Cella solare ad alta efficienza da Trina Solar e Australian National University

Pubblicato il 10 marzo 2014

Trina Solar ha annunciato che i suoi ricercatori, lavorando insieme ai ricercatori dell’Australian National University (Anu), hanno sviluppato una nuova cella solare ad alta efficienza.

Il prototipo della nuova cella “Ibc” (Interdigitated Back Contact) è stato sviluppato presso il Centro per i Sistemi Energetici Sostenibili dell’Anu nell’ambito di un contratto di ricerca e sviluppo con Trina Solar e un contratto di collaborazione con il Solar Energy Research Institute di Singapore (Seris).

Dopo due anni di ricerca finanziati da Trina Solar, l’Australian National University ha sviluppato – con il contributo della società di consulenza australiana PV Lighthouse – una cella fotovoltaica in silicio Ibc, testata in modo indipendente dal Fraunhofer CalLab in Germania, istituto che ha confermato che la cella è in grado di fornire un’efficienza del 24,4%.

Trina Solar sta sviluppando una versione commerciale della cella solare Ibc, nonché un modulo fotovoltaico Ibc. La versione commerciale della cella Ibc (125 mm per 125 mm) ha già raggiunto un grado di efficienza superiore al 22%, e il modulo fotovoltaico Ibc (di 72 celle) ha raggiunto i 238 W, risultati confermati con test condotti in modo indipendente dal Centro Nazionale Cinese di Vigilanza e Controllo sulla Qualità dei Prodotti del Solare Fotovoltaico. Attualmente a livello di prototipo, la nuova cella solare sarà presto pronta per la produzione industrializzata in grandi quantità.

“Ad oggi questa è la più alta efficienza confermata in modo indipendente per una cella solare Ibc convenzionale”, ha detto Andrew Blakers, direttore del Centro per i Sistemi Energetici Sostenibili presso la Research School of Engineering dell’Australian National University. “I risultati indicano che la tecnologia delle celle testata in laboratorio può ora essere ulteriormente sviluppata per produrre celle solari commerciali. Questo dovrebbe portare a produrre celle solari commerciali di maggiore efficienza, il che consentirà di ottenere una maggiore potenza generata da una determinata area di un modulo solare montato su tetto”.

Blakers ha anche aggiunto: “L’Australian National University ha lavorato per sviluppare celle fotovoltaiche in silicio con tecnologia back-contact altamente efficienti con contatti metallici sia positivi sia negativi sulla superficie posteriore. Ciò consente che la superficie esposta al sole sia uniformemente nera, senza gli elettrodi metallici presenti su molte celle solari, e che l’utente finale ottenga più energia per unità di superficie e disponga di modulo più eleganti”.

 

Trina Solar: http://www.trinasolar.com/it



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