Stime del carico inquinante delle acque reflue urbane

L’Istat ha presentato di recente le stime del carico di inquinanti nelle acque reflue urbane per il periodo 2005-2008

Pubblicato il 10 aprile 2010

L’Istat diffonde le stime del carico inquinante delle acque reflue urbane dovuto alle sostanze biodegradabili prodotte dalle attività domestiche ed economiche per gli anni 2005 -2008.
Per gli anni 2005 e 2006 i dati sono stati rivisti per garantirne la continuità in serie storica. Tali stime sono basate sul calcolo degli abitanti equivalenti totali urbani (Aetu) e degli Abitanti equivalenti totali (Aet). 


Il concetto di “Abitante Equivalente” viene convenzionalmente utilizzato come unità di misura del carico inquinante di natura biodegradabile veicolato dalle acque reflue. Secondo la definizione, data dalla vigente normativa in materia di protezione e depurazione delle acque dall’inquinamento (Art. 74, DLgs. 152/06), per abitante equivalente si intende il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a cinque giorni (Bod5) pari a 60 grammi al giorno.

La necessità di quantificare i carichi inquinanti delle acque reflue urbane risponde anche alle esigenze espresse dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzate alla determinazione del fabbisogno di depurazione delle acque reflue.


Le stime proposte sono effettuate considerando le diverse fonti generatrici dell’inquinamento. Nelle tavole allegate i dati sono aggregati a livello regionale e per Ato, la cui delimitazione territoriale è aggiornata al 31 dicembre 2007.
I dati comunali possono essere forniti su richiesta dal Centro diffusione.

Istat: contact.istat.it 



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