Al Weee Eurosummit le novità della nuova Direttiva Europea sui Raee

A metà ottobre si è conclusa la due giorni del Weee Eurosummit, conferenza organizzata dal Centro di Coordinamento Raee Italiano, per fare il punto sulla normativa europea e sulla gestione dei Raee

Pubblicato il 18 ottobre 2011

Al Weee Eurosummit hanno aperto i lavori della giornata conclusiva gli interventi di Karl Falkenberg, direttore generale, DG Environment, Commissione Europea, Karl Heinz Florenz, europarlamentare relatore della nuova Direttiva Raee, Alexander Goldberg, presidente dell’European Weee Register Network, e Vittoria Polidori, responsabile della campagna anti-inquinamento, Greenpeace Italia.

“La Commissione Europea – ha dichiarato Karl Falkenberg, nel corso del suo intervento -, ha elaborato una road-map europea per la crescita ecocompatibile, l’unica forma di futuro sostenibile, per l’Europa e per il mondo intero. Tra i settori prioritari di intervento la conversione di rifiuti in risorse da riciclare e riutilizzare, compresi i Raee, tramite iniziative come l’eco-design. La Direttiva Europea sui Raee, in fase di approvazione, è una nostra priorità. I Raee, infatti, sono una risorsa da riutilizzare e se riciclati adeguatamente diventano una risorsa economica per i Paesi membri. Abbiamo intenzione di alzare la percentuale di raccolta di Raee all’85% nonostante ci rendiamo conto che sia un obiettivo ambizioso. Il nostro traguardo sarebbe migliorare ulteriormente e raggiungere percentuali via via maggiori”.

“Il Parlamento Europeo sta lavorando – ha spiegato Karl Heinz Florenz -, per una migliore gestione dei Raee e per aumentare i quantitativi di materie ottenute attraverso il riciclo. Non possiamo permetterci di disperdere queste risorse che sono un bene prezioso per noi e i nostri figli. La nuova Direttiva sarà un passaggio fondamentale per rendere concreti questi obiettivi”. 


È importante sottolineare che l’export illegale è la prima causa di mancato riciclo. Basti pensare che il trattamento professionale in Europa consente di recuperare il 95% dei materiali contenuti in alcune apparecchiature. Questa percentuale si riduce al 25% se il trattamento è svolto nei Paesi in via di sviluppo con condizioni lavorative e ambientali non adeguate con enorme impatto ambientale.

“Il traffico illecito dei Raee è una problematica che va assolutamente risolta - ha dichiarato Vittoria Polidori -, una guerra che va combattuta per tutelare la salute delle persone e l’ambiente. I Raee, infatti, sono rifiuti che contengono sostanze nocive e pericolose. Spesso i rifiuti sono mascherati da prodotti che possono essere ancora riutilizzati e venduti come beni di seconda mano, ma in realtà finiscono in Paesi come Cina, India, Pakistan, ma anche, e soprattutto negli ultimi anni, in Nigeria e Ghana, dove sono trattati a mani nude e bruciati a cielo aperto. La corretta gestione in Italia è fortemente indietro per il ritardo che si è accumulato in questi anni, nel recepire le direttive europee. Il Centro di Coordinamento Raee ha cercato di recuperare a queste mancanze”.

Secondo una serie di controlli svolti dalla Agenzia di protezione ambientale britannica su 450 container di apparecchiature di seconda mano destinate ai mercati dei Paesi in via di sviluppo, 365 in realtà contenevano rifiuti.

“Siamo molto soddisfatti”, ha dichiarato Danilo Bonato, presidente del Centro di Coordinamento Raee, “per i risultati raggiunti al Weee Eurosummit, nonostante la completa assenza dei ministri e dei rappresentanti del Ministero Italiano dell’Ambiente. Una grande affluenza di pubblico, autorevoli relatori europei hanno discusso tematiche di interesse generale. Per quanto riguarda il nostro Paese, le aree sulle quali dobbiamo concentrare il nostro impegno ora sono anzitutto: colmare il gap legislativo, incrementare la comunicazione verso i cittadini, aumentare i Centri di raccolta nel Sud Italia, migliorare l’“uno contro uno” e fare in modo che il Registro Nazionale diventi nel più breve tempo possibile operativo”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato, moderati da Danilo Bonato, Steven Andrews, responsabile della normative ambientale, Ministero dello sviluppo economico – Regno Unito, Søren Freil, responsabile del dipartimento suolo e rifiuti, Environmental Protection Agency – Danimarca, Laurent Michel, direttore generale per la prevenzione dei rischi, Ministero dell’ambiente – Francia e Helge Wendenburg, direttore generale per la gestione dei rifiuti, Ministero dell’ambiente – Germania.

Ha chiuso i lavori il Senatore Andrea Fluttero, Segretario della Commissione Ambiente del Senato, che ha dichiarato: “ringrazio il Centro di Coordinamento per aver organizzato questo importante evento a livello europeo e ci tengo a rimarcare l’urgenza di approvare la Direttiva con i nuovi obiettivi. Ci auguriamo che l’Italia continui a giocare un ruolo da protagonista”.

Centro di Coordinamento Raee: www.cdcraee.it
European Commision Environment: ec.europa.eu/dgs/environment
Greenpeace Italia: www.greenpeace.org/italy/it
Weee Register Network: www.ewrn.org



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