Plastica nera, tutti i rischi per la salute
Un recente studio di Toxic-Free Future, al centro dell’attenzione pubblica, svela i rischi nascosti della plastica nera: il parere degli esperti di TÜV Italia sugli effetti per la salute e l’ambiente. Lo studio, condotto da Megan Liu per Toxic-Free Future e pubblicato su Health, ha rivelato che la plastica nera può contenere ritardanti di fiamma, solitamente usati nell’industria elettronica.
Questi ritardanti di fiamma, progettati per resistere al calore e al fuoco, possono risultare pericolosi per la salute umana e per l’ambiente se vengono a contatto con altri prodotti di uso quotidiano. La scoperta ha suscitato particolare interesse, poiché la plastica nera è comunemente impiegata in una vasta gamma di prodotti, dai contenitori alimentari agli articoli per la casa, esponendo potenzialmente le persone a rischi poco conosciuti fino a oggi.
Questi additivi, se trasferiti ai prodotti di consumo, rappresentano potenziali rischi per la salute, poiché la plastica scura riciclata, spesso utilizzata per ridurre i costi, non è sempre sottoposta a controlli adeguati a garantirne la sicurezza.
Anche se, per essere trasformata da materiale di un elettrodomestico a utensile da cucina, la plastica scura subisce un trattamento specifico, questo processo non è sufficiente per eliminare completamente i composti chimici presenti all’origine. Questi composti possono avere effetti molto nocivi sulla salute, come un aumento del rischio di sviluppare il cancro o disfunzioni endocrine.
Uno degli aspetti critici è la difficoltà nel processo di riciclaggio: i sistemi di smistamento che utilizzano tecnologia NIR (Near Infrared) hanno problemi a rilevare la plastica nera, rendendo complesso distinguere e selezionare materiali sicuri da quelli potenzialmente pericolosi. Di conseguenza, la plastica nera riciclata può essere inserita nel ciclo produttivo senza adeguati controlli, arrivando a volte anche in prodotti o oggetti di largo consumo.
In risposta a queste problematiche, diverse normative internazionali impongono test rigorosi per le materie plastiche nere, soprattutto quando sono destinate a usi sensibili come il contatto con alimenti.
Organizzazioni come TÜV SÜD offrono servizi avanzati di testing e assistenza tecnica per rilevare sostanze chimiche pericolose nei materiali, garantendo la conformità agli standard di sicurezza europei e internazionali e la tutela della salute dei consumatori.
In particolare, supporta le aziende in ottemperanza ai seguenti regolamenti e direttive:
Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals): verificando che le sostanze chimiche utilizzate nei prodotti siano conformi ai limiti e requisiti stabiliti dal regolamento europeo, assicurando che i prodotti siano sicuri per la salute umana e l’ambiente.
Direttiva Giocattoli: verificando che i giocattoli siano privi di sostanze pericolose e conformi ai requisiti di sicurezza, assicurando così la massima protezione per i bambini.
Redazione del Fascicolo Tecnico per la Marcatura CE: offrendo assistenza nella preparazione del fascicolo tecnico, necessario per apporre la Marcatura CE, che attesta la conformità dei prodotti ai requisiti di sicurezza e qualità previsti dalle normative europee.
Elena Fontana, Business Line Manager Toys & Children Products – GDO & Retailers TÜV SÜD, ci tiene a sottolineare che, “attraverso test rigorosi e personalizzati per ciascun prodotto, TÜV SÜD assicura la conformità alle normative europee e internazionali, offrendo un supporto tecnico completo per identificare e mitigare i rischi legati all’uso di materiali riciclati in ambiti sensibili.”
Le aziende che ottengono la certificazione TÜV SÜD per i loro prodotti dimostrano un impegno per la qualità e la sicurezza, soddisfacendo i requisiti di normative internazionali, come il Regolamento (UE) n. 10/2011 per i materiali plastici destinati al contatto con gli alimenti e il Food Contact Materials (FCM) negli Stati Uniti.
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