Audit energetici per grandi aziende ed energivori, come orientarsi

Pubblicato il 4 aprile 2018

Non manca molto al prossimo audit energetico obbligatorio previsto dal Decreto legislativo n. 102 del 04/07/2014, in base al quale le grandi aziende e le aziende energivore dovranno verificare i propri consumi energetici. Il Decreto, che ratifica la Direttiva sull’Efficienza Energetica (DEE), richiede l’esecuzione di audit energetici completi ogni quattro anni, in base al piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica. La prossima revisione, prevista per il 2019, sarà basata sui dati raccolti nel 2018. Pertanto, le aziende che non si sono ancora attrezzate per raccogliere i dati sul consumo energetico dovranno mettersi a norma nel più breve tempo possibile per far fronte a questa esigenza.

Centrica Business Solutions supporta le aziende a orientarsi nel panorama normativo per non incorrere nel pagamento delle ammende previste dalla legge, con un webinar, in collaborazione con FIRE, interamente dedicato al Decreto 102/2014 e alle soluzioni per adempiere ai requisiti dello stesso.

Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions Italia, ha dichiarato: “Con l’audit del 2019, basato su dati e strumentazione del 2018, sorge un legittimo senso di urgenza tra le aziende che cercano di gestire al meglio i loro obblighi. Risulta fondamentale, quindi, comprendere i parametri legislativi e i percorsi di conformità.”

Il testo del Decreto Legislativo 102/2014 si rivolge a due tipologie di aziende: grandi aziende per numero di dipendenti, ovvero società che impiegano più di 250 dipendenti e che hanno un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro o un bilancio annuale di oltre 43 milioni di euro; e aziende energivore, ovvero società ad alta intensità energetica comprese nella lista CSEA (Cassa per i Servizi Energetici Ambientali) delle imprese energivore.

Continua Stella: “Il Decreto si rivolge a più di 6.900 aziende italiane: 5.300 grandi imprese e 1.600 aziende ad alta intensità energetica. Quasi tutte, circa il 95% del totale, hanno rispettato l’audit energetico alla scadenza precedente del 2015. Tuttavia, le aziende risultate conformi nel 2015 non possono semplicemente ripetere le operazioni precedenti, poiché con il Decreto legislativo 102/2014 i requisiti degli audit sono diventati molto più rigorosi”.

Uno dei cambiamenti più importanti del prossimo ciclo di revisione sarà il controllo ferreo su chi esegue l’audit. Se nel 2015 qualsiasi società di revisione energetica o società di servizi energetici che si occupasse anche di gestione di energia è stata in grado di eseguire gli audit senza richiedere alcuna certificazione speciale, gli audit del 2019 saranno considerevolmente più esigenti. Con le revisioni apportate alla legislazione originale, a partire dal Decreto legislativo 141 del 2016, tutte le prossime verifiche energetiche devono offrire un maggior dettaglio di analisi e possono essere eseguite solo da entità certificate dall’appropriato organismo accreditato.

Sebbene il Decreto faccia riferimento ai dati raccolti durante il 2018, le aziende sono ancora in tempo per mettersi a norma e ottemperare ai requisiti normativi. Centrica Business Solutions, in collaborazione con Fire, approfondisce il tema durante un webinar, il prossimo 19 aprile 2018 alle ore 10:30. La partecipazione è gratuita (registrati qui). Il webinar, dedicato alle grandi aziende che non sono ancora a norma, esamina le principali disposizioni del Decreto, illustra le modalità di compliance per le aziende italiane e come si possa trasformare l’obbligo in opportunità. Una soluzione di monitoraggio completa, infatti, consente di individuare le fonti di spreco energetico che gravano sulle risorse dell’azienda, identificare i miglioramenti impiantistici, prevedere i guasti prima che si verifichino e definire interventi di ammodernamento ed efficientamento operativo.



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x