Aziende e ambiente nel 2012: Lombardia

Si conferma la seconda regione italiana per emissioni, raggiungendo quota 12,6% rispetto al totale nazionale.

Pubblicato il 29 luglio 2013

Nel 2012 la Lombardia registra il minimo storico di emissioni di CO2 dall’entrata in vigore dei limiti dell’Unione europea (-25% da 30.010 nel 2005 a 22.521 migliaia di tonnellate di CO2 nel 2012). Gli impianti industriali della regione, escludendo i “nuovi entranti”[1], registrano una diminuzione di emissioni del 26,6% rispetto ai limiti di CO2 imposti dall’Unione Europea, in linea con il dato nazionale che registra una flessione del 15%.

co2_lombardiaLa Lombardia si conferma la seconda regione d’Italia che nel 2012 ha registrato il numero più alto di emissioni verificate di gas ad effetto serra, con un peso percentuale del 12,6% sul totale delle emissioni del Paese e attestandosi quest’anno a 22.521 migliaia di tonnellate di CO2.

In Lombardia, nel 2012, il settore industriale della combustione (aziende con impianti di calore >20 MW, quali impianti termoelettrici) rappresenta il 60,5% delle emissioni totali, seguito dal settore cementifici (18,6%) e raffinazione (11,2%). Si rileva che tutti i comparti industriali, a causa della crisi economica, producono emissioni inferiori al numero dei permessi. In particolare, il comparto “laterizi e ceramiche” ha registrato un decremento di emissioni pari al 55,7%.

 

I dati riportati in questo articolo provengono dal report di EcoWay sui dati 2012 delle emissioni di gas serra delle aziende italiane sottoposte al meccanismo europeo dei certificati di emissione (ETS – Emission Trading System).



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