CNR, nuovi materiali migliorano l’efficienza dei pannelli fotovoltaici
Lo dimostra un parco realizzato a Creta dai ricercatori con materiali, quali perovskite e grafene e altri materiali bidimensionali in sostituzione del silicio

Un parco solare di 4,5 metri quadrati ad Heraklion, sull’isola di Creta, realizzato con pannelli fotovoltaici di terza generazione basati su nuovi materiali, quali perovskite e grafene e altri materiali bidimensionali in sostituzione del silicio, è stato realizzato dai ricercatori italiani dell’Università di Roma Tor Vergata, della start-up BeDimensional Spa, Greatcell Solar Italia Srl Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISM) e dell’Università di Siena, insieme all’Università ellenica del Mediterraneo. La ricerca è stata pubblicata su Nature Energy. Il parco solare nasce nell’ambito delle attività di trasferimento tecnologico dell’iniziativa europea Graphene Flagship, volte a testare nuovi dispositivi a base di grafene e altri materiali bidimensionali in applicazioni concrete. I test eseguiti sui nuovi pannelli hanno dimostrato che i nuovi materiali sono vantaggiosi in termini di prestazioni e di impatto ambientale, rappresentando una pietra miliare verso la fase di commercializzazione di questa tecnologia fotovoltaica. La tecnologia delle celle solari a perovskite è caratterizzata da bassi costi di produzione un’elevata efficienza di conversione, simile alle celle solari in silicio monocristallino di ultima generazione, che possono convertire circa il 26% dell’energia solare in elettricità. I materiali bidimensionali (2D) sono elementi fondamentali di questo dispositivo in quanto migliorano l’efficienza e, soprattutto, la durata, che è la chiave per il percorso verso l’industrializzazione.
Il team ha integrato nove pannelli solari per un’area totale di 4,5 metri quadrati e li ha installati a Heraklion (Creta), insieme ai necessari componenti elettronici di potenza, ai sistemi per acquisizione dati e una stazione meteorologica. I ricercatori hanno misurato le prestazioni e la stabilità del parco solare per 9 mesi dopo la sua installazione, dimostrando che la potenza generata è in grado di alimentare l’attrezzatura di laboratorio. Se messo in collegamento con la rete elettrica, il parco solare potrebbe iniettare nel sistema un’energia pari 546 kWh, supportando così i consumi della popolazione in modo sostenibile. “Siamo stati in grado di dimostrare che l’uso di materiali bidimensionali come il grafene è importante per modulare le proprietà delle celle solari a perovskite non solo nei test di laboratorio ma anche su pannelli di ampia area in condizioni reali, aumentando così la maturità di questa tecnologia” afferma Aldo di Carlo, Direttore dell’Istituto di Struttura della Materia del CNR e Deputy del Work Package “Energy Generation” della Graphene Flagship.
“Il miglioramento dell’efficienza e della stabilità dei pannelli solari in perovskite con grafene e altri materiali bidimensionali rappresenta un risultato cardine nel percorso di innovazione tecnologica che la Graphene Flagship sta proponendo a livello Europeo e Mondiale”, dichiara Francesco Bonaccorso, cofondatore e Direttore Scientifico della start-up Bedimensional, visiting scientist dell’IIT e Deputy del Work Package “Innovation” della Graphene Flagship. I test all’aperto del nuovo parco solare hanno condotto alla produzione di una potenza in uscita superiore a 250 W, che è simile a quella sviluppata da 60 celle di silicio cristallino assemblati in pannelli solari. Inoltre, poiché la temperatura influisce sulle prestazioni dei pannelli solari, i ricercatori hanno confrontato i nuovi pannelli di perovskite/grafene con le tecnologie presenti in commercio al variare della temperatura, osservando che i nuovi pannelli hanno una caduta di tensione a circuito aperto inferiore rispetto a quelli in silicio anche quando le temperature raggiungono i 70 °C. Questa è una caratteristica promettente che può consentire la realizzazione di sistemi fotovoltaici con efficienza di conversione elevate per applicazioni esterne soprattutto in vista del loro utilizzo nei paesi caldi.
È stata inoltre eseguita una valutazione del ciclo di vita (LCA) per valutare la sostenibilità dei processi di produzione, laminazione e installazione dei pannelli solari, secondo gli standard ISO 14040-14044. I ricercatori hanno identificato che l’evaporazione dell’oro nell’elettrodo posteriore rappresenta la fase più critica in termini di sostenibilità della produzione di questi pannelli solari. Il modello LCA indica che la sostituzione dell’oro con il grafene associato ad altre modifiche ne riduce l’impatto ambientale: produrre 1 kWh di elettricità con questo parco solare ottimizzato ha un’impronta ambientale inferiore di circa il 50% rispetto all’utilizzo dei mix di elettricità attualmente utilizzati in Europa.
Franco Metta
Contenuti correlati
-
Partnership Teatek e PLC System per un parco fotovoltaico da 35MWp in Sicilia
Energie rinnovabili e Mezzogiorno: un binomio sempre più forte che si traduce, per le aziende campane Teatek e PLC System, in una partnership finalizzata alla realizzazione di una grande centrale solare in provincia di Siracusa (Sicilia). Al...
-
Energie rinnovabili, prevista una crescita esponenziale nel prossimo decennio
Nei prossimi dieci anni e oltre, il panorama delle energie rinnovabili in Europa attraverserà enormi cambiamenti: è quanto sostiene un nuovo report della società di consulenza specializzata White Space Strategy, commissionato da Panasonic Toughbook, che ha analizzato...
-
Aria di cambiamento… climatico
Ecco perché investire in una gestione sostenibile degli asset migliora l’impronta ambientale delle organizzazioni, oltre che efficientarne i processi produttivi Leggi l’articolo
-
Professioni del futuro: arriva il Solar Energy Trainer
La sostenibilità paga. E non è solo un modo dire perché con l’iniziativa di EnergRed da oggi è possibile scegliere un percorso di alta formazione retribuito per diventare Solar Energy Trainer, mettendosi alla prova nella prospettiva di...
-
Accordo Enfinity Global-Statkraft 191 GWh all’anno di elettricità pulita in Italia
Enfinity Global e Statkraft hanno firmato alcuni contratti di acquisto di energia solare in Italia. L’energia impegnata sarà prodotta da un portafoglio fotovoltaico di tre impianti utility-scale di 112 MWp di proprietà di Enfinity Global. Gli impianti,...
-
Tre impianti fotovoltaici da 112 MW in Italia
Enfinity Global Inc ha chiuso un finanziamento a lungo termine del valore di 142 milioni di euro, finanziamento IVA e LCs facilities, per la costruzione in Italia di tre centrali a energia solare, per un totale di...
-
5 miti da sfatare che riguardano il fotovoltaico
Secondo i dati riportati dall’ultima analisi dei dati Gaudì, elaborata da Italia Solare, il fotovoltaico in Italia continua ad avanzare: nel 2022 in soli sei mesi è stato installato 1 GW di nuova potenza per un totale...
-
Le comunità energetiche rinnovabili: uno scenario possibile
La situazione attuale per quanto riguarda il comparto energetico è molto delicata e dal futuro estremamente incerto. Quale può essere l’apporto delle comunità energetiche rinnovabili? Infatti i costi dell’energia sono molto volatili e ciò sta avendo un...
-
Energia solare senza limitazioni con le tegole fotovoltaiche di Senec
Nonostante gli ultimi dati del GSE (novembre 2022) ci indichino come nei primi 9 mesi dell’anno il fotovoltaico in Italia abbia registrato una crescita significativa, con il 12% degli impianti attivi in più rispetto alla fine del...
-
Ci sono grandi potenzialità di crescita per il fotovoltaico in Italia
Il fotovoltaico, risorsa per la quale il nostro Paese è particolarmente favorito, potrebbe crescere di 6 volte. Il potenziale aumento della produzione relativamente al fotovoltaico è infatti pari a 126 GW addizionali, circa 6 volte la capacità...