EvK2Cnr a Rio+20: lo sviluppo sostenibile passa dalle montagne
Le attività di ricerca del Comitato EvK2Cnr sulla montagna figurano tra i temi di grande interesse e rilievo scientifico nell’agenda degli eventi ufficiali di Rio+20, la conferenza sullo sviluppo sostenibile promossa dalle Nazioni Unite che si svolge a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno, a vent’anni di distanza dallo storico Vertice della Terra ospitato nella stessa città brasiliana.
La delegazione governativa italiana vede la presenza anche del Comitato EvK2Cnr, i cui studi avanzati in alta quota risultano sempre più determinanti nella scelta delle strategie intergovernative mirate alla riduzione dell’impatto degli effetti dei cambiamenti climatici sull’ambiente, essendo le montagne riconosciute quali indicatori principali di tali effetti con conseguenze rilevanti sulla stabilità socio-ambientale a livello globale.
Il Comitato EvK2Cnr a Rio+20 è presente con quattro diversi appuntamenti. Il primo vede EvK2Cnr quale co-organizzatore del side event “Mountain knowledge solutions for sustainable green economy and improved water, food, energy, and environment nexus” inserito nell’agenda Uncsd di Rio+20, legato allo sviluppo delle aree di alta montagna e alla salvaguardia delle risorse naturali e del patrimonio ambientale che sono alla base della disponibilità di acqua, cibo, energia e a difesa della biodiversità.
L’evento, che si svolge in collaborazione con il Centro Internazionale per lo Sviluppo integrato della montagna (Icimod), Governo del Nepal, Istituto Internazionale dell’Acqua di Stoccolma (Siwi), Global Gender and Climate Alliance (Ggca), ospita la presentazione di Share GeoNetwork, effettuata da Maria Teresa Melis dell’Università di Cagliari, portale di dati sul clima e l’ambiente in alta quota destinato a diventare lo strumento di riferimento per la comunità scientifica internazionale e i decisori governativi ai fini dell’attuazione di politiche efficaci in tema di ambiente e cambiamenti climatici a livello globale.
Attraverso i dati validati e pienamente affidabili di Share (Stations at High Altitude for research on Environment), viene riconosciuto il valore assoluto del progetto di monitoraggio del Comitato EvK2Cnr, basato su una rete mondiale di stazioni climatiche e ambientali e svolto in collaborazione con Unep, Wmo e Nasa.
Il Comitato EvK2Cnr, grazie al ruolo di primo piano assunto nella ricerca scientifica d’alta quota e nel monitoraggio climatico ambientale grazie al progetto Share, è protagonista anche di tre eventi in programma nell’ambito del Mountain Pavilion, promosso dalla Mountain Partnership e dal governo del Perù e che coinvolge tutti gli stakeholders della montagna, pubblici e privati e i governi impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile delle regioni montane.
Il primo è “Role of Mountain Ecosystem Services and Biodiversity in implementing green growth strategies and creating sustainable livelihoods”. In tale contesto il Comitato EvK2Cnr presenta uno studio sulla realizzazione di unità abitative nella valle del Khumbu in Nepal, in grado di rispondere alle esigenze della popolazione, in termini di semplicità di realizzazione, replicabilità, uso di materiali locali, compatibilità ambientale e sfruttamento delle energie rinnovabili disponibili; lo studio, condotto nell’ambito del progetto Share da Stefania Proietti dell’Università di Perugia partendo dall’analisi del sito e delle tecniche costruttive locali, vuole promuovere una migliore coibentazione e ventilazione dei lodge nepalesi, incrementando l’uso di energie alternative e di stufe ad alto rendimento, prassi che andrebbero tra l’altro ad abbattere la forte incidenza di ostruzione brachiale sulle popolazioni locali, dovuta all’inquinamento indoor vista l’abitudine delle famiglie di bruciare a fuoco vivo legna, sterco essiccato di animali e residui di coltivazioni.
Inoltre il Comitato EvK2Cnr affianca la Mountain Partnership, di cui è uno dei promotori, nella terza riunione del Global Mountain Forum, che pone l’accento sul contributo fondamentale che gli studi sulla montagna possono apportare allo sviluppo sostenibile, secondo una strategia condivisa di durata quinquennale.
I due appuntamenti al Padiglione della Montagna sono stati preceduti dalla proiezione del film documentario di Stefano Ardito, prodotto da EvK2Cnr intitolato “Dhe must not die! The climate change on the roof of the world” in cui si racconta la storia di un piccolo villaggio del Mustang, Dhe, quota 3.000 m., dove le molte sorgenti dell’area hanno iniziato ad asciugarsi in conseguenza dei cambiamenti climatici. Condizione che ha indotto gli abitanti del villaggio a chiedere di essere considerati “rifugiati ambientali”. Un precedente che induce a riflettere sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e le responsabilità a cui sono chiamati ad assolvere i decisori governativi adottando le misure opportune e conseguenti sulla base degli studi scientifici condotti in alta quota e in particolare nel quadro del progetto di monitoraggio Share.
EvK2Cnr: www.evk2cnr.org
Rio+20: www.uncsd2012.org
Contenuti correlati
-
Agritech e digitalizzazione, l’IA di Vrai Lab per gli agricoltori non nativi digitali
Favorire la digitalizzazione per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dei prodotti agricoli e assicurare le esigenze del consumatore in termini di sicurezza, tracciabilità e affidabilità. È questo l’obiettivo della partnership tra Vrai – Vision Robotics and...
-
L’energia pulita passa anche per il digital twin
Engie Lab Crigen, centro R&D del Gruppo Engie, ha sviluppato un gemello digitale di un impianto industriale basato sulla simulazione multifisica 3D. E come piattaforma IIoT di connettività e raccolta dati ha utilizzato il software ThingWorx di...
-
Sighting, il progetto multidisciplinare per contrastare la siccità e migliorare la resilienza del settore agricolo
La crescente crisi idrica e l’impatto della siccità sull’agricoltura hanno spinto L’Università di Perugia, l’Università Niccolò Cusano e il CNR a lanciare il progetto Sighting. Questa iniziativa mira a sviluppare soluzioni innovative per mitigare gli effetti della...
-
Elettrificazione e automazione per reti elettriche efficienti e sostenibili
La sostituzione delle fonti energetiche tradizionali per la rete elettrica con fonti ecologiche sostenibili si chiama elettrificazione. Le certificazioni LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e ZEB (Zero Energy Building) sono un impegno significativo a sostegno...
-
Dirigibili elettrici per il monitoraggio dell’ambiente con Dassault Systèmes
Grazie al programma SolidWorks for Startups di Dassault Systèmes, la startup FloFleet punta a rivoluzionare il settore del monitoraggio aereo e della prospezione del sottosuolo con la creazione di dirigibili elettrici a guida autonoma progettati come alternativa...
-
Efficienza energetica data-driven
Ridurre il consumo di energia per le attività industriali è un imperativo. Per questo un produttore di apparecchiature per il vuoto ha scelto un partner come Omron per raggiungere l’obiettivo Con l’aggravarsi del problema della carenza di...
-
Verso un mondo più sostenibile con la gestione “green” dei dati
La grande quantità di dati che attualmente viene generata ogni giorno all’interno delle aziende produce elevate emissioni di CO2 attraverso i processi di archiviazione, elaborazione e analisi e rappresenta quindi un enorme peso per l’ambiente. Questo problema...
-
Decarbonizzazione: imparare ad essere sostenibili già nei consumi domestici
di Matteo Birindelli, Country Manager di Qundis in Italia Riscaldamento globale, climate change, qualità dell’aria. Si tratta solo di alcune delle tante emergenze a livello ambientale a cui è necessario porre rimedio. D’altronde, come è stato ribadito...
-
Agenda 2030: la tabella di marcia dell’Italia
Qual è la definizione di sviluppo sostenibile? Nel rapporto ‘Our Common Future’, pubblicato nel 1987, per sviluppo sostenibile si intende quello in grado di assicurare “il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle...
-
Il Digital Twin on Edge di Newtwen accelera la transizione elettrica
La tecnologia Digital Twin on Edge (DToE) di Newtwen, azienda deep tech italiana fondata nel 2020 come spin-off dell’Università di Padova, accelera e ottimizza lo sviluppo e la realizzazione dei progetti delle industrie impegnate nella transizione...