Al K 2013 Mater-Bi di ultima generazione

Aumento del contenuto di materie prime rinnovabili, miglioramento delle performance tecniche e ambientali, ulteriore diminuzione dell’utilizzo di feedstock di origine fossile. Mater-Bi di IV generazione integra ben 4 tecnologie proprietarie, generandone altre collegate.

Pubblicato il 22 ottobre 2013

Al K 2013 di Düsseldorf, la più importante fiera per il settore delle materie plastiche e della gomma, Novamont presenta al mercato mondiale i prodotti della III e della IV generazione del Mater-Bi, la famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili pensate per risolvere problemi ambientali specifici ma anche per diventare opportunità di reindustrializzazione attraverso la realizzazione di Bioraffinerie integrate nel territorio. In questo modo infatti è possibile realizzare bioplastiche in grado di ottimizzare l’uso delle risorse e di minimizzare i rischi ambientali connessi con il fine vita ottemperando al contempo ai seguenti requisiti: una percentuale di rinnovabilità di C14 superiore al valore soglia del 50%; emissioni di gas serra “cradle to grave” per chilo di prodotto sensibilmente inferiori a quelle delle plastiche tradizionali; riciclabilità secondo gli standard dei consorzi di riciclo nazionali; rispetto di determinati standard per la biodegradazione marina; biodegradabilità in compostaggio conformemente allo standard EN 13432; utilizzo di biomasse sostenibili per la sua produzione.

Questa generazione di materiali, che integra le due tecnologie consolidate degli amidi complessati e dei poliesteri da oli con due di recente generazione e si presta per una vasta gamma di applicazioni (film flessibili e rigidi, coating, stampaggio, estrusione e termoformatura), è caratterizzata da un contenuto ancora più elevato di materie prime rinnovabili e da un livello di emissione di gas serra e di dipendenza da feedstock di origine fossile ulteriormente ridotto.

L’industrializzazione delle due nuove tecnologie fortemente innovative permetterà di produrre due monomeri da fonte rinnovabile: uno proveniente dalla filiera produttiva degli oli vegetali ottenuto attraverso una tecnologia, prima al mondo, che trasforma oli in acido azelaico e in altri acidi attraverso un processo chimico (in fase avanzata di realizzazione in Matrìca); l’altro proveniente da quella degli zuccheri trasformati tramite fermentazione a 1,4 BDO con tecnologia Genomatica.

Alla European Bioplastics Conference di Berlino del 2009 Novamont aveva presentato la roadmap delle future generazioni dei prodotti a marchio Mater-Bi; gli obiettivi allora fissati sono stati tenacemente perseguiti grazie alla creazione di un sistema di alleanze strategiche, con investimenti nell’ordine dei 300 milioni di euro.

“Con la messa a punto della III e IV generazione delle nostre bioplastiche tocchiamo un traguardo importantissimo nella strategia per lo sviluppo del modello Novamont di Bioraffineria integrata nel territorio, basata su tecnologie proprietarie tra loro collegate e applicate a siti industriali in declino. In Europa, questi siti possono diventare elementi catalizzatori per la rinascita di quei territori che oggi sono in difficoltà, all’insegna di un sistema con le radici in loco e con la testa nel mondo, che stimoli l’imprenditorialità di tutti ed educhi ad un efficiente uso delle risorse attraverso una vera e propria scuola sul campo”, ha dichiarato Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont.

 

Novamont: http://www.novamont.com



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