Riscaldare con fonti rinnovabili per una svolta energetica nel settore

Una nuova area tematica alla Intersolar Europe 2014, “Energia termica rinnovabile”, presenterà trend e soluzioni integrate di riscaldamento con fonti rinnovabili: riducono le emissioni di CO2 provocate dai combustibili fossili e permettono di abbassare i costi.

Pubblicato il 13 gennaio 2014

Per raggiungere, in Germania e nel mondo, gli obiettivi climatici perseguiti, in futuro sarà essenziale investire maggiormente nella produzione di energia termica rinnovabile. Il mercato dell’energia termica rappresenta il 40% del consumo energetico in Germania: la quota più consistente, con ottime possibilità di ridurre le emissioni di CO2. Gli immobili esistenti e in particolare l’efficienza dei loro sistemi di riscaldamento offrono pertanto molte opportunità. Oltre a ridurre le emissioni di CO2 provocate dai combustibili fossili, gli impianti moderni permettono di abbassare notevolmente i costi per il riscaldamento. Inoltre, si fanno più forti le pressioni sulla politica per un suo maggiore impegno verso la svolta energetica nel mercato dell’energia termica. Anche per Intersolar Europe la tematica ha primaria importanza: nel 2014 la fiera specialistica presenterà i trend e le soluzioni integrate di riscaldamento con fonti rinnovabili nella nuova area tematica “Energia termica rinnovabile”. Inoltre si terrà un forum dedicato della durata di tre giorni.

L’obiettivo che si è dato il governo tedesco è ridurre le emissioni di gas serra in Germania del 40% entro il 2020 e dall’80 al 95% entro il 2050 (con riferimento ai dati del 1990). Il mercato dell’energia termica gioca un ruolo importante per il raggiungimento di tali obiettivi: solo un quarto dei circa 20 milioni di impianti di riscaldamento installati in Germania sono allo stato attuale della tecnica. I restanti tre quarti, ovvero 15 milioni di sistemi di riscaldamento, avranno bisogno di essere aggiornati entro il 2020, come ha calcolato l’Associazione tedesca per l’energia e l’acqua (BDEW). Davanti a questo scenario è auspicabile che i proprietari di immobili, gli architetti, i consulenti energetici, gli installatori e i progettisti prendano in considerazione i vantaggi dei sistemi di riscaldamento rinnovabili. La Intersolar Europe 2014 farà opera di informazione nell’area tematica “Energia termica rinnovabile” e in un forum dedicato a tecnologie, prodotti e servizi.

Attualmente in Germania il riscaldamento è prodotto per il 9,5% da energie rinnovabili, una quota che entro il 2020 dovrà salire al 14%, ai sensi della legge tedesca sul riscaldamento con energie rinnovabili (EEWärmeG). Altrove le politiche sono persino più ambiziose. In Danimarca il riscaldamento dovrà essere assicurato interamente dalle energie rinnovabili già entro il 2035. Per realizzare tale obiettivo, da quest’anno non sarà più possibile installare caldaie a gas o a gasolio negli edifici di nuova costruzione danesi. Inoltre, dal 2016 le caldaie a gasolio dovranno essere sostituite con fonti di calore sostenibili anche negli immobili esistenti durante le ristrutturazioni.

Anche in Germania, tuttavia, i requisiti di legge rendono necessari sistemi di riscaldamento più efficienti per il futuro. La direttiva europea “Nearly Zero Energy Building (NZEB)”, ad esempio, stabilisce che dal 2020 gli edifici di nuova costruzione abbiano un consumo energetico minimizzato. A partire dal 2015, inoltre, il “Regolamento UE in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile degli scaldacqua e dei serbatoi per l’acqua calda”, in breve “etichettatura energetica”, prevede nuovi requisiti minimi e un’etichetta sul consumo energetico da apporre ai sistemi di riscaldamento. Un contesto giuridico che favorisce soprattutto i sistemi di riscaldamento rinnovabili.

Secondo un’analisi dell’Agenzia per le energie rinnovabili (Agentur für Erneuerbare Energien e.V. – Aee) di Berlino, in Germania un nucleo familiare di tre persone in media spende circa 1.500 euro all’anno per il riscaldamento e l’acqua calda. I costi per l’elettricità, altamente dibattuti, si aggirano invece intorno a una media di 996 euro. Inoltre, quasi l’80% delle abitazioni tedesche sono ancora riscaldate con fonti energetiche fossili, come gas, carbone o gasolio. Chi riscalda con gasolio secondo l’Aee oggi spende il doppio rispetto al 2000. E anche il prezzo del gas da allora è aumentato del 70%. Di fronte a una tale evoluzione dei prezzi l’energia termica rinnovabile non è solo più ecologica, bensì nel frattempo anche più economica rispetto alle fonti energetiche fossili. Spalmando i costi su 20 anni, la spesa per un impianto combinato di riscaldamento a pellet e solare termico in un edificio monofamiliare, comprensiva di alimentazione, è di appena la metà rispetto all’acquisto e all’impiego di una caldaia a condensazione a gasolio.

Anche da un punto di vista economico-sociale la svolta energetica nel settore del riscaldamento può solo convenire. Nel 2012 sono stati spesi 93,5 miliardi di euro per l’importazione di gas, carbone e petrolio, secondo quanto riporta l’ente di ricerca Energy Comment di Amburgo. La quota per l’importazione di energia equivale pertanto al 3,5% del prodotto interno lordo. Dieci anni prima la stessa quota rappresentava solo l’1,6%. Se queste risorse in futuro venissero investite per diffondere l’energia termica rinnovabile, oltre all’ambiente ne trarrebbe beneficio anche l’economia: dal produttore di impianti fino al piccolo artigiano, passando per gli installatori.

Intersolar Europe nel 2014 amplierà il ventaglio di tematiche proposte. Alle categorie fotovoltaico, tecniche di produzione fotovoltaica, accumulatori di energia e solare termico, la più grande fiera del mondo per l’industria del solare affiancherà anche l’area tematica “energia termica rinnovabile”. Nella nuova area si integreranno sistemi di riscaldamento rinnovabili come caldaie a pellet o cippato, soluzioni per la produzione di energia termica solare e tecnologie efficienti come mini impianti di cogenerazione a blocco, pompe di calore, centrali di cogenerazione di energia termica e meccanica. Il forum dedicato contribuirà a un approfondito scambio di informazioni. Ampliando la sua offerta, l’Intersolar Europe vuole contribuire a portare avanti con più slancio la svolta energetica.

 

Intersolar Europe: http://www.intersolar.de



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