugia), vanta un fatturato di circa 20 milioni di euro e si avvale di oltre 50 distributori, in esclusiva o autorizzati, sia in Italia che nel resto del Mondo (UK, Spagna, Francia, India, Oman, Libia, Iraq e Romania solo per citarne alcuni).

Vincente è stata proprio la scelta di mixare le tecnologie a raggi Uv-C e ozono, rendendo il robot PHS un unicum senza nessun concorrente.

Fino ad oggi, infatti, tutti i dispositivi di sanificazione utilizzavano solo i raggi Uv-C (noti per la loro azione sanificante contro la maggior parte delle malattie patogene, come Sars, Mers, Epatite C, Ebola, Febbre Gialla, Salmonella, ecc) generati da una lampada a scarica in vapore di mercurio a bassa pressione, in grado di emettere radiazioni elettromagnetiche a corta lunghezza d’onda (da 100nm a 280nm) caratterizzate da un marcato effetto germicida che, penetrando in profondità nelle pareti cellulari di batteri, virus e spore, ne danneggia l’apparato riproduttivo e ne impedisce la proliferazione.

PHS, grazie all’azione combinata anche dell’ozono, potenzia il processo di sanificazione, estendendo l’azione disinfettante anche a tutte quelle superfici e aree non direttamente esposte ai raggi UV, grazie alla forte azione ossidante e disinfettante del gas naturale, prodotto semplicemente dalla trasformazione dell’ossigeno presente nell’atmosfera.

Il robot PHS può essere composto da 4 elementi: un MiR, un robot mobile che automatizza il trasporto e ne agevola l’utilizzo; una batteria agli ioni di litio; lampade Uv-C con ozono; un software intelligente che, gestito da remoto, è in grado di effettuare la sanificazione in autonomia.

Sono 3 i modelli disponibili attualmente (Mobile, Stable, Portable) che si differenziano esclusivamente per le dimensioni, studiate appositamente per essere il più possibile funzionali rispetto alle aree da sanificare e potendosi quindi adattare in qualsiasi contesto indoor.

PHS è ecologico e sicuro: non utilizza nessun prodotto chimico. Non è quindi tossico né per l’uomo né per l’ambiente. Ha impatto ambientale pari a zero e rende l’area sanificata immediatamente disponibile dopo l’utilizzo.

Consente di risparmiare tempo, rendendo la sanificazione più veloce del 50% rispetto ad altre tipologie di disinfezione. PHS può sanificare una stanza già in soli 5’ fino ad arrivare ai 20 minuti per spazi più ampi.

Grazie alle 3 misure disponibili può essere utilizzato anche in spazi molto angusti o con molti ostacoli. Funziona in tutti gli ambienti indoor con temperature dagli 0°C a 80°C. Non utilizzando sostanze chimiche è idoneo anche laddove sono presenti tessuti, materiali deperibili, cibo o dove le persone devono tornare immediatamente a vivere lo spazio.

Grazie ai sensori ad infrarossi, alle videocamere e ad un sistema di people recognition, non solo mappa lo spazio da sanificare prima di procedere con la disinfezione per valutarne tempi e potenza, ma può anche arrestarsi automaticamente in presenza di persone prossime alla zona in fase di trattamento o passare attraverso a porte ed ascensori ed evitare ostacoli di ogni tipo. Gestibile da un solo operatore abilitato tramite tablet e app grazie ad una semplice interfaccia. Programmabile per avvio ritardato e dotato un di software in grado di raccogliere e analizzare i dati, stampare report e documentare i trattamenti avvenuti.

PHS non necessita della presenza di personale durante la sanificazione. Non è richiesta manutenzione se non la regolare sostituzione delle lampade UV. Nessun altro materiale da acquistare, conservare o trasportare. Si lava semplicemente con un panno umido e detergenti non aggressivi.

Rispetto ai prodotti attualmente disponibili sul mercato (che però non utilizzano ozono ma solo Uv-C) PHS è più economico di circa il 35%. Inoltre, il suo acquisto può rientrare nella detrazione fiscale fino all’80%, prevista dal Governo.

La versatilità di PHS e la disponibilità del robot in 3 dimensioni lo rendono adatto ad essere utilizzato in qualsiasi luogo andando a coprire tutti gli ambiti ed i settori: dalla ristorazione alla GDO, dal retail all’industria, dall’istruzione al benessere, dai servizi alla persona all’healthcare, dai trasporti all’automotive e nautica, fino all’hospitality.



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