Trattamento e gestione dell’acqua a drinktec 2013

Pubblicato il 28 marzo 2013

Il trattamento e la gestione dell’acqua saranno i temi centrali a drinktec 2013, salone internazionale delle tecnologie per le bevande e gli alimenti liquidi, in programma nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera dal 16 al 20 settembre 2013, dove sono attesi circa 1.500 espositori da oltre 70 Paesi e circa 60.000 visitatori da più di 170 nazioni. Da tempo tutti i grandi gruppi internazionali della birra e delle bibite hanno fissato obiettivi ambiziosi di riduzione della loro ‘impronta d’acqua’, obiettivi irrealizzabili in assenza di cicli di trattamento interni.

Le soluzioni tecniche dell’industria fornitrice saranno in vetrina al principale salone internazionale per l’industria delle bevande e del liquid food. La gestione accurata ed economica della risorsa acqua sarà un filo rosso che attraverserà tutti i padiglioni di drinktec 2013. Come antipasto dei temi in discussione, riportiamo il parere di due illustri esperti del settore. Il professor Stefan Schildbach dell’Istituto Tecnico Superiore di Fulda, dipartimento di tecnologie alimentari, descrive così la situazione attuale: “La sostenibilità non si ferma al trattamento dell’acqua. Il potenziale di risparmio, che fino a un paio di anni fa era ancora troppo limitato per essere considerato economicamente rilevante, diventa sempre più interessante. Penso ad esempio al trattamento delle acque di risciacquo dei filtri o all’incremento ulteriore del tasso di sfruttamento degli impianti a osmosi inversa. Diventeranno ancora più importanti le strategie di regolazione e controllo intelligenti.”

“Da alcuni anni si propende chiaramente per l’utilizzo di membrane. Questo vale sia per l’osmosi inversa usata per dissalare l’acqua, sia per gli impianti di filtrazione,” spiega Wolfgang Winkler, direttore tecnico di EUWA H.H. Eumann GmbH. “Questi sviluppi si fondano su validi motivi: gli impianti a membrana funzionano in modo continuo e completamente automatico, non utilizzano praticamente alcuna sostanza chimica e il contenuto salino delle acque reflue del processo di trattamento non aumenta per la presenza di rigeneranti. A ciò si aggiunga che le membrane sono più economiche ed efficaci e che la pressione necessaria, e dunque il consumo energetico, sono stati notevolmente abbassati”.



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