COP21: presentata una prima bozza di accordo

Pubblicato il 10 dicembre 2015

“Mercoledì è stato raggiunto un nuovo traguardo nella preparazione dell’accordo finale per limitare l’aumento della temperatura – ha dichiarato Janos Pasztor, Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici -. Tutte le delegazioni hanno ricevuto i documenti, li leggeranno, li discuteranno in gruppo e comunicheranno le loro osservazioni nel corso della plenaria. I delegati probabilmente dovranno lavorare tutta la notte perché ci sono ancora un sacco di parentesi quadre che devono essere eliminate”.

Dopo una lunga notte di negoziati, il presidente della COP21, il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, ha presentato ai rappresentanti dei governi una nuova bozza dell’accordo. L’adozione del testo finale è prevista per venerdì nel tardo pomeriggio.

“Sono convinto che possiamo raggiungere un accordo, ma affinché questo si realizzi, abbiamo più che mai bisogno di unire le forze e di lasciarci guidare dalla necessità di raggiungere un compromesso”, ha dichiarato il presidente della COP21 e ha invitato tutti i delegati “a continuare le discussioni per raggiungere un accordo legalmente vincolante, ambizioso, equilibrato e sostenibile”.

“Questa nuova versione contiene solo 29 pagine rispetto alle 43 della versione precedente. Il numero dei punti tra parentesi quadre è stato ridotto di tre quarti, un buon risultato, ma sono ancora troppi” ha riconosciuto Fabius.

Dei compromessi sono stati raggiunti in diversi settori, tra cui lo sviluppo delle competenze per la mitigazione e l’adattamento, l’adattamento agli impatti del cambiamento climatico, le questioni delle perdite e dei danni, un quadro normativo in materia di trasparenza,  lo sviluppo e il trasferimento delle tecnologie. Sono stati compiuti i primi progressi anche sulla questione relative alle foreste.

“Naturalmente, la regola tra noi è che nulla è deciso fino a quando tutto non è stato approvato – ha aggiunto Fabius -. Restano da risolvere alcuni problemi politici importanti tra cui la differenziazione, il finanziamento e il livello di ambizione dell’accordo.”



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