Registrati su blockchain i movimenti dei camion che trasportano rifiuti speciali

Pubblicato il 28 settembre 2018

United Risk Management, società specializzata in security, safety e compliance nelle attività di riqualificazione, gestione e sviluppo immobiliare, ha ampliato il suo sistema integrato di sicurezza e di risk management dei cantieri sfruttando le potenzialità offerte dalla blockchain. Tutti i movimenti terra di un cantiere sono da oggi fissati sulla “catena a blocchi” dei bitcoin, rendendo così impossibile a priori qualunque tentativo di modifica. Anche a distanza di decenni la blockchain costituirà una prova irrefutabile degli spostamenti reali effettuati dai camion che trasportano rifiuti speciali, a garanzia di una assoluta trasparenza e del massimo rispetto di tutti i vincoli ambientali.

Il percorso di ogni camion che entra ed esce dai cantieri monitorati da United Risk Management è seguito attraverso sistemi di geoposizionamento. L’ingresso e l’uscita di ogni veicolo, come pure il contenuto trasportato e il raggiungimento corretto della destinazione, è trascritto all’interno di un apposito database che segue ed amplia Il formulario di identificazione dei rifiuti (cosiddetto FIR), il documento di accompagnamento dei rifiuti previsto dal D.lgs. n.152/2006 e dal decreto Ronchi.

Il database contiene tutte le informazioni essenziali: il riferimento FIR; la targa del camion; la data e l’ora di partenza; la ragione sociale del proprietario del mezzo; la data e l’ora di arrivo; la ragione sociale dell’impianto di smaltimento e il codice CER che identifica la merce trasportata.

Il database viene esportato ogni quindici giorni in un file pdf del quale si calcola l’hash, ossia l’impronta digitale. L’hash, determinato con il protocollo SHA 256 (Secure Hash Algorithm 256), è una funzione crittografica che genera una stringa di 256 bit che identifica in maniera unica quel particolare file. L’identificazione è tale che anche un minimo cambiamento di un solo spazio o di una riga modifica completamente il valore del file hash.

L’hash del database è quindi inserito all’interno di un blocco della blockchain dove, grazie alle proprietà tipiche della catena a blocchi dei bitcoin, non potrà mai più essere né modificato, né rimosso.

Anche a distanza di anni sarà dunque possibile, sapendo in quale blocco è inserito l’hash che identifica il database del movimento terra, conoscere con precisione i tragitti dei camion, sapendo con sicurezza che il registro non è stato alterato e che è stato inserito in una data precisa. United Risk Management conserverà i database e l’identificativo delle transazioni e dei blocchi nei quali gli hash sono stati inseriti, ed è a disposizione per la verifica puntuale di ogni registrazione.

“Con questa iniziativa – spiega Carlo Mastrangelo, Amministratore Delegato di United Risk Management – abbiamo creato un sistema di assoluta trasparenza che non ha uguali in Europa, definendo una procedura che rende il registro dei movimenti dei camion di cantiere inalterabile e a prova di contraffazione per decenni”.

I singoli blocchi di dati che costituiscono la blockchain sono tutti identificati con data e orario, e risultano immutabili. “L’inserimento dell’hash di un database all’interno di un blocco – continua Mastrangelo – rappresenta una prova inoppugnabile del momento nel quale il database stesso è stato prodotto, e soprattutto previene anche a distanza di anni qualsiasi tentazione di modifica, garantendo ogni possibilità di verifica”.

L’inserimento nella blockchain avviene all’interno del comando OP_Return di una transazione, ed è realizzato in collaborazione con Chainstamp LLC (chainstamp.io), start up del Connecticut.

Così dichiara Paul Goldstein, il suo fondatore: “Siamo veramente contenti di lavorare con United Risk Management, un leader nel campo dei servizi al real estate. Siamo orgogliosi che United Risk Management abbia scelto la nostra tecnologia per notarizzare il suo database dei movimenti dei camion, dimostrando così la potenza della tecnologia della blockchain per garantire la legalità e la compliance alle normative ambientali”.



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