Gruppo Magaldi: i rifiuti, una ‘miniera urbana’ da cui estrarre anche metalli preziosi

Pubblicato il 3 dicembre 2013

Il Gruppo Magaldi – protagonista mondiale nella progettazione e produzione di impianti industriali per il trasporto di materiali ad alta temperatura, utilizzati in particolare per centrali termoelettriche a carbone, co-combustione di biomasse e Cdr, industrie cementiere, acciaierie, fonderie, inceneritori e miniere con quartier generale a Salerno – installerà nell’ inceneritore di Kezo a Hinwil, nel cantone di Zurigo (a distanza di un anno dal primo prototipo adottato sempre da Kezo), il secondo sistema Magaldi Ecobelt WA.

Ecobelt WA è un sistema brevettato da Magaldi che riduce sensibilmente l’impatto ambientale degli inceneritori perché impiega, per la prima volta al mondo, aria e non acqua, per raffreddare le ceneri pesanti prodotte dalla combustione dei rifiuti che possono così essere inviate all’impianto di separazione dei metalli ferrosi e non.

Il sistema, pertanto, migliora l’efficienza energetica e di impianto, oltre a diminuire le emissioni di CO2 di un termovalorizzatore contribuendo, inoltre, a migliorare sensibilmente il processo di separazione delle ceneri dai metalli – anche nelle frazioni microscopiche dalle sostanze inerti – accrescendo la qualità, il valore e la quantità dei metalli recuperati.

I metalli, rame, alluminio, zinco, piombo, palladio, metalli rari e anche l’oro e l’argento recuperati, possono essere ceduti alle fonderie che li trasformano in lingotti e li restituiscono al mercato per il riutilizzo.

Recuperati i metalli, resta la frazione inerte delle ceneri, che viene riutilizzata nelle opere civili, contribuendo a ridurre il continuo ricorso alle risorse naturali per produrre materiali da costruzione ed eliminando qualsiasi invio di rifiuti a discarica.

Ogni giorno, ciascun abitante della terra produce in media due chili di rifiuti; una buona misura del potenziale immenso di generazione di energia elettrica e di riduzione del ricorso alle risorse naturali consentito da questo sistema.

Gli esperti del settore prevedono che la maggior parte dei “Termovalorizzatori” in Europa, nei prossimi 10 anni, saranno equipaggiati con questo innovativo sistema di estrazione a secco delle ceneri e di recupero dei metalli. In Europa sono attivi più di 450 termovalorizzatori in 18 Paesi diversi; tali impianti trattano ogni anno circa 40 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani. Tutti i Paesi europei più virtuosi nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti ricorrono all’incenerimento con recupero energetico; come ad esempio la Francia e la Germania, ma anche la Svezia, la Danimarca e l’Olanda.

 

Gruppo Magaldi: http://www.magaldi.com



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