Da Favini, Remake: il cuoio si fa carta

Pubblicato il 28 ottobre 2015

Favini, tra i protagonisti globali nella realizzazione di specialità grafiche innovative a base di materie prime naturali per il confezionamento di prodotti del settore lusso e moda, presenta Remake, la carta che include fibre provenienti dai processi di lavorazione del cuoio.

Questa innovativa carta, infatti, si compone per il 25% di sotto-prodotti della filiera della pelletteria, per il 30% di cellulosa di riciclo post consumo certificata Fsc e per il 45% di fibre di cellulosa vergine certificata Fsc.

Il risultato è una carta pregiata, riciclabile e compostabile al 100%, che garantisce ottime prestazioni di stampa e trasformazione, permettendo di realizzare le più svariate applicazioni, dalle brochure alle shopper, dai cartellini al packaging, destinate al mondo della moda e del lusso. Inoltre, i residui di cuoio visibili sulla superficie donano un aspetto distintivo e un effetto tattile morbido e sorprendentemente vellutato, adatti anche ai progetti più creativi.

Il processo di produzione di Remake è un perfetto esempio di up-cycling: attraverso un complesso processo di lavorazione, i materiali di scarto vengono trasformati in un prodotto di valore, ideale per il packaging di lusso. In linea con la filosofia green di Favini, per la produzione di Remake si stima un risparmio di oltre il 25% sulle emissioni di gas serra, rispetto ad una carta con le stesse caratteristiche. Le emissioni non evitabili sono interamente compensate con i Carbon Credit acquisiti da Favini per finanziare attività volte a migliorare l’ambiente in grado di assorbire la CO2 nell’atmosfera.

“Al momento, i residui dell’industria del cuoio sono utilizzati nella produzione di cuoio rigenerato, come fertilizzanti e in parte destinati alla discarica. Favini ha sviluppato un nuovo trattamento dei residui di cuoio per ottenere un prodotto riciclabile e compostabile che può essere realizzato attraverso i tradizionali processi di produzione della carta. Il nostro laboratorio di Ricerca e Sviluppo non si è mai fermato nella sperimentazione di nuovi residui industriali da utilizzare per la produzione della carta. È per noi fonte di orgoglio essere riusciti a ottenere un prodotto di elevata qualità utilizzando gli scarti di pelletteria. Grazie a Remake, possiamo focalizzarci sempre più su prodotti di nicchia dall’alto valore aggiunto e sui processi di rivalorizzazione di sottoprodotti di altre filiere produttive”, dichiara Eugenio Eger, Amministratore Delegato di Favini.



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