Nasce Gy.eco, nuovo gesso da scarti e rifiuti
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È quanto si propone Gyproc Saint-Gobain, l’attività del gruppo francese specializzata nella produzione di sistemi a secco e intonaci per l’edilizia moderna, con l’avvio dell’innovativo sistema Gy.eco per la gestione e il recupero di scarti provenienti dalle attività di posa e post vendita di rivenditori e applicatori che operano nel mondo dei sistemi a secco.
Gy.eco, attraverso l’innovativo processo messo a punto nei laboratori Gyproc Saint-Gobain, garantisce oggi il recupero del 95% del materiale di scarto e la possibilità di dare vita a nuova materia prima da reimmettere in produzione, controllata e certificata in accordo con la vigente normativa grazie ad uno stringente programma trimestrale di analisi fisico-chimiche di laboratorio.
L’iniziativa è già risultata tra i vincitori del programma Life+ dell’Unione Europea, uno “strumento finanziario per l’ambiente” dedicato ai progetti che contribuiscono alla conservazione delle risorse naturali e allo sviluppo di approcci e tecniche innovativi di salvaguardia ambientale. Il primo dei tre siti produttivi previsti da Gyproc Saint-Gobain per Gy.eco è stato avviato a Guglionesi (CB); seguiranno a regime quelli di Sassofeltrio (PU) e Montiglio Monferrato (AT), a copertura dell’intero territorio nazionale. Ai tre siti di recupero saranno inoltre affiancati dei centri di raccolta dei rifiuti a base di gesso provenienti dal settore delle costruzioni e demolizioni, dislocati sul territorio nazionale a supporto alla rete logistica di raccolta e trasporto degli scarti.
Vantaggi per operatori e ambiente
Recuperare gli scarti significa ridurre i costi di smaltimento di un materiale altrimenti trattato come rifiuto e contribuire al contenimento dell’impatto ambientale provocato dalle discariche per rifiuti da costruzione. Il progetto nasce infatti dalle modifiche normative in tema di rifiuti introdotte con i DLgs 152/2006 e DLgs 36/2003 e che hanno interessato in particolare il sistema di gestione dei rifiuti a base gesso in discarica, con un notevole aumento degli oneri da parte dei produttori e dell’abusivismo ai danni dell’ambiente. Sulla base delle difficoltà gestionali dovute a tali novità legislative, il progetto Gy.eco propone una soluzione alternativa allo smaltimento in discarica, offrendo un servizio post vendita di gestione degli scarti a base gesso.
Cartongesso, amico della sostenibilità
Il servizio Gy.eco rientra nella strategia di sostenibilità ambientale di Gyproc Saint-Gobain. La tecnologia stratificata a secco infatti rappresenta già oggi un sistema di costruzione ecosostenibile, in quanto minimizza l’uso dei materiali e quelli utilizzati sono ecocompatibili e in gran parte riciclabili. Il gesso, materia prima dei sistemi a secco, viene estratto da giacimenti naturali e, durante il processo di trasformazione, rilascia in atmosfera soltanto vapore acqueo allo stato gassoso, a differenza di altri prodotti che emettono anidride carbonica. L’impiego dell’edilizia a secco consente inoltre, grazie alle sue caratteristiche prestazionali, un elevato risparmio energetico. Le tecnologie tradizionali di nuova costruzione consumano mediamente 120-160 kWh/m2. Se consideriamo gli edifici costruiti tra gli anni 60/70, che costituiscono la maggior parte del patrimonio edilizio delle città italiane, si hanno addirittura valori che si aggirano tra i 200 e 400 kWh/m2. Una casa costruita, invece, con tecniche di stratificazione a secco ha consumi compresi tra 30 e 50 kWh/m2, che tradotto in termini pratici significa: maggiore efficienza energetica, risparmio economico sulle bollette e bassa emissione di CO2 nell’atmosfera per il condizionamento e il riscaldamento della casa.
Una tecnologia di recupero ‘mobile’Uno dei principali elementi di innovazione di Gy.eco consiste nell’utilizzo di un sistema ‘mobile’ di trattamento dei rifiuti che può essere spostato rapidamente da un sito di recupero all’altro a seconda delle esigenze di trattamento. A differenza di un impianto fisso convenzionale posizionato presso ognuno dei siti scelti, l’impiego di un sistema con tecnologia mobile assicura una maggiore flessibilità e saturazione dell’impianto e un minor impatto ambientale sul suolo e sul sottosuolo, in quanto la struttura non necessita di opere di fondazione e di grandi spazi di installazione. Gy.eco, inoltre, non è solo un sistema di recupero, ma rappresenta un vero e proprio sistema di gestione degli scarti a base di gesso. I partner aderenti a Gy.eco usufruiscono di un servizio di assistenza tecnica e amministrativa durante tutta la fase di gestione dei rifiuti in gesso; dalla produzione degli scarti, alla fase di recupero. Gy.eco organizza la raccolta degli scarti nel luogo di produzione, sia che si tratti di un cantiere operativo o di una rivendita, e fornisce un aiuto nella gestione di tutti gli altri rifiuti che possono essere generati dalle attività di costruzione e demolizione, anche pericolosi, fornendo indicazioni sulla corretta gestione di rifiuti diversi da quelli a base gesso.
L’inclusione nel programma Life +
Il progetto rientra nella sezione del programma Life + “Politica ambientale e governance”, che promuove progetti innovativi nel campo della gestione dei rifiuti. Avviato nel 1992 dalla Commissione europea, Life (lo strumento finanziario per l’ambiente) è una delle punte di diamante della politica ambientale dell’Unione Europea. Life contribuisce all’attuazione, allo sviluppo e al miglioramento delle politiche e della legislazione comunitarie in materia ambientale e all’integrazione dell’ambiente nelle altre politiche dell’UE. Questo strumento sostiene lo sviluppo di nuove soluzioni per i problemi ambientali di dimensione comunitaria ed è volto all’attuazione della politica comunitaria definita dal sesto programma d’azione per l’ambiente.
Come aderire al progetto Gy.eco
Il programma è rivolto a rivenditori e applicatori operanti sul territorio nazionale. I rivenditori in particolare hanno la possibilità di creare un vero e proprio centro di raccolta rifiuti in collaborazione con Gyproc Saint-Gobain, o per i soli rifiuti prodotti dalle proprie attività produttive o anche per quelli dei propri clienti, da recapitare poi agli impianti di recupero Gy.eco. In alternativa, possono partecipare anche solo come intermediari, ovvero rivendendo il servizio di recupero ai propri clienti senza diventare un vero e proprio gestore di rifiuti. Gli applicatori aderenti, invece, possono scegliere due diverse modalità di gestione dei propri rifiuti: o lo stoccaggio nel luogo stesso di produzione, in cantiere, oppure il trasporto ad un loro magazzino o ad altro impianto autorizzato.
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