AQUAE! Giornata mondiale per la valorizzazione dell’acqua: presentato il nuovo Rapporto ONU

Conclusa a Roma la giornata sulla valorizzazione dell'acqua e dei suoi usi in ogni ambito, con particolare attenzione al nuovissimo Rapporto ONU dedicato alle acque sotterranee. Analisi, proposte e iniziative per sensibilizzare soprattutto i giovani a vivere il futuro nel rispetto delle risorse idriche

Pubblicato il 23 marzo 2022

Si è svolto a Roma, presso lo Spazio 900, il grande evento dedicato alla valorizzazione dell’Acqua in occasione del World Water Day 2022. Alla base dell’iniziativa AQUAE!, promossa dall’Università di Roma Foro Italico e dalla Società Italiana di Igiene e organizzata da Galatea Comunicazione, c’è il tentativo di esaminare, approfondire e divulgare i punti focali del nuovo Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, che quest’anno mette in evidenza le proprietà e le funzioni delle acque sotterranee, ponendo l’attenzione sul ruolo, sulle sfide e sulle opportunità specifiche che esse presentano nel contesto della gestione e della governance delle risorse idriche a livello mondiale.

Molti gli interventi legati ai settori differenziati e specifici per ogni attività, dallo sport all’alimentazione, dall’inquinamento farmacologico alla funzionalità delle cure termali, mirati ad un processo di sensibilizzazione destinato ad ogni generazione, con uno sguardo particolare rivolto agli studenti della scuola primaria, che riceveranno presto nei loro istituti i Quaderni FairPlay4U, manuali sul corretto uso dell’acqua.
Un evento di edu-tainment, coordinato per la sua parte istituzionale in mattinata dalla giornalista ANSA Maria Emilia Bonaccorso e nel pomeriggio, nella parte performativa di arte, musica e sport dal conduttore RAI Savino Zaba, durante il quale sono emersi anche numerosi spunti propositivi utili a stimolare consapevolezza nello sfruttamento e acquisizione quotidiana di questa indispensabile risorsa.

“Il tema dell’UNESCO 2022 è dedicato alle invisibili acque sotterranee e la nostra sfida era quella dar loro visibilità non con un convegno tradizionale, ma adattando il format talkshow” ha commentato il Prof. Vincenzo Maria Spica, promotore dell’evento. “Le autorità e i ricercatori intervenuti da prestigiosi enti, l’hanno accettata, riassumendo i loro dati e conoscenze in un linguaggio immediato, destinato ai giovani. Il ritmo scorrevole e lo stile agile, quasi quello di sms e whattsapp! Il contesto multidisciplinare e armonico: dalla geologia alla medicina, dagli sport acquatici all’architettura ed alla musica per interpretare l’acqua e provocare riflessioni. Sembra le “invisibili” sorgenti sotterranee citate nel rapporto UNESCO siano diventate più “visibili” e soprattutto abbiano acceso l’attenzione anche delle scuole e delle nuove generazioni. Non è un semplice punto di arrivo, anzi l’inizio di un percorso che ha innescato una serie di iniziative a cascata, coinvolgendo scuole e università, centri di ricerca e aziende, artisti e scienziati. L’acqua ha questo potere di attrarre tutti in una dimensione globale, ed unirci nelle diversità: questo è un vero risultato”.

Nella corposa documentazione presentata sull’argomento, è da menzionare in primis il rapporto redatto dal Laboratorio di Epidemiologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Roma «Foro Italico» e commentato dalla dott.ssa Federica Valeriani ha evidenziato l’attuale livello di Sostenibilità delle acque per gli usi ricreativi legati ai diversi campi di Benessere, Sport e Terme e le precauzioni che è opportuno prendere, nella misura in cui “Sostenibilità” non significa qualcosa dipendente da fattori economici ma qualcosa di trasferibile al futuro.

Grazie al lavoro compiuto dalla Scuola di Specializzazione in Igiene della Sapienza (Direttore Prof. Corrado De Vito), sono state illustrate documentazioni sulle componenti chimiche e sui principi attivi presenti in ogni acqua, da quelle oligominerali alle acque termali (video QUI) e sui rischi dell’assorbimento, quando beviamo acqua, di una microquantità dei farmaci espulsi in fiumi e mari (video QUI).

Alessandro Coletta, Direttore COSMO Sky-Med dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha delineato il ruolo dei satelliti nella specifica osservazione sulla terra, mettendo a fuoco il grado di analisi tecnologica sia sulle superfici che nel sottosuolo, esame di rilievo anche per verificare lo stato di inquinamento nelle acque sotterranee derivato dall’assorbimento delle microplastiche. E proprio alle caratteristiche e alla funzione delle risorse idriche sotterranee ha dedicato un lungo intervento Elisabetta Preziosi, ricercatrice del CNR.

Tra gli interventi propositivi hanno destato particolare interesse la notizia della donazione della nave da ricerca Falkor di 82,9 metri al Consiglio Nazionale delle Ricerche da parte dello Schmidt Ocean Institute, annunciata dal Direttore Dipartimento Terra Ambiente del CNR Fabio Trincardi, che permetterà così al Centro di ampliare la flotta delle sue navi da ricerca e portare avanti l’eredità della Falkor nella conduzione della ricerca marina. La nave sarà ribattezzata Gaia Blu.

Altra news rilevante, soprattutto per la città di Roma, è la creazione di un percorso culturale attraverso le fontane e le fonti nascoste di Roma, essendo l’acqua da sempre strettamente legata allo sviluppo urbanistico della Capitale: il progetto è stato lanciato e descritto dall’on. Federico Mollicone, Fondatore ICAS, Intergruppo parlamentare Cultura, Arte, Sport. Come ha lui stesso asserito “L’acqua è un bene comune che deve essere tutelata e valorizzata anche a livello culturale. Per questo nasce l’idea di nuovo circuito crossmediale “Roma Regina Acquarum” che faccia conoscere percorsi e itinerari di fontane storiche, distributori di acqua per contenitori riutilizzabili e fontanelle. L’itinerario dovrebbe prevedere delle paline segnaletiche crossmediali e geolocalizzate che aiuteranno il visitatore nel percorso, una app e un sito. Sarebbe sicuramente un modo innovativo di apprezzare quanto la nostra città sia unica nel suo immenso patrimonio archeologico e artistico. L’acqua di Roma e per Roma all’insegna anche di una vera ecosostenibilità e innovazione. Circuiti questi che con accordi tra gestori e amministrazioni si potrebbero realizzare in tutte le città”.

“Sull’idroelettrico, l’attuale scenario legislativo introdotto col DL Concorrenza rischia di vedere sottratto il nostro vantaggio competitivo nazionale e, su questo, presenteremo atti specifici come già fatto con una PDL a prima firma del collega Zucconi” ha continuato Mollicone. “L’idroelettrico è una fonte energetica rinnovabile, quindi coerente con il percorso di transizione ecologica. Inoltre, a differenza delle rinnovabili dalla produzione intermittente come l’eolico e il solare, l’idroelettrico è modulabile e può garantire dei livelli di stoccaggio attraverso i pompaggi, andando così a migliorare la stabilità della rete elettrica. L’attuale disciplina legislativa italiana nel settore dell’idroelettrico mette a rischio il controllo di asset strategici per la sicurezza del sistema energetico e per l’autonomia energetica nazionale, consentendo la partecipazione alle nuove gare di società estere con un conseguente indebolimento della posizione competitiva del sistema industriale italiano. Il parco idroelettrico italiano ha prodotto il 18% della generazione nazionale di elettricità, e oltre il 40% della produzione rinnovabile”.

Bruno Molea, Presidente Ente Promozione Sportiva AICS, si è soffermato sull’importanza di arruolare eco istruttori nell’ambito delle discipline sportive acquatiche per mettere in atto giuste pratiche per il riutilizzo di materiali di scarto, come già avviene, ad esempio, nella costruzione di zattere e piattaforme ricavate dalle reti di pescatori.

Acqua e fertilità è stato l’argomento su cui si è concentrato l’intervento di Eleonora Porcu, Componente CSS, Docente Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università Bologna, che ha analizzato il ruolo dell’acqua in gravidanza, l’impatto del suo inquinamento, attraverso gli “interferenti endocrini” (EDC) in maniera differente sulla fertilità maschile e femminile, e la crioconservazione e l’impatto che modifiche cellulari provocano sulle cellule del corpo umano.

Gli aspetti legali e la messa in sicurezza delle risorse idriche del Distretto Appennino Meridionale sono state messe in evidenza da Vera Corbelli attraverso lo specifico “Piano di gestione”, che costituisce un punto essenziale di riferimento per l’Unione europea per le verifiche sul governo del bene Acqua posto in essere dallo Stato italiano.
Sempre nell’ambito delle normative, sono state presentate da Emanuele Ferretti le principali norme che regolano le piscine con nuovi spunti rispetto alla precedente legge del 2003.

Gli istituti scolastici, destinatari in particolare di questa iniziativa con il ruolo di futuri messaggeri del rispetto dell’acqua e dell’uso che ne si farà, sono stati anche parte attiva: in particolare, gli studenti dell’Istituto alberghiero Gioberti hanno presentato un video sul riciclo dell’acqua a fini alimentari (visibile QUI) che ha efficacemente sintetizzato per immagini il doppio uso che si potrebbe fare di un’acqua bollita nel consumo di diverse sostanze e in un ricettario vegetariano ad hoc.

Significativo il contributo degli atleti, molti dei quali campioni di nuoto, pattinaggio artistico e pallanuoto: tra questi Elena Bertocchi campionessa europea tuffi della Nazionale Italiana, Monica Boggioni campionessa mondiale nuoto paralimpico della Nazionale Italiana (emozionante il suo racconto sulla funzione liberatoria dell’acqua come espressione dei movimenti di chi è immobilizzato), Giuditta Galardi, Domitilla Picozzi e Chiara Tabani atlete pallanuoto femminile serie A1 SIS Roma e Roberta Rodeghiero Pattinatrice su ghiaccio Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare che, in un videomessaggio, ha ricordato l’indispensabile considerazione del ghiaccio, ai fini delle varie tipologie performative, in base alla temperatura e consistenza.

Numerosi anche gli artisti presenti per celebrare il loro tributo all’acqua; tra questi il comico televisivo Massimo Bagnato, in un monologo sull’acqua, e il Mural Artist di fama internazionale Federico Massa aka Iena Cruz che si cimenterà presto a Roma in una nuova “provocazione” a tema per la quale è stata lanciata una campagna di raccolta fondi. Sempre in merito all’arte figurativa, il critico d’arte Roberto Litta ha guidato invece gli studenti alla lettura dell’opera d’arte, prendendo come fonte di ispirazione il quadro a tema acquatico “L’inizio” dell’artista Emilio Ferretti.

Brillanti e suggestive, del tutto originali, le performance di Andrea Casta, violinista compositore specializzato in “immersioni” tra immagini e musica proiettate verso il futuro, e Philip Abussi, artista e compositore di sonorizzazioni a tema, recente produttore del brano Acqua della compositrice, autrice e performer Alessia Cotta Ramusino, Ambasciatrice UNICEF, presente con Women Of Change Italia, associazione dedita alla sensibilizzazione sugli obiettivi dell’Agenda 2030.

Fonte Pixabay_geralt

Alcuni punti strategici del Rapporto ONU 2022
“ACQUE SOTTERRANEE. Rendere visibile la risorsa invisibile”

• In un contesto di crescente scarsità idrica in numerose aree del mondo, non è più possibile ignorare l’enorme potenziale delle acque sotterranee e la necessità di una gestione attenta di questa risorsa
• Nell’Africa subsahariana, dove le opportunità offerte da vasti acquiferi a bassa profondità sono sfruttate solo in minima parte, appena il 5% delle aree dotate di sistemi di irrigazione utilizza acque sotterranee
• In buona parte del mondo, il ricorso alle acque sotterranee costituisce l’unica modalità possibile ed economicamente sostenibile per consentire l’accesso alle risorse idriche essenziali alle popolazioni rurali che ancora ne sono sprovviste
• Il settore petrolifero e del gas e quello minerario, attraverso le loro attività, generano una notevole quantità di dati interni sulla localizzazione, sulla portata e sulle caratteristiche degli acquiferi
• In numerose aree del mondo, affinché le forniture idriche siano in grado di resistere ai cambiamenti climatici sarà necessario attingere non solo alle acque sotterranee, ma anche a fiumi, laghi e altri bacini idrici superficiali
• Le acque sotterranee nella regione araba sono per la maggior parte fonti non rinnovabili e devono quindi essere gestite considerando la natura limitata della risorsa
• I dati sulle acque sotterranee raccolti grazie a fondi pubblici dovrebbero essere accessibili liberamente
• La messa a punto dei diversi strumenti di gestione delle acque sotterranee può avvenire solo a seguito della creazione di strutture giuridiche e istituzionali dotate dell’autorità necessaria per l’utilizzo e l’applicazione di tali strumenti
• Spesso gli acquiferi transfrontalieri sono stati presi in considerazione in accordi di cooperazione sulle risorse idriche di portata più ampia, formulati per i bacini idrografici transfrontalieri
• È essenziale che i paesi si impegnino nella definizione di un quadro adeguato ed efficace per la governance delle acque sotterranee



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