Alla vigilia di ecoSTP2014: i commenti dei curatori

Pubblicato il 17 giugno 2014

Si avvicina il 23 giugno, data di inizio di ecoSTP2014, un appuntamento di richiamo mondiale, nato da un’iniziativa che ha visto collaborare Università di Verona (Francesco Fatone) e Politecnico di Milano (Roberto Canziani). Dal 23 al 27 giugno, con ecoSTP2014, Verona sarà un punto di incontro e presentazione di progetti, ricerche e risultati nel campo delle ecotecnologie per il trattamento delle acque reflue. Una fonte di energia rinnovabile, nonché di fertilizzanti biopolimeri e bioplastiche potrebbe celarsi nei nostri scarichi. La green week veronese ha in programma oltre 250 contributi dai 5 continenti. Alla vigilia dell’inaugurazione dei lavori, questi i commenti dei due curatori dell’evento.

“In occasione di ecoSTP2014 è la prima volta”, spiega Fatone, “che si viene a creare una piattaforma, di legame tra locale ed internazionale, di tali e tanti soggetti coinvolti nel tema del forum: questo, tuttavia, non è un punto di arrivo, ma di partenza, un trampolino per proseguire su questa strada, affrontando insieme le sfide che devono innovare i nostri depuratori, che possono essere fabbriche di risorse (acqua, energia, fertilizzanti, biopolimeri), così da passare da un’ottica di ‘economia lineare’ ad una di ‘economica circolare’. Non disquisiamo di massimi sistemi, di progetti a lungo raggio: qui ci si confronta su dati e risultati concreti, di innovazioni fatte o fattibili in un orizzonte al 2020. Verona si è dimostrata città ospite ideale, grazie alla concentrazione di enti e aziende dinamiche, nell’ottica di creare una progettualità internazionale; oltretutto siamo in un’area, il Veneto, di importanti ecosistemi idrici, lacustre, fluviale e lagunare, che ne fanno un ideale laboratorio di studio, ricerca ed innovazione”.

“Non dobbiamo nasconderci”, aggiunge Roberto Canziani, “che l’Italia deve affrontare numerose criticità per ‘mettere a norma’ il Servizio Idrico Integrato e ciò comporterà investimenti assai rilevanti nei prossimi anni. Va quindi colta questa opportunità di ammodernamento per guardare non solo al ‘domani’, ma al ‘dopodomani’. Rincorrere le emergenze con strategie di breve respiro non basta. Occorre volgere lo sguardo più avanti, a innovazioni tecnologiche e gestionali che consentano di risparmiare risorse ed energia oltre che garantire un efficiente servizio di depurazione. I temi affrontati nelle numerose relazioni del Convegno di ecoSTP2014 si inseriscono in questa prospettiva, offrendo una articolata panoramica delle tecnologie più promettenti che possono, in prospettiva, ‘cambiare la faccia’ dei depuratori”.

 

ecoSTP2014: http://www.ecostp.org



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