Nasce Res4Med per lo sviluppo delle rinnovabili nell’area del Mediterraneo
L’associazione Res4MEd nasce con lo scopo di promuovere le energie rinnovabili nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e le infrastrutture elettriche necessarie al loro trasporto.
È stata presentata, a Roma, presso l’Auditorium Enel, la nuova associazione no profit Res4MEd – Renewable Energy Solutions for the Mediterranean, nata da un’iniziativa comune tra Enel Green Power, Edison, Cesi, Gse, PwC e il Politecnico di Milano – con il patrocinio dei Ministeri dello Sviluppo, Ambiente, Esteri e Ricerca, e della Camera di Commercio di Milano – alla quale hanno recentemente aderito Asja Ambiente Italia, Fondazione Bordoni e Terna Plus. Sono inoltre associate a Res4MEd, Ricerca di sistema-Rse, Aper e Althesys.
L’occasione dell’annuncio dell’iniziativa, aperta ad altri stakeholders nazionali e internazionali, è stata data dal convegno dedicato al futuro dell’energia nel Mediterraneo. Organizzato dai partner fondatori di Res4MEd - rappresentati dal Presidente Francesco Starace - il convegno ha visto la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, del Ministro per il Turismo Piero Gnudi, del Presidente Enel, Paolo Andrea Colombo, del Capo Dipartimento per l’Energia del Ministero dello Sviluppo Economico Leonardo Senni, del Direttore Esecutivo Dipartimento Energia e Risorse naturali Ebrd, Riccardo Puliti, e dei rappresentanti di Iea, Ome, Desertec Dii, MedGrid, Medreg, Med-Tso.
La regione del Mediterraneo si trova oggi di fronte a una serie di sfide cruciali per garantire, nel lungo periodo, lo sviluppo e la stabilità economica dell’intera area. Tali sfide sono molteplici e di diversa natura: la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, la crescita della domanda di energia, l’ottimizzazione dei rapporti commerciali tra Paesi produttori e Paesi consumatori e la garanzia di un futuro energetico sostenibile per l’intera regione.
Nei prossimi 20 anni, per produrre l’energia necessaria a una popolazione che crescerà di 80 milioni, nei Paesi del Sud Mediterraneo è previsto un aumento di 370 GW della capacità installata. Una consistente fetta di questa energia potrebbe essere prodotta con fonti rinnovabili, sia per soddisfare buona parte della nuova domanda energetica dei Paesi della sponda Sud, sia per esportarne una parte in Europa.
In base a stime preliminari contenute nel “Mediterranean Energy Perspectives 2011” dell’Ome, gli investimenti entro il 2030 per le sole centrali solari ed eoliche saranno dell’ordine dei 120-160 miliardi di euro, lo stesso ordine di grandezza di quelli per le centrali tradizionali: una prospettiva di investimento per tutto il settore delle energie rinnovabili.
In questo quadro, Res4MEd mira a contribuire a creare le necessarie condizioni normative, infrastrutturali e finanziarie per la diffusione su larga scala di impianti e di sistemi di energia rinnovabile e per l’integrazione del mercato dell’energia elettrica nell’area del Mediterraneo.
Res4Med si propone di coinvolgere in modo sistematico e valorizzare le molte competenze tecniche, economiche, di ricerca, operanti nel mondo con le analoghe competenze già all’opera in molti Paesi del bacino del mediterraneo.
La neonata associazione ha infatti come missione quella di dialogare con gli organi politici e le istituzioni per fungere da network di network con le iniziative internazionali in atto, sia istituzionali come Med Solar Plan e Medreg, sia industriali come Desertec Dii, MedGrid, Ome, Med-Tso e i Piani nazionali solari, oltre che di aiutare i principali player energetici a proporre piani di intervento condivisi per l’area del Mediterraneo, dal Nord Africa ai Balcani.
Obiettivi della nuova iniziativa sono: condividere e rinforzare le strategie in atto da parte dei Paesi del mediterraneo; analizzare e aggiungere valore alle esperienze acquisite da altre iniziative pubbliche e private in questi anni; svolgere attività complementari ed addizionali a quelle in atto, con particolare attenzione ai bisogni locali; proporre raccomandazioni e percorsi che favoriscano gli investimenti nei Paesi del Sud e dell’Est del bacino; preparare insieme ai Paesi del Sud-Est del Mediterraneo un futuro integrato a medio termine, che preveda interconnessioni tra i Paesi che si affacciano sul bacino, senza ipotizzare flussi di energia mono-direzionali, ma una crescente necessità di scambio.
Enel Green Power: www.enelgreenpower.com
Edison: www.edison.it
Cesi: www.cesi.it
Gse: www.gse.it
PwC: www.pwc.com
Politecnico di Milano: www.polimi.it
Aper: www.aper.it
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