Dalla brown alla green economy: Voltana motore di una nuova economia

Inaugurato il biodigestore che insieme agli altri impianti di Herambiente contribuisce a costituire un comparto industriale attento all’ambiente, in grado di trattare 150.000 tonnellate all’anno di rifiuti differenziati e produrre, da fonti rinnovabili, 7,5 milioni di kWh di energia elettrica.

Pubblicato il 28 novembre 2013

Taglio del nastro per l’impianto biodigestore di Voltana. All’inaugurazione hanno presenziato Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Cortesi, Sindaco di Lugo, Claudio Casadio, Presidente della Provincia di Ravenna, Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Hera, Filippo Brandolini, Presidente Herambiente, e Claudio Galli, Amministratore delegato di Herambiente.

L’impianto di biodigestione, che produce energia elettrica e compost dalla fermentazione della frazione organica della raccolta differenziata, è l’ultimo tassello di uno dei processi di riconversione industriale più interessanti avvenuti in Italia negli ultimi anni. In un sito, quello di Voltana, adibito a discarica si è sviluppato nel tempo un vero e proprio distretto della green economy, capace di indirizzare a riciclo 150.000 ton/anno di materiale e produrre complessivamente 7,5 milioni di kWh all’anno di energia elettrica rinnovabile, pari al fabbisogno di 2.700 famiglie. Tutto questo, nel massimo controllo ambientale e in condivisione con la comunità del territorio.

La vocazione verde del comparto si è alimentata nel 2005 con la realizzazione dell’impianto di compostaggio, autorizzato a trattare fino a 60.000 tonnellate annue di rifiuti organici domestici e sfalci trasformati in compost. Accanto, nel 2006, è stata potenziata la preesistente struttura per la selezione del rifiuto secco (carta, vetro, legno, plastica e alluminio) proveniente dalla raccolta differenziata, portandone la capacità di rifiuti trattati da 50.000 a 90.000 tonnellate. Sulla copertura dell’impianto nel 2010 sono stati installati pannelli fotovoltaici per una potenza di 331 kW, in grado di rendere autosufficiente l’attività di selezione e di cedere l’energia in eccesso alla rete nazionale.

L’anno successivo nello stesso impianto è stata attivata una linea dotata di lettori ottici e finalizzata a migliorare qualitativamente e quantitativamente i materiali da avviare a riciclo. La produzione di energia dal sole è proseguita quest’anno con l’installazione anche sull’impianto di compostaggio di oltre 1.400 pannelli fotovoltaici della potenza complessiva di 337,92 kW e una capacità produttiva annua di oltre 370.000 kWh equivalente al fabbisogno di circa 140 famiglie. Attraverso successivi interventi di adeguamento e miglioramento dei processi esistenti, e con un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro, sono state quindi progressivamente potenziate le attività di riciclo e recupero di materia dai rifiuti nonché la produzione di energia rinnovabile nel comparto, che occupa stabilmente una sessantina di addetti.

Sono inoltre previsti importanti interventi di mitigazione visiva e compensazione ambientale. Tali interventi, che vanno a integrare e potenziare quelli effettuati da Hera negli anni 2004 e 2005, richiederanno un investimento di ulteriori 500.000 euro e comporteranno la piantumazione di oltre 4.000 essenze arboree e arbustive nelle aree circostanti il comparto impiantistico.

Lo sviluppo green del sito di Voltana si completa ora con il biodigestore realizzato da Herambiente, un impianto all’avanguardia in Europa e uno dei pochi presenti in Italia, che consente la massima valorizzazione della raccolta differenziata della frazione organica per la produzione di energia elettrica dai rifiuti destinati al compostaggio. Cuore del nuovo impianto, che ha comportato un investimento di circa 9 milioni di euro, sono le 10 nuove stanze di biodigestione, in cui i rifiuti fermentano in assenza di aria, grazie alla presenza di batteri metanigeni, gli stessi presenti nello stomaco delle mucche. Da questo processo, che simula proprio la digestione dei bovini, si produce biogas e digestato da cui si ricava compost. Il biogas a base di metano alimenta i motori per la produzione di energia elettrica rinnovabile che è immessa poi in rete. Altro vantaggio del processo è la completa assenza di odori, poiché i batteri anaerobici agendo in totale assenza di ossigeno, sono capaci di demolire tutte le sostanze che causano cattivi odori per trasformarle in biogas. Inoltre il processo di compostaggio migliora, poiché si dimezzano i tempi di produzione del compost – da 90 a 45 giorni. In più, mentre il solo processo di compostaggio comportava importanti consumi energetici, la digestione anaerobica consente di produrre energia utile per il funzionamento dell’impianto mentre la parte eccedente, quantitativamente maggiore, viene utilizzata per soddisfare il fabbisogno di cittadini ed imprese.

La potenzialità massima di trattamento del biodigestore è la medesima del precedente impianto di compostaggio: 60.000 tonnellate di rifiuti all’anno in ingresso. In uscita si stima invece una produzione annua di circa 5.000 tonnellate di compost e una produzione di energia elettrica di circa di 6,5 milioni di kWh annui, pari al fabbisogno di oltre 2.400 famiglie. L’impianto ha una potenza installata di circa 1 MW.

Per rendere chiaro il funzionamento dell’impianto, Herambiente ha installato un percorso, con l’utilizzo di pannelli, che accompagna i visitatori alla sua scoperta. I primi a inaugurare il percorso sono stati gli studenti e i docenti delle classi 1° e 2° F, della locale scuola secondaria di primo grado “Pellico”.

Il biodigestore di Voltana s’inserisce all’interno di un piano più ampio, che sta vedendo il Gruppo Herambiente investire massicciamente per potenziare la filiera del recupero e della valorizzazione dei rifiuti, attraverso due linee di intervento. Innanzitutto la realizzazione di biodigestori (oltre a Voltana, sono già presenti anche a Cesena e Rimini), impianti in cui l’innovativo sistema della digestione anaerobica trasforma i rifiuti in compost ed energia elettrica. L’investimento complessivo sostenuto fin qui da Herambiente sui biodigestori è di circa 30 milioni.

Un secondo fronte è poi quello della realizzazione di linee per la selezione dei rifiuti differenziati dotate di lettori ottici, che consentono una selezione più veloce e precisa per potenziare le attività di riciclo al fine di gestire in maniera più efficace le crescenti quantità di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e assicurare percentuali più alte di materiale effettivamente destinato a recupero. Il piano complessivo, predisposto da Akron, società controllata da Herambiente, comprende 4 linee (Rimini, Voltana (Ra), Modena e Ferrara) già inaugurate mentre è partita la realizzazione dell’ultimo tassello del progetto che consiste nella costruzione ex novo di un impianto nell’area bolognese.

 

Hera: http://www.gruppohera.it



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