A Verona inaugurato il convegno ecoSTP 2014/IWA2020

Ieri, presso il Palazzo della Gran Guardia, ha preso il via il convegno sulle sfide globali e le nuove frontiere delle ecotecnologie per il trattamento delle acque reflue. Parallelamente si tiene il meeting plenario del network internazionale Water2020

Pubblicato il 24 giugno 2014

La cerimonia inaugurale ieri è stata coordinata dai due presidenti a capo dell’organizzazione, Francesco Fatone dell’Università di Verona e Roberto Canziani del Politecnico MI; quest’ultimo ha sottolineato l’intento del meeting di richiamare l’attenzione sui processi tecnologici efficienti già in atto e sulle proposte innovative per il futuro (molte sono già realtà, come testimoniano le ricerche e gli esiti dei numerosi ricercatori a Verona riuniti per le sessioni scientifiche illustrative); ecoSTP ha fatto rete come mai prima tra istituti di ricerca, utilities, gestori, amministrazioni, enti e professionisti e vuole incrementare sempre più queste sinergie, che in Italia scarseggiano, ma nell’Europa del Nord e in USA sono usuali e fruttuose.

Ospiti intervenuti: Nicola Sartor, rettore dell’Università di Verona, Franco Cecchi dell’ateneo Veronese, Enrico Toffali, Assessore dell’Ambiente del Comune di Verona, Marco Ostoich  Direttore Tecnico Arpav), Renato Drusiani consulente di Acqua e Ambiente Federutility, Massimo Mariotti, Presidente di Acque Veronesi, Alberto Tomei, Presidente dell’Azienda Gardesana Servizi, Oscar Papa, Amministratore unico di Depurazioni Benacensi, Luciano Franchini, Direttore tecnico Consiglio di Bacino ATO Veronese, Luca Scappini, Presidente Ordine Ingegneri Verona, Lorenzo Bardelli, Direttore Sistemi Idrici Autorità Energia Elettrica, Gas e Sistema Idrico.

“La partecipazione numerosa di ingegneri, iscritti all’Ordine Ingegneri di Verona e Provincia, alla sessione di apertura di EcoSTP2014 è segno del grande interesse che un evento innovativo, interdisciplinare e internazionale come questo ha suscitato nella categoria – ha dichiarato Luca Scappini, a proposito della manifestazione –, soprattutto sul fronte dell’aggiornamento professionale nel settore ambientale e chimico. La presenza di ricercatori e esperti del settore a livello mondiale rappresenta un’occasione unica di confronto sulle tecnologie disponibili in materia di ingegneria ambientale e sulle scelte strategiche da perseguire a tutela di un futuro sostenibile per il nostro territorio. EcoSTP2014 è per gli Ingegneri un’opportunità qualificata di formazione per acquisire competenze elevate, essenziali per competere nel mercato globale.”

Il meeting, dopo l’opening session in Gran Guardia (introdotta da Juan Lema e tenuta da Diego Rosso e Daniel Nolasco), prosegue le sessioni al Polo Zanotto, oggi 24 e mercoledì 25; nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 sono previsti i tour tecnici a Verona, Peschiera, Porto Marghera e Fusina.

Oggi, presso il Polo Zanotto, si terrà la sessione plenaria sul recupero del carbone dalle acque reflue attraverso la bioconversione in polimeri biodegradabili, introdotta da Mauro Majone, professore associato di Ingegneria Chimica al Dipartimento di Chimica, Università di Roma  “La Sapienza”. Il suo campo di ricerca include trattamenti per i rifiuti e le acque reflue, energia e recupero delle risorse, biotecnologie ambientali e industriali. Il prof. Majone è membro del Technical Board of the Directorate “Protection of Environment” of the Ministry of Environment (1999 e tuttora).

Domani sarà il Abraham Nuñez Esteve, professore al dipartimento di Chimica Analitica ed Ingegneria Chimica all’università di Alcalà, Madrid, ad aprire la sessione: si parlerà di produzione di elettricità biotecnologicamente con microbi negli impianti di trattamento acque reflue. Numerosi gli interventi nel corso delle sessioni.

Antonella Rampichini



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