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n.18 maggio 2015
EDITORIALE
EDITORIALE
P
rincipi ispiratori alla base delle attività ospitate Expo
Milano 2015 saranno la tutela della biodiversità, il rispetto per
l’ambiente in quanto ecosistema dell’agricoltura, lo sviluppo
di tecnologie innovative nel settore alimentare compatibili
con la tutela dell’ambiente, la ricerca di nuove fonti alimentari
nelle aree del mondo dove l’agricoltura non è sviluppata o è
minacciata dal degrado ambientale.
Utilizzando un termine in grado di sintetizzare questi
temi, la ‘sostenibilità dello sviluppo’ si pone dunque come
tema centrale dell’Expo 2015, con ciò rendendo anche la
compatibilità ambientale dell’evento stesso un obiettivo-
chiave nell’organizzazione della manifestazione. La possibilità
di garantire una corretta prevenzione e gestione degli
impatti ambientali inevitabilmente legati ad Expo 2015 e di
svilupparne il percorso di realizzazione in un’ottica ‘sostenibile’
implica la capacità di tenere in considerazione, lungo tutte
le fasi in cui si articola l’evento espositivo (pianificazione,
progettazione, allestimento, gestione, chiusura) gli impatti
ambientali e le implicazioni sociali che esso potrà avere sul
territorio interessato. Alcune esperienze in passato hanno
infatti dimostrato come i grandi eventi possano rappresentare
un’opportunità di crescita e di riqualificazione delle aree che
ospitano tali eventi, ma anche un elemento estremamente
‘intrusivo’ nelle logiche di sviluppo locale, carico di
conseguenze dal punto di vista dell’impatto sul territorio.
Uno degli elementi maggiormente ‘intrusivi’ è costituito dalla
enorme filiera di approvvigionamento (di attività di costruzione
di opere, di prodotti e di servizi) necessaria per supportare
efficacemente la realizzazione dell’evento e per renderlo
possibile. Expo 2015 SpA è infatti un organismo di diritto
pubblico che acquisisce beni, servizi ed opere attraverso
l’espletamento di procedure di gara (DLgs 163/2006). Il
processo di approvvigionamento è stato strutturato per
garantire, fra gli altri aspetti, anche la sostenibilità dell’evento.
In particolare, per promuovere i principi della sostenibilità
anche presso tutti i partecipanti (Paesi, organizzazioni e
imprese), Expo 2015 ha utilizzato gli strumenti di indirizzo
disponibili per la regolamentazione della partecipazione. In
particolare le Special Regulations, ovvero gli strumenti che
dettano le regole da rispettare per partecipare all’evento,
contengono alcune raccomandazioni di carattere generale,
fra cui:
- l’adozione di misure per la prevenzione dell’inquinamento e
per la corretta gestione degli impatti ambientali connessi alle
attività di costruzione e allestimento dei propri padiglioni e
strutture espositive;
- la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di energia e di
risorse idriche;
- l’adozione di specifiche strategie per la gestione degli aspetti
ambientali connessi agli imballaggi, alla logistica, al trasporto
ed alla movimentazione delle proprie merci;
- la preferenza verso prodotti e servizi con migliori
caratteristiche e prestazioni ambientali nello sviluppo delle
proprie attività commerciali e di marketing.
Due Linee guida dettagliate, inoltre, promuovono l’adozione
volontaria, da parte di tutti i Partecipanti, di criteri di
sostenibilità: le “Sustainable Solutions Guidelines”, redatte
con il contributo del Politecnico di Milano, per l’adozione
di soluzioni sostenibili nella progettazione, realizzazione,
dismissione e riutilizzo delle strutture che verranno allestite per
l’Evento e le “Green Procurement Guidelines”, sviluppate con
il supporto dello Iefe dell’Università Bocconi, per l’adozione di
criteri ‘green’ nell’ambito dei bandi di gara e delle procedure
di acquisto di beni e servizi quali arredi ed allestimenti, food &
beverage e catering, imballaggi vari e organizzazioni eventi;
all’interno della guida, sono stati inoltre sintetizzati tutti i divieti
all’importazione ed esportazione di beni vietati dalle normative
vigenti e dagli accordi internazionali.
L’impegno messo in campo nell’organizzazione di Expo
Milano 2015 per ridurre e contenere al minimo gli impatti
ambientali generati dalla filiera di approvvigionamento è
stato dunque molto significativo. La sua efficace attuazione
nel corso dell’evento dipenderà dalla capacità di reale
coinvolgimento dei Paesi partecipanti e degli altri espositori
nell’applicazione delle indicazioni e delle Linee Guida fornite.
Una delle iniziative che può contribuire in misura più rilevante
al raggiungimento di questi obiettivi, in questo senso, è
il concorso “verso un Expo più sostenibile”, gestito dalla
Società Expo in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente,
recentemente presentato dal Ministro Galletti, che mira a
premiare quei partecipanti che dimostreranno di applicare
in modo più diffuso e più ambizioso i suggerimenti e le linee
guida nel campo del Green Procurement, che sta raccogliendo
le prime significative adesioni.
Fabio Iraldo -
Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa
EXPO 2015
come garantire
la sostenibilità dell’evento
EDITORIALE