Acli Padova e Rovigo: i risultati di Rete Solida
Rete Solida: esperienze possibili e reali di economia solidale e di lotta agli sprechi, da inefficienze a risorse sociali, per le fasce più deboli ma anche per sensibilizzare cittadini e famiglie, che in percentuale sprecano più della grande distribuzione.
- Tweet
- Pin It
- Condividi per email
-
In occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare del 5 febbraio, le Acli di Padova e Rovigo presentano i risultati del progetto Rete Solida. In Italia si produce troppo e si spreca ancora di più: i dati di Last Minute Market registrano che mediamente in un anno quasi il 3% della produzione agricola rimane in campo, ossia l’equivalente di circa 1,2 milioni di tonnellate di prodotto agricolo, mentre nell’industria agroalimentare lo spreco ammonta al 2,6%, per un totale di circa 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Situazione critica anche per la grande distribuzione, se si pensa che nei centri agroalimentari all’ingrosso ogni anno una percentuale che varia dall’1 all’1,2% viene gestita come rifiuto (circa 118.317 tonnellate), mentre il canale distributivo perde circa 270.776 tonnellate.
In questo scenario si colloca il progetto di solidarietà Rete Solida, avviato nel 2012 e promosso dalle Acli di Padova e Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di Comune di Padova, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Prefettura di Padova, Caritas diocesana di Padova e di altri enti pubblici e del privato sociale, con il supporto tecnico di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che nel 2000 ha messo a punto il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione organizzata.
Attraverso la costruzione di una rete territoriale di economia solidale, finalizzata a diffondere azioni per il recupero di beni, alimentari e non solo, provenienti dal circuito produttivo e commerciale – mense scolastiche, grande distribuzione, organizzazioni di produttori -, il progetto mira al sostegno delle fasce più deboli grazie al supporto delle realtà senza scopo di lucro locali. In vista della giornata nazionale contro lo spreco alimentare del 5 febbraio, i promotori di Rete Solida hanno fatto un primo bilancio degli obiettivi raggiunti dal progetto, in termini di prodotti raccolti e recuperati, risparmio economico, coinvolgimento di enti, aziende e associazioni, infine di beneficiari finali.
Si tratta di numeri particolarmente significativi e che esprimono un potenziale assai alto per il seguito del progetto. A partire dal recupero dei pasti cotti e non consumati di alcune mense scolastiche di Padova e provincia, che nel solo 2014 ha visto raccolte oltre 10 tonnellate di cibo (mediamente 40 pasti al giorno) per un valore di circa 30.000 euro. Dati importanti anche sul fronte della grande distribuzione e della produzione agricola: nel 2014 i 12 punti vendita e numerose cooperative di produttori agricoli coinvolti hanno ridistribuito – tra prodotti invenduti, merce in scadenza ed eccedenze – 156.538 chili di beni per un valore di circa 331.000 euro. Per quanto riguarda i prodotti non alimentari recuperati (cosmesi, detersivi ecc.) si stima un valore di circa 20.000 euro.
Buone notizie anche per l’anno appena iniziato: cresce, infatti, il numero dei punti vendita coinvolti nella raccolta, che nel 2015 potranno raggiungere complessivamente, tra Padova e provincia, un totale di 25; le previsioni attendibili di recupero parlano di 516.236 chili di beni alimentari per un valore di 892.000 euro.
Beneficiari degli interventi di Rete Solida le categorie più deboli, dalle famiglie a basso reddito alle mamme sole in difficoltà, dalle persone senza fissa dimora ai minori stranieri non accompagnati, dai disabili agli ex detenuti… a tutti i destinatari insomma di quelle realtà non profit del territorio che, quotidianamente con il loro lavoro, operano in aiuto dei più fragili: associazioni, cooperative, comunità di accoglienza, parrocchie. Si calcola che le persone raggiunte dal progetto siano state nel 2014 più di 15.000.
Tra i punti cardine di Rete Solida anche l’obiettivo di prevenire le occasioni di spreco e contrastare uno stile di vita incurante del problema anche da parte dei singoli cittadini e delle famiglie. Basti pensare che, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market, in Italia lo spreco alimentare domestico – cibo ancora buono che finisce direttamente nei rifiuti – ha un “peso” di 200 grammi la settimana, per un valore di 800 euro a testa all’anno, ossia oltre 8 miliardi di euro complessivi. Se quindi in termini percentuali le famiglie sprecano di più della grande distribuzione, è necessario sensibilizzare e formare i consumatori a partire proprio dai nuclei familiari: per questo le Acli hanno anche avviato in alcune scuole superiori di Padova laboratori sperimentali per parlare del progetto e affrontare con i ragazzi i temi dello spreco.
Acli Padova: http://www.aclipadova.it
Acli Rovigo: http://www.aclirovigo.it
Contenuti correlati
-
Grecia, Lettonia, Bulgaria: dove vanno a finire i rifiuti italiani
Grecia, Lettonia, Bulgaria: sono le nuove mete di esportazione dei rifiuti italiani. Paesi nei quali si registrano sempre più frequentemente casi di trattamenti non in linea con le direttive. Lo scenario più frequente nel quale ci si...
-
Economia circolare, Siemens e Osai GreenTech al recupero dei metalli preziosi dai Raee
Nell’economia lineare l’estrazione, la lavorazione e lo smaltimento dei metalli preziosi comportano un consumo smisurato di risorse naturali, generano rifiuti tossici e hanno un impatto negativo sulle comunità locali. Il recupero di questi materiali dai rifiuti elettronici...
-
Agrivoltaico: opportunità in Lombardia per una filiera del made in Italy
La crisi climatica, i progressi delle tecnologie, la crescita dei prezzi e le crisi geopolitiche stanno imprimendo una svolta determinante allo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’impulso di queste fonti in Europa nel 2022 ha toccato il record...
-
Controllo distribuito per il recupero dei rifiuti
La digitalizzazione e la scalabilità si rivelano fondamentali per un innovativo progetto di sostenibilità. Il DCS digitale è alla base del controllo di precisione dei processi nell’80% della tecnologia per il recupero dei rifiuti. Leggi l’articolo
-
Riciclo di batterie agli ioni di litio: Seval e Riplastic i primi operatori industriali in Italia
Due impianti sul territorio nazionale, uno in Lombardia e uno in Basilicata, per una capacità di trattamento di quasi 30.000 tonnellate all’anno di batterie agli ioni di litio e un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro: questi in...
-
Non solo ambiente: il riciclo dei rifiuti può anche generare profitto
Il mondo sembra invaso da immondizia. Almeno questa è la percezione che emerge quando si controllano le previsioni riguardanti l’aumento della produzione globale di rifiuti. Secondo la Banca Mondiale, infatti, per il 2050, l’immondizia creata a livello...
-
Assofermet: vola il fatturato delle società attive nel riciclo di metalli
Assofermet ha realizzato uno studio di settore sul recupero e riciclo dei metalli in Italia. Si tratta della prima ricerca in Italia sugli impianti di recupero di rottami metallici e di autodemolizione. Realizzato insieme a Cerved, lo...
-
Accordo tra Polieco e Utilitalia per migliorare la tracciabilità dei rifiuti in polietilene
Agevolare l’inserimento dei rifiuti dei beni in polietilene nel circuito di una corretta gestione, a tutela di ambiente ed economia circolare. Nasce da questa intenzione comune l’accordo di programma siglato tra il Consorzio nazionale dei rifiuti dei...
-
L’utilità dei sistemi di videosorveglianza per il monitoraggio dei rifiuti
A cura di: Andrea Sorri, Segment Development Manager, Smart Cities di Axis Communications “Emergenza rifiuti a Roma”, “Sequestrata discarica abusiva”: sono titoli che, tristemente, ci siamo abituati a leggere tra le pagine di cronaca. Del resto, secondo...
-
La seconda vita delle bucce di arancia grazie a Cyrkl
Nel corso della produzione di prodotti alimentari, le aziende si trovano spesso nella situazione di dover scartare alcune risorse poiché non direttamente impiegabili nella loro produzione. È il caso delle bucce di arancia che, sebbene non possano...
Scopri le novità scelte per te x
-
Grecia, Lettonia, Bulgaria: dove vanno a finire i rifiuti italiani
Grecia, Lettonia, Bulgaria: sono le nuove mete di esportazione dei rifiuti italiani. Paesi nei quali si registrano...
-
Economia circolare, Siemens e Osai GreenTech al recupero dei metalli preziosi dai Raee
Nell’economia lineare l’estrazione, la lavorazione e lo smaltimento dei metalli preziosi comportano un consumo smisurato di risorse...
Notizie Tutti ▶
-
Interventi agroambientali per promuovere pratiche a basso impatto ambientale
Regione Lombardia finanzierà con circa 11 milioni di euro, 1.053 aziende agricole che hanno...
-
Una ‘foresta invisibile’ pari a 1.430 campi da calcio per assorbire lo smog
Prosegue l’allarme sulla qualità dell’ aria nel Bel Paese: secondo un recente report dell’Agenzia...
-
Dolomiti Energia supportata da Impresoft per fare innovazione in sicurezza
La cybersecurity è diventata una priorità per le aziende, da quando la tecnologia e...
Prodotti Tutti ▶
-
Massima efficienza con i motori IE5+ di nord DriveSystems
Secondo l’Agenzia Tedesca per l’Ambiente, gli azionamenti elettrici nei settori dell’industria e del commercio...
-
Tagliare i costi dell’energia e le emissioni si può con Energy Manager di Emerson
Emerson ha lanciato la sua nuova soluzione Energy Manager, un’offerta di hardware e software...
-
EcoCare di Schneider Electric: ridurre i guasti elettrici e i costi di manutenzione
A gennaio di quest’anno ci siamo resti conto che il 2023 è stato l’anno...