Continua la corsa all’automazione IoT, ecco il contributo dell’efficienza energetica

Negli ultimi mesi si è registrato un vero boom negli acquisti di applicazioni e tecnologie relative al mondo dell'Internet of Things. Ne parla Alessio Cristofari, direttore dello Sviluppo Business di Avvenia

Pubblicato il 3 ottobre 2017

Negli ultimi mesi si è registrato un vero e proprio boom degli acquisti di applicazioni e tecnologie relative al mondo dell’«Internet of Things» (IoT). A metterlo in evidenza è Avvenia uno dei maggiori player italiani nell’ambito dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.

«Nel 2020 il giro d’affari che le aziende muoveranno verso questo ambito sarà di circa 280 miliardi di euro» puntualizza Alessio Cristofari, direttore dello Sviluppo Business di Avvenia con delega alle «Strategie di mercato Esco».

Secondo Avvenia il dato più eclatante è che oltre il 60% di questo investimento sarà destinato al mondo dell’energia, includendo in tale ambito quello dei trasporti e quello manifatturiero. Ed in tale ambito a rivestire un ruolo cruciale saranno proprio le politiche di efficientamento energetico.

Già quest’anno, secondo le previsioni di Avvenia, si chiuderà con ricavi in netto rialzo per tutte le soluzioni IoT vendute sul mercato, con un tasso di crescita annuale del 32%. Una tendenza che rimarrà invariata nel triennio 2018-2020.

«L’IoT è una realtà altamente dinamica e ricettiva. Si profilano dunque i presupposti per una forte accelerazione nella corsa all’automazione IoT, il cui mercato segna già ad oggi una crescita rilevante, superiore appunto al 32%» aggiunge Cristofari.

Avendo fotografato la situazione e la vision dell’IoT nel medio termine, Avvenia ha inoltre messo in rilievo i settori maggiormente interessati a questa rivoluzione, scoprendo che gli ambiti maggiormente toccati sono quelli relativi agli «smart meters» (contatori intelligenti), ai sistemi di videosorveglianza elettronica ed alle «smart tv».

Ma quali sono i Paesi oggi maggiormente pronti in ambito IoT? «Senza dubbio possiamo annoverare l’Italia e più in generale tutti i Paesi dell’ Europa Occidentale. E poi ancora gli Stati Uniti e la Cina» risponde Alessio Cristofari.

«A livello globale, le previsioni sono ancora più ottimistiche: la spesa complessiva in servizi e dispositivi IoT quest’anno supererà in tutto il mondo i 2 trilioni di euro» sottolinea il manager di Avvenia.

Secondo le previsioni di Avvenia gli altri mercati che risulteranno maggiormente attrattivi nel prossimo triennio, tanto da portare all’incremento degli investimenti delle aziende in ambito IoT, saranno: il settore dell’«eHealth» (sanità digitale), quello delle «connected cars» e delle «self driving cars», quella delle «smart home», degli «smart buildings» e delle «smart city», nonché i sistemi di sicurezza per la casa e i sistemi di illuminazione LED.

«Il target a cui si rivolgeranno maggiormente questi dispositivi sono le famiglie che nel 2017 copriranno il 68% del mercato IoT, con l’attivazione di 6 miliardi di oggetti connessi in rete ed una spesa complessiva di 800 miliardi di euro» tiene a precisare Cristofari.

«Ma chiaramente non mancheranno i grandi investimenti da parte delle grandi industrie e delle piccole e medie aziende che nel 2017 attiveranno sistemi IoT per 3 miliardi e mezzo di oggetti interconnessi, con una spesa di mille miliardi di euro» conclude il direttore dello Sviluppo Business di Avvenia.



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