Chimica: nuovo incarico europeo per Giorgio Squinzi
Il 1° ottobre l’assemblea di Cefic, l’associazione dell’industria chimica europea, ha eletto alla Presidenza per il biennio 2010 - 2012 l’italiano Giorgio Squinzi.
Squinzi, 67 anni, è presidente di Federchimica e Consigliere di Confindustria con Delega all’Europa. amministratore unico della Mapei, dal 1976 dirige l’Azienda di famiglia che nel 2009 ha fatturato 1,7 miliardi di euro. Mapei è presente in 26 paesi nei cinque continenti, con 57 stabilimenti in cui lavorano oltre 7.000 persone. “Questo nuovo incarico - ha dichiarato il neo eletto presidente Cefic - rappresenta una sfida delicata e complessa in un momento in cui il primato dell’industria chimica europea è minacciato dalle economie asiatiche. La nostra produzione continua a crescere, ma più lentamente rispetto ai mercati emergenti, mentre l’occupazione in Europa scende ogni anno del 2%.
“La strategia dell’industria chimica europea - ha proseguito Squinzi – deve poggiare su tre pilastri fondamentali: innovazione, internazionalizzazione e specializzazione. Sono concetti chiave per sostenere la sfida della globalizzazione, anche per le PMI, che in Europa rappresentano oltre 90% del giro d’affari dell’industria chimica - ha sottolineato Squinzi.
“Proprio per le piccole e medie imprese dobbiamo operare perché il quadro normativo e le condizioni di mercato garantiscano le stesse condizioni di competitività. Condividiamo la necessità di un impianto legislativo volto a ridurre le emissioni e potenziare al massimo la salvaguardia della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Tuttavia la UE deve anche vigilare affinché le normative complesse, come ad esempio il Reach, siano effettivamente applicabili e non rappresentino soltanto un onere per le imprese.”
“In questo quadro voglio nuovamente esprimere la mia soddisfazione per l’operato del Commissario Tajani, che ha dimostrato attenzione nei confronti dell’industria chimica per lo sviluppo sostenibile, anche agevolando con riduzioni fiscali le piccole e medie imprese che devono implementare il Reach.
Fondata nel 1972, Cefic rappresenta 29.000 imprese europee, che insieme costituiscono un quarto della produzione chimica mondiale e impiegano 1.200.000 addetti.
Cefic: www.cefic.org
Fedrchimica: www:federchimica.it
Contenuti correlati
-
Una politica europea e nazionale per le materie prime
Le economie dell’Unione europea si trovano sempre più spesso a fronteggiare nuove tensioni sul mercato delle materie prime, che rischiano di penalizzare l’industria tecnologicamente più evoluta. La reazione delle istituzioni europee e nazionali. Leggi l’articolo
-
Phoenix Contact in prima linea verso un futuro senza piombo nell’elettronica
La produzione industriale attenta all’ambiente e alla salute umana è considerata una delle maggiori sfide degli ultimi decenni e dei prossimi anni a venire. La direttiva europea RoHS limita già o addirittura vieta le sostanze che hanno...
-
Cerved: spingere il fotovoltaico sui tetti delle industrie per centrare gli obiettivi di transizione green UE
Sono 110.000 in Italia gli stabilimenti e i capannoni industriali con tetti idonei ad ospitare impianti fotovoltaici di grande taglia, per ampiezza, posizione geografica, caratteristiche aziendali come i consumi energetici e la solidità finanziaria. Circa 300 km...
-
Carburanti sintetici, un altro vettore energetico
I carburanti sintetici sono tornati a essere un argomento di grande attualità. La riscoperta di questo tema, con rilevanti implicazioni industriali, spetta principalmente all’Unione Europea, che ha riconosciuto come i combustibili sintetici potrebbero essere una tecnologia adatta...
-
COP27 e Agenda 2030: i grandi del pianeta per lo sviluppo sostenibile
Si è da poco conclusa Cop27, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Focus principale dell’incontro è stato l’urgenza di un’azione immediata in materia ambientale, consci del fatto che il delicato contesto geopolitico in Ucraina ha...
-
L’UE rivoluziona il futuro delle batterie e spinge le ricaricabili
L’Unione Europea ha recentemente proposto un pacchetto di norme che riguardano le batterie allo scopo di renderle più sostenibili, più efficienti, facili da sostituire e soprattutto da smaltire. La proposta dell’EU riguarda tutti i settori; a partire...
-
Idrogeno: sì o no?
L’idrogeno non è una fonte energetica primaria, è impossibile trovarlo allo stato nativo, è facilmente infiammabile ma si può comprimere, può essere liquefatto, è un combustibile con alto potere calorifico e per questo potrebbe essere la soluzione...
-
L’UE rilascia il Water Security Plan, obiettivo cybersecurity nei sistemi di approvvigionamento idrico
La protezione delle infrastrutture critiche deve diventare una priorità per gli operatori e le istituzioni: la consapevolezza è fondamentale, ma secondo Chris Grove Product Evangelist di Nozomi Networks è necessario identificare strumenti e processi adeguati. Il Centro...
-
I dati di consumo del riscaldamento diventano mensili
A partire dal 1° gennaio 2022, le informazioni sui consumi del riscaldamento domestico dovranno essere fornite mensilmente e gli utenti potranno farne richiesta quando desiderano. È quanto stabilito dall’Unione Europea secondo cui “laddove siano stati installati ripartitori...
-
Idrogeno, tre sfide da superare per essere un’alternativa vincente
L’idrogeno è l’elemento più abbondante di tutto l’Universo. Basti pensare che il sole e la Via Lattea sono composti per la maggior parte di questo elemento e che un solo chilogrammo di H2 è in grado di...