Energia: quale futuro per l’Ue?

Maroš Šefčovič: l’Unione europea rischia costantemente di essere a corto di energia. Il 10% delle famiglie non può permettersi il riscaldamento adeguato e troppa energia viene sprecata.

Pubblicato il 2 febbraio 2015

In sede delle commissioni del Parlamento europeo per Energia e Ambiente il 27 gennaio, Maroš Šefčovič, Vice presidente della Commissione per l’Unione energetica, ha sottolineato che il testo definitivo sull’unione energetica sarà presentato entro la fine di febbraio e comprende la posizione dell’Ue sull’accordo globale sul clima di Parigi, così come le proposte legislative per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici dell’Ue entro il 2030.

Alla fine della riunione, Jerzy Buzek, il presidente della commissione per l’Energia, ha detto che “l’attuazione della legislazione esistente da parte degli Stati membri sarà il compito più importante nel prossimo futuro”. Šefčovič ha aggiunto: “Dobbiamo essere più rigorosi in materia di monitoraggio”.

Il deputato lettone di centro destra Krišjānis Kariņš ha sollevato alcuni dubbi circa l’affidabilità delle forniture di gas dalla Russia. “Dobbiamo diversificare le rotte di approvvigionamento e le fonti”, ha detto Šefčovič, indicando il gas dell’area del Caspio e gli sviluppi nella regione del Mediterraneo.

Dan Nica (S&D, Romania) e Kateřina Konečná (Sinistra Unita, Repubblica Ceca) hanno voluto sapere come le nuove proposte contribuiranno a ridurre le bollette energetiche per i consumatori. Šefčovič ha sottolineato il ruolo dell’efficienza energetica attraverso la progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica. Ha aggiunto che l’Unione europea potrebbe anche sostenere la ristrutturazione di edifici.

Roger Helmer (Efdd, Regno Unito) ha sollevato preoccupazioni circa i prezzi elevati dell’energia per le imprese.

In tema energia rinnovabile, Bas Eickhout (Verdi, Paesi Bassi): “Il cambiamento climatico e la sicurezza energetica devono andare di pari passo”. Julie Girling (Ecr, Regno Unito) ha chiesto di conoscere quale è il sostegno dell’Ue per le fonti rinnovabili, come energia delle maree. Šefčovič ha risposto che il piano di Juncker può essere una delle fonti di finanziamento per tali progetti.

Morten Helveg Petersen (Alde, Danimarca) ha invitato la Commissione a garantire che il Parlamento, in quanto colegislatore, sia pienamente coinvolto nel processo decisionale.

Il 5 e 6 febbraio, una delegazione del Parlamento europeo, tra cui Elmar Brok, il presidente della commissione Affari esteri, e Jerzy Buzek, saranno in viaggio ad Ankara (Turchia), dove si discuteranno le questioni energetiche, compresa l’efficienza energetica e la sicurezza degli approvvigionamenti, con alcuni Paesi dei Balcani occidentali e le controparti turche.

 

Parlamento europeo: http://www.europarl.europa.eu



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