Interruttori di manovra-sezionatori: semplicemente efficienti

Pubblicato il 14 dicembre 2011

Nel mercato del fotovoltaico, sia residenziale sia industriale, Abb continua a innovare la sua offerta di prodotti e soluzioni con caratteristiche sempre all’avanguardia, introducendo la nuova gamma di interruttori di manovra-sezionatori Otdc.

Questi dispositivi sono in grado di interrompere correnti continue fino a 32 A a 1.200 Vc.c. garantendo il necessario isolamento galvanico nel caso di manutenzione o messa in sicurezza della parte dell’impianto in cui sono inseriti. Gli Otdc sono utilizzati come sezionatori per la protezione di ogni singola stringa, del quadro di campo e come sezionatore generale del lato c.c. (integrandolo nell’unità inverter).

Le dimensioni compatte unite alle importanti caratteristiche tecniche (riduzione delle perdite, modularità, ampio range di tensioni di funzionamento) sono i punti di forza dei sezionatori Otdc che soddisfano, anche, la crescente richiesta di quadri sempre più compatti e prestazioni elevate.

La gamma Otdc, conforme alla norma Iec 60947-3, include tre taglie da 660 Vc.c., 1.000 Vc.c. e 1.200 Vc.c, in tre versioni da 16 A, 25 A e 32 A (categoria DC-21B), con le stesse dimensioni frontali. Infatti, il numero delle camere spegniarco si sviluppa in profondità: 2 per 660 Vc.c., 3 per 1.000 Vc.c. e 4 per i 1.200 Vc.c.

Non avendo il passaggio per lo zero della semionda, in cui si ha uno spegnimento dell’arco elettrico durante l’apertura del circuito, l’interruzione della corrente continua è certamente più difficile rispetto a quella in alternata a causa della temperatura e della conducibilità dell’arco elettrico, dell’induttanza del carico (che genera una sovratensione) e della tensione a monte del sezionatore. Inoltre, occorre che lo spegnimento avvenga in tempi brevi, quindi serve uno spazio tra i contatti, in modo da allungare il percorso di estinzione dell’arco elettrico, e il numero di contatti in serie che aprono il circuito. Nella confezione degli Otdc, sono compresi i jumper per tale connessione.

La struttura costruttiva degli Otdc offre un’ottima efficienza termica che consente di lavorare senza declassamento fino a 60 °C (la corrente termica nominale è superiore a quella operativa nominale) e, grazie alle bassissime perdite resistive, minimizza il riscaldamento dei quadri e migliora l’efficienza complessiva dell’impianto. Anche il meccanismo di manovra è stato reso più facile da azionare, utilizzando contatti rotanti e non striscianti.

Il design modulare e lo sviluppo in profondità degli Otdc consentono l’inserimento nei centralini modulari (finestra modulare da 45 mm) con il montaggio sia a vite sia su barra Din; mentre la semplicità di cablaggio è garantita dai terminali a tunnel (sezione cavi fino a 16mm2, viti torx per serraggio con cacciavite dinamometrico).

È disponibile una vasta tipologia di accessori (contatti ausiliari, maniglie, alberi di rinvio ecc.) che permette di soddisfare tutte le esigenze di configurazione dell’impianto specifico.

ABB: www.abb.com



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