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NEWS
76
n.17 marzo 2015
BTS BIOGAS
BTS Biogas
, azienda con oltre
vent’anni di esperienza nel settore
del biogas, si occupa della pro-
gettazione, produzione e realizzazione di
impianti per la produzione di biogas anche
con le più diverse e complesse matrici di
alimentazione. L’obiettivo è sempre quel-
lo di produrre energia pulita utilizzando la
massima percentuale biologicamente e tec-
nicamente possibile di rifiuti scarti e sotto-
prodotti. I principali vantaggi sono ambien-
tali ed economici ma non è da sottovalutare
il notevole consenso politico generato da
questo tipo di impianti che garantiscono
effettivi e visibili benefici per tutti cittadini.
In particolare, la linea ‘Waste to Power’ è
stata progettata per un’alimentazione con
rifiuti organici sia confezionati che sfusi,
anche al 100%. Questa linea (da 250 kW
– 1,5 MW+) offre quindi l’opportunità di
valorizzare al massimo ed in modo estre-
mamente efficace e redditivo il rifiuto or-
ganico. Possono quindi essere conferiti i
seguenti materiali:
- rifiuti organici comunali, Forsu (scarti e
avanzi di cucina, frutta e verdura, pane, lat-
ticini confezionati, succhi di frutta, carne,
grasso, olio, erba ecc.);
- alimenti scaduti e scarti mercatali (frut-
ta e verdura appassita, prodotti a base di
carne, cibi confezionati, ecc.);
- rifiuti organici provenienti dalla produ-
zione alimentare (polpa di frutta, sansa,
pastazzo di agrumi residui della distilla-
zione dei mosti alcolici fermentati, residui
della produzione alimentare o partite difet-
tose ecc.).
Elemento chiave dell’impianto ‘Waste to
Power’ è il sistema di pretrattamento BIO-
separator che effettua la separazione dei
rifiuti garantendo un grado e una qualità
estremamente elevata del materiale organi-
co separato e rendendo possibile l’utilizzo
di materiali altrimenti non utilizzabili per la
digestione anaerobica.
Un impianto ‘Waste to Power’ da 1,5
MW(elettrico) nel quale vengono immes-
se 20.000 – 30.000 tonnellate di Forsu, per
esempio, è in grado di produrre da 5.000 a
15.000 tonnellate di digestato liquido, 1.000
tonnellate di BIOdry (30/30/40 NPK) e 500
tonnellate di solfato di ammonio (70 kg N/T).
L’impianto ‘Waste to Power’ di BTS Biogas
è quindi una soluzione ottimale per comuni,
aziende municipalizzate, impianti di compo-
staggio e aziende agroalimentari.
È stato recentemente completato nel man-
tovano un impianto BTS Biogas della linea
‘Waste to Power’. L’azienda ha fornito la
tecnologia per questo impianto della po-
tenza di 1 MW, al quale vengono conferite
3.500 tonnellate l’anno di Forsu proveniente
da scarti organici di cucine, mense e dalla
raccolta differenziata dei cittadini. Il mate-
riale introdotto subisce una fase di pretrat-
tamento che consente di togliere qualsiasi
elemento che sia di ostacolo al processo di
digestione anaerobica e di garantire quindi
i massimi livelli di efficienza dell’impianto.
La fase solida e quella liquida del materia-
le prodotto vengono separate ed utilizzate
come ammendante dell’azienda agricola.
www.bts-biogas.comRfid Global
, distributore di tec-
nologie Rfid, arricchisce le propo-
ste tecnologiche con la new entry
RedWave Oberon 350, il sistema Rfid all-
in-one appositamente progettato e realiz-
zato dal Dipartimento R&S per la raccolta
dati automatica e veicolare nel settore dei
rifiuti. Nella cornice della smart city e nel
rispetto della normativa sulla tariffazio-
ne dei rifiuti solidi urbani, il sistema Rfid
Oberon 350 mira a rilevare inmodo preciso
ed automatico il prelievo dei rifiuti effettivamente prodotti dalle sin-
gole utenze: l’apposizione di tag Rfid sui sacchetti, mastelli o bidoni
carrellati e l’installazione del dispositivo Oberon 350 a bordo degli
automezzi permettono infatti di conoscere l’esatta quantità dei rifiuti
generati da ogni utente, fornendo i dati necessari per il calcolo del-
la tariffazione puntuale. Versione evoluta del ‘fratello’ Oberon 300, il
sistema Rfid Oberon 350 integra all’interno un reader Rfid in banda
UHF, un’antenna a polarizzazione circolare e la scheda elettronica
Smart FlyBoard, dotata di intelligenza (CPU) ed I/O per interagire con
l’ambiente esterno attraverso funzioni multiple.
Proposto nelle versioni Ethernet, Wi-Fi e
GSM/Gprs, il dispositivo identifica tag Rfid
UHF EPC Gen 2 ISO 18000-6 apposti sui
contenitori di rifiuti e si ispira al concetto
dell’all-in-one e stand-alone, per semplifi-
care così le operazioni di tracciabilità auto-
matica e massiva dei diversi tipi di rifiuti e
gestire l’intera filiera del dato (rifiuti, opera-
tore, veicolo) senza l’ausilio di veicolari. Tra
le doti tecniche dell’Oberon 350 spiccano
l’intelligenza a bordo (CPU), quindi la capa-
cità di operare autonomamente, senza un PC, l’essere un Web Cloud
Device, configurabile quindi via internet browser, funzione di anti-
collisione, per rilevare simultaneamente fino a 200 tag/s, Real Time
Clock/Calendar con batteria, firmware upgradabile, led di segnalazio-
ne, il tutto con un consumo energetico massimo di 7 W e dotato di un
apposito set di montaggio in alluminio. Racchiuso in un box plastico
IP65, il dispositivo RedWave Oberon 350 raggiunge una distanza di
identificazione dei tag fino a 4-5 metri e, grazie al multiplexer integra-
to, si presta con duttilità ad un’ampia gamma di possibili architetture
Rfid, adattandosi a differenti modalità d’installazione sul veicolo. Il
RFID GLOBAL