Linee guida per l’acquacoltura e la protezione ambientale
Janez Potočnik: “Uno strumento utile per la sensibilizzazione degli operatori economici, delle autorità pubbliche, dei gestori dei siti e degli enti preposti alla conservazione della natura”
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La Commissione sta per pubblicare aggiornamenti delle linee guida per migliorare le conoscenze sulle modalità di gestione delle acquacolture nel quadro di Natura 2000, la rete di aree naturali protette dell’UE. Queste linee guida illustrano il modo migliore per garantire che le attività correlate all’acquacoltura siano compatibili con la normativa dell’UE in campo ambientale e, nello specifico, con le disposizioni di Natura 2000.
Il documento evidenzia l’importanza del settore dell’acquacoltura per la produzione alimentare e sottolinea il ruolo della rete Natura 2000 nel raggiungimento degli obiettivi della politica sulla biodiversità dell’UE. Le linee guida sono incentrate sull’attuazione delle disposizioni relative a un’adeguata valutazione prevista dalla direttiva Habitat.
Janez Potočnik, Commissario europeo per l’Ambiente, ha descritto il documento come “uno strumento utile per la sensibilizzazione degli operatori economici, delle autorità pubbliche, dei gestori dei siti e degli enti preposti alla conservazione della natura, che grazie a tali linee guida saranno in grado di realizzare progetti sostenibili nell’ambito dell’acquacoltura capaci di conciliare gli obiettivi di produttività con la protezione del valore ecologico delle aree della rete Natura 2000”.
Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e della pesca, ha affermato: “L’acquacoltura svolge un ruolo importante nell’UE poiché consente di accedere alle risorse alimentari. È pertanto necessario sfruttarne il potenziale per contribuire alla sostenibilità, alla sicurezza alimentare, alla crescita e all’occupazione. L’acquacoltura sfrutta le acque dell’UE e va pertanto sviluppata in maniera ecologicamente sostenibile. Con queste linee guida vogliamo dare il nostro apporto al raggiungimento di questo obiettivo”.
Il documento intitolato “Guidance on Aquaculture and Natura 2000 – Sustainable aquaculture activities in the context of the Natura 2000 Network” (Linee guida sull’acquacoltura e Natura 2000 – attività di acquacoltura nell’ambito della rete Natura 2000) illustra il quadro politico dello sviluppo dell’acquacoltura e della conservazione della biodiversità in Europa.
Le linee guida descrivono i potenziali impatti dei principali sistemi di acquacoltura sull’ambiente e sulla fauna selvatica, concentrandosi in particolare sui metodi e gli strumenti per valutarli alla luce degli obiettivi di conservazione dei siti. Nelle linee guida si descrive il modo in cui tali rischi vanno valutati caso per caso e la maniera migliore per limitarli o prevenirli. Il documento presenta inoltre diversi casi concreti, accompagnati da esempi di buone pratiche che dimostrano come uno sviluppo sostenibile dell’acquacoltura possa essere compatibile con la protezione della natura o possa rafforzarla fornendo gli habitat adeguati per cui sono stati designati diversi siti.
Le linee guida si soffermano sui vantaggi della pianificazione strategica, che sappia coniugare fin dal principio le esigenze in termini di conservazione della natura e di sviluppo dell’acquacoltura. Il documento racchiude una guida che descrive passo per passo le procedure di valutazione necessarie fornendo anche esempi e raccomandazioni pratiche.
Si tratta del quinto documento che fornisce linee guida sull’applicazione della normativa ambientale dell’UE in settori strategici dell’economia europea. Le pubblicazioni precedenti riguardavano l’energia eolica, l’estrazione di minerali non energetici, gli sviluppi dei porti ed estuari e le vie navigabili interne.
Il contributo dell’acquacoltura alla produzione mondiale di alimenti di origine acquatica è in crescita. Basti pensare che la maggior parte delle riserve ittiche naturali hanno quasi raggiunto o addirittura superato le soglie di sfruttamento. Nell’UE l’acquacoltura costituisce un’importante attività economica in diverse regioni costiere e nell’entroterra, ma contrariamente ai trend di crescita registrati a livello internazionale, negli ultimi anni è un settore stagnante. La riforma della politica comune della pesca è finalizzata a sviluppare appieno il potenziale dell’acquacoltura nell’UE nel rispetto degli obiettivi di Europa 2020 sul fronte della sostenibilità, della sicurezza alimentare, della crescita e dell’occupazione.
Natura 2000 è una vasta rete europea di aree protette volta a garantire la preservazione a lungo termine delle specie e degli habitat europei più preziosi e vulnerabili. La rete copre quasi il 18% del territorio dell’UE e oltre 217.000 km² dei mari e oceani dell’Unione.
Natura 2000 non è un sistema di riserve naturali da cui è rigorosamente esclusa ogni attività umana. All’interno della rete è possibile esercitare attività inerenti all’acquacoltura, ai trasporti, allo sviluppo di infrastrutture, al turismo, alla silvicoltura e ad attività ricreative, purché siano sostenibili e in linea gli obiettivi di conservazione di tali aree.
Natura 2000 rappresenta uno degli strumenti principali di attuazione della strategia per la biodiversità dell’UE, che mira a invertire il trend di perdita di biodiversità e accelerare il passo della transizione verso un’economia verde ed efficiente sotto il profilo delle risorse.
Natura 2000: ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/docs/Aqua-N2000%20guide.pdf
Politica UE per natura e biodiversità: ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm
Politiche nel settore dell’acquacoltura: ec.europa.eu/fisheries/cfp/aquaculture/index_en.htm
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