Informare meglio i cittadini in merito ai rischi di gravi incidenti
Le nuove disposizioni che entrano in vigore ad agosto offriranno una migliore informazione ai cittadini dell’UE sulle gravi minacce che incombono a causa dell’immediata vicinanza degli impianti industriali. Le disposizioni rientrano in un aggiornamento tecnico sotto altri aspetti della direttiva Seveso, che è strumento essenziale nella gestione dei rischi industriali, la quale viene adeguata alla luce della recente evoluzione della classificazione delle sostanze chimiche a livello europeo e internazionale. La direttiva obbliga gli Stati membri a preparare piani di emergenza per le zone intorno agli impianti industriali in cui si trovano ingenti quantitativi di sostanze pericolose.
Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Seveso III offrirà una maggiore protezione ai cittadini e all’ambiente in caso di gravi incidenti. Essa comporterà anche una migliore informazione dei cittadini che saranno maggiormente coinvolti nelle decisioni riguardanti la pianificazione del territorio”.
Oltre agli aggiornamenti tecnici necessari per tener conto delle modifiche nella classificazione UE delle sostanze chimiche, i principali miglioramenti per i cittadini sono: un migliore accesso all’informazione sui rischi dovuti alle attività dei vicini impianti industriali e su come comportarsi in caso d’incidente – ciò migliorerà inoltre la fiducia nel funzionamento di tali industrie; delle norme più efficaci sulla partecipazione dei cittadini interessati ai progetti di pianificazione del territorio relativi a impianti di tipo Seveso; la possibilità di avviare azioni legali per i cittadini ai quali non sono state fornite adeguate informazioni o possibilità di partecipazione; delle norme più rigorose per l’ispezione degli stabilimenti onde garantire una maggiore efficacia nell’esecuzione delle norme di sicurezza.
D’ora innanzi, i cittadini devono poter disporre delle informazioni sui rischi per via informatica. Tutti gli stabilimenti interessati dalla normativa dovranno fornire informazioni sui sistemi d’allarme e sulle norme di comportamento dei cittadini in caso di grave incidente. Quando si verifica un incidente, le autorità competenti dovranno informarne tutti i potenziali interessati comunicando le principali misure del caso. Le modifiche in termini di pianificazione del territorio comporteranno l’introduzione di una distanza “di sicurezza” nei progetti relativi a nuovi stabilimenti e infrastrutture da costruire vicino agli stabilimenti esistenti. Sono stati resi più stringenti i requisiti procedurali concernenti la consultazione pubblica sui progetti, piani e programmi.
Quando le autorità e le imprese giudicano che siano presenti rischi di incidenti gravi e adottano le misure per farvi fronte, dovranno tenere in maggior conto il potenziale aumento dei rischi dovuto alla vicinanza di altri siti industriali e le potenziali ripercussioni sugli impianti vicini. Gli Stati membri dovranno applicare le nuove norme a partire dal 1° giugno 2015, data in cui diventa pienamente applicabile la nuova legislazione sulla classificazione delle sostanze chimiche in Europa.
La normativa Seveso sul controllo dei pericoli di gravi incidenti risale al 1982. Essa obbliga gli Stati membri ad assicurare che tutti i gestori che rientrano nel campo d’applicazione della direttiva dispongano di una strategia di prevenzione degli incidenti gravi. I gestori che trattano sostanze pericolose oltre determinate soglie devono informare periodicamente il pubblico che potrebbe essere interessato da un incidente, presentando relazioni sulla sicurezza, un sistema di gestione della sicurezza e un piano d’emergenza interno. La normativa obbliga gli Stati membri a far sì che siano messi a punto piani d’emergenza per le zone vicine e siano previste iniziative per limitare le conseguenze. Nelle procedure di pianificazione territoriale occorre tener conto di questi obiettivi.
La normativa Seveso è considerata di importanza fondamentale nel ridurre le probabilità e le conseguenze di incidenti gravi dovuti a sostanze pericolose, in quanto il numero delle denunce di incidenti è sceso del 10% tra il 2000 e il 2008, malgrado sia aumentato il numero degli stabilimenti. Tale approccio è stato ripreso a livello mondiale.
La direttiva interessa circa 10.000 siti industriali fissi che utilizzano o contengono sostanze pericolose in grande quantità, principalmente nei settori chimico, petrolchimico, del deposito e della raffinazione dei metalli. I diversi livelli di controllo riflettono un approccio progressivo in base al quale maggiori sono le quantità di sostanze, più rigide sono le norme (gli stabilimenti di soglia superiore hanno quantità maggiori degli stabilimenti di soglia inferiore e sono pertanto soggetti a controlli più severi).
Nel 2008 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato il regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, che adegua il sistema UE alla nuova classificazione internazionale (Onu) delle sostanze chimiche (Globally Harmonised System, GHS, sistema mondiale armonizzato). Da qui la necessità di adeguare anche la direttiva Seveso, in quanto la sua portata è basata sulla precedente classificazione delle sostanze chimiche che sarà abrogata dal regolamento sopra citato entro il 2015. L’adeguamento ha fornito l’occasione per migliorare altri aspetti della direttiva, in particolare le ispezioni degli stabilimenti e l’informazione e la partecipazione del pubblico nonché le possibilità di azioni legali.
Commissione Europea Direttiva Seveso: ec.europa.eu/environment/seveso/index.htm
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