Recuperare i frigoriferi fa bene all’ozono: quest’anno evitate 7,6 tonnellate di Cfc

Pubblicato il 12 settembre 2014

Nel primo semestre del 2014, solo grazie all’attività di recupero di frigoriferi e congelatori usati, Hera ha evitato l’emissione in atmosfera di circa 7,6 tonnellate di clorofluorocarburi contenute all’interno degli apparecchi. Si tratta di un contributo importante alla tutela dell’ambiente, che l’azienda conferma ogni anno attraverso la sua attività di raccolta di questi grandi elettrodomestici. Basti pensare che nel 2013, con la sola attività di raccolta dei frigoriferi dismessi, Hera ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 16 tonnellate di Cfc (Cloro Fluoro Carburi), gas incolori e quasi inodori ma molto dannosi, perché ritenuti responsabili del ‘buco nella fascia dell’ozono’.

Attraverso le stazioni ecologiche e il servizio gratuito di ritiro a domicilio, nel 2013 Hera ha raccolto oltre 2.700 tonnellate di frigoriferi, di cui quasi 596 tonnellate nel bolognese (pari a circa 13.250 apparecchi). Tramite i Consorzi preposti, gli elettrodomestici sono stati avviati ad attività di trattamento, recupero e riutilizzo. Queste attività hanno permesso di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 16 tonnellate di Cfc (3,5 solo nel bolognese), con notevole beneficio per l’ambiente.

I Cloro Fluoro Carburi fanno parte della famiglia degli Idro Carburi Alogenati, sostanze che incidono per circa l’8% sull’inquinamento atmosferico complessivo. Essi, pur essendo presenti in atmosfera in quantità minime rispetto all’anidride carbonica, hanno un effetto alterante sul clima molto potente. I danni provocati dall’emissione di una piccola quantità di Cfc equivalgono, infatti, a quelli prodotti dall’emissione di un importante quantitativo di CO2. Generalmente i frigoriferi di nuova generazione non contengono Cfc, ma questi sono ancora presenti nel 70% di quelli che ancora si utilizzano in casa. Ogni frigo può contenerne dai 300 ai 350 grammi, inclusi nei 45 kg circa del suo peso complessivo. Anche se la quantità di Cfc sembra minima, il danno ambientale prodotto dal consumo di energia dell’elettrodomestico per l’intera durata del suo ciclo di vita (in media tra i dieci e i dodici anni) è notevole: si calcola che sia equivalente a 15.000 km percorsi da un’auto.

I frigoriferi non sono l’unica categoria di Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raccolti da Hera. Grazie alle diverse attività svolte nel settore ambientale, nel primo semestre di quest’anno l’azienda ha inviato a corretto recupero oltre 5.400 tonnellate di vecchi elettrodomestici di varie dimensioni e di materiale elettronico, come computer e telefoni portatili. Si ricorda che Hera è capofila di un progetto europeo, Identis Weee, dedicato proprio al corretto recupero dei Raee. La sperimentazione relativa al progetto, che vede anche l’utilizzo di particolari contenitori brevettati da Hera, è ora in corso a Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

 

Gruppo Hera: http://www.gruppohera.it



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