Il futuro dell’acqua è nelle mani dei bambini

Boom di adesioni delle scuole primarie al concorso “Immagini per la terra”, l’iniziativa di Green Cross Italia.

Pubblicato il 20 giugno 2013

Bambini che si travestono da supereroi per salvare l’acqua dallo spreco dei “grandi”. È l’immagine simbolo della XXI edizione del concorso “Immagini per la Terra”, l’iniziativa di educazione ambientale organizzata da Green Cross Italia, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, quest’anno incentrata sul tema “Inizia da te: l’acqua”.

Nell’anno internazionale della cooperazione nel settore idrico, il boom di adesioni degli studenti delle scuole primarie e dell’infanzia, circa 18.500 su un totale di 30.000 partecipanti al concorso, dimostra che la generazione under 12 è la più pronta a impegnarsi in prima persona per salvaguardare l’oro blu.

“La partita della vita senza acqua è già finita”. “L’acqua è vita ma non è infinita e non c’è goccia da perdere per salvare la vita”. E ancora: “Tutti i grandi uomini amarono l’acqua. Proteggila, e anche tu sarai un grande”. Sono alcuni degli slogan coniati dai bambini nei loro percorsi didattici: disegni, filastrocche, giochi e video, ma anche spettacoli teatrali e vere e proprie manifestazioni cittadine. Tutti i lavori realizzati dimostrano che tante piccole goccioline possono formare un fiume di solidarietà anche a sostegno degli studenti nei Paesi in via di sviluppo, che spesso sono costretti a percorrere ogni giorno chilometri per assicurarsi qualche litro d’acqua.

Mentre, infatti, un cittadino europeo consuma in media tra i 200 e i 250 litri di acqua al giorno per attività quotidiane come bere, lavarsi e usare i servizi igienici, un abitante dell’Africa ne ha a disposizione soltanto 20: donne e bambini impiegano diverse ore di cammino per raccogliere acqua da fonti salubri e sicure. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità e la Fao, nel mondo più di una persona su sei non ha accesso a fonti di acqua potabile, circa 894 milioni di esseri umani. Ed entro il 2025 quasi 2 miliardi di abitanti del pianeta vivranno in regioni ad alto rischio di crisi idrica.



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