Innovazione green e made in Italy per lo stampaggio di materiale plastico

ProLam, azienda specializzata nel settore dell’estrusione di profili d’alluminio, pressofusione e stampaggio di materiali plastici, ha in serbo molte novità grazie all'uso dell'intelligenza artificiale

Pubblicato il 3 maggio 2019

Intelligenza artificiale, perfetta collaborazione uomo e macchina, tecnologie che guardano al futuro e un’attenzione sempre più preponderante per l’ambiente: non stiamo parlando di un film di fantascienza o di una grossa multinazionale, ma di una media azienda italiana, tra i leader a livello nazionale e internazionale nel settore dell’estrusione di profili d’alluminio, nella pressofusione di leghe leggere e nello stampaggio di
materiali plastici per molteplici applicazioni.

Da poco rientrata da Ish 2019 di Francoforte, ProLam è un’azienda della provincia di Bergamo con oltre trent’anni di esperienza nel settore, ma ancora oggi alla ricerca dell’eccellenza e dell’innovazione tanto che ha già annunciato, per quest’anno, l’ufficializzazione di alcuni progetti sui quali si sta lavorando da anni: sistemi brevettati a taglio termico che grazie alla loro innovazione raggiungeranno livelli elevati di efficienza energetica nel pieno rispetto delle normative vigenti, l’ampliamento dei sistemi per serrande e la continua evoluzione dei componenti come cerniere e maniglie. Esempio su tutti la nuova maniglia brevettata a scrocco rotante regolabile, la DN ISO ADJ presentata a Ish, che consente una regolazione estremamente accurata dello scrocco interno tramite strumenti standard, o attraverso una chiave dinamometrica per linee di assemblaggio laddove vengano richieste procedure obiettive di precisione. Si tratta di un accessorio che, grazie all’elevata precisione della regolazione, consente di raggiungere più facilmente la classificazione L1 determinata dalla norma EN 1886.

Ultimo ma non per importanza, è il lodevole obiettivo di ampliare i piani di investimento in termini di ricerca e sviluppo al fine di utilizzare per la produzione di una parte dei propri articoli ecopolimeri biologici: soluzioni alternative alla plastica derivata solo da idrocarburi fossili.

Certamente un percorso tortuoso, ma sicuramente virtuoso, che riempie l’intera azienda di orgoglio per essere i primi a intraprendere questa strada in un settore indissolubilmente legato alla plastica. che tuttavia può dimostrare, con azioni come questa, di riuscire comunque a portare a termine scelte eco-sostenibili. Se è vero infatti che ProLam non potrà mai rinunciare totalmente alla plastica, in quanto azienda stampatrice di materiali plastici, è altrettanto vero che, con i giusti accorgimenti potrà irradiare il settore all’insegna di scelte green, fino a pochi anni fa impensabili.



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