Rilevare le sostanze radioattive nocive per la salute: un compito da chimici

Pubblicato il 8 aprile 2008

Ogni tanto qualche notizia di chimica filtra anche nella grande stampa; è il caso dell’annuncio dell’arrivo (e del sequestro) di un carico di acciaio inossidabile radioattivo proveniente dalla Cina e destinato alle fonderie italiane, apparentemente contaminato da cobalto-60 usato nelle acciaierie per misurare lo spessore degli altiforni.

Con la diffusione delle applicazioni militari e commerciali dell’energia nucleare si sono moltiplicati i casi di dispersione accidentale di sostanze radioattive in prodotti commerciali, anche di uso comune. Un caso drammatico fu l’incidente (1987), con molti morti, di Goiania, in Brasile, dove rottami di apparecchiature mediche contenenti cesio-137 si sono dispersi fra la popolazione. Dopo l’incidente al reattore ucraino di Chernobyl (1986) sono arrivate in Italia (1988) partite di scorie di alluminio radioattive. La radioattività viene, oltre che da incidenti, da uno dei molti passaggi delle attività nucleari, da quelle minerarie, dal trattamento dell’uranio, dalle operazioni di smaltimento e trattamento del combustibile irraggiato estratto dai reattori, dai rottami dei reattori e delle centrali nucleari quando sono smantellate.

Sostanze radioattive possono finire, accidentalmente, anche negli oggetti domestici come piatti, posate, oppure in macchinari; ci sono naturalmente dei controlli, soprattutto nelle importazioni, ma la massa di materiali in circolazione nel mondo è così grande che tali controlli sono sempre più difficili, anche perché possono verificarsi frodi per vendere a basso prezzo materiali che dovrebbero essere distrutti. Importatori disonesti fecero arrivare in Italia (ancora nel 1988) partite di grano radioattivo acquistato a basso prezzo in Ucraina perché contaminato e destinato alla distruzione.

Molti studiosi lamentano che il referendum antinucleare italiano ha svuotato le università di corsi e di studenti nel campo nucleare. Parebbe che ci sia crescente bisogno, specialmente tra i chimici, di esperti nel campo nucleare non per costruire reattori ma per tenere sotto controllo i materiali diffusi nel mondo dalle attività nucleari e i prodotti che essi possono inquinare.



Contenuti correlati

  • Efficienza energetica e decarbonizzazione al centro di Metef 2025

    Dopo un periodo che ha visto il comparto affrontare diverse sfide, l’industria dell’alluminio sta mostrando segnali incoraggianti di ripresa. I dati del 2024 rivelano, infatti, un quadro positivo: l’indice degli ordini dei laminati ha registrato un incremento...

  • Riciclo di batterie agli ioni di litio: Seval e Riplastic i primi operatori industriali in Italia

    Due impianti sul territorio nazionale, uno in Lombardia e uno in Basilicata, per una capacità di trattamento di quasi 30.000 tonnellate all’anno di batterie agli ioni di litio e un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro: questi in...

  • Una piattaforma per la gestione dell’energia da Schneider Electric e Capgemini

    Schneider Electric e Capgemini hanno annunciato una nuova collaborazione nell’area dell’ottimizzazione energetica. Energy Command Center è una piattaforma pensata per aiutare ad accelerare sul percorso dell’efficienza energetica grazie a una gestione più intelligente e sostenibile delle facility...

  • Honeywell_Enel
    Reti elettriche nordamericane più stabili grazie a Honeywell ed Enel

    Honeywell collabora con Enel Nord America per migliorare le soluzioni di automazione degli edifici e di Demand Response per i consumatori commerciali e industriali. Questo risultato è ottenuto utilizzando l’automazione per controllare e regolare i carichi energetici...

  • Acqua ed energia al sicuro

    Un’azienda svedese di servizi pubblici per l’energia e l’acqua ha deciso di migliorare sia la sicurezza sia l’affidabilità attraverso l’integrazione IT/OT e per farlo ha scelto Fortinet Falu Energi & Vatten (Energia & Acqua) è un’azienda municipalizzata...

  • Il rifiuto come risorsa

    Un progetto renderà l’azienda molisana RES la più innovativa d’Italia per recupero rifiuti e produzione di energia Siamo in Molise, nella provincia di Isernia, forse ancora la meno popolosa d’Italia, in un territorio in cui sono predominanti...

  • Migliorare la distribuzione di energia

    Grazie all’applicazione del sistema di automazione Proficy di GE Digital, il distributore di energia Getec Park.Swiss è stato in grado di modernizzare e migliorare la gestione dei suoi parchi serbatoi Getec Park.Swiss gestisce una vasta rete di...

  • Sistema di accumulo di energia trasportabile e pronto all’uso da Socomec

    Socomec presenta il nuovo Sunsys HES L Skid, un sistema modulare compatto che si integra perfettamente con l’esistente sistema di accumulo di energia Sunsys HES L. Il nuovo design è in grado di migliorare il rendimento complessivo,...

  • Accumuli e Reti, abilitatori strategici della transizione energetica in Italia

    Occorre un’importante spinta propulsiva in ambito Accumuli e Reti, entrambi abilitatori strategici della transizione energetica. Il piano elettrico 2030 prevede di arrivare all’84% di rinnovabili nel mix elettrico italiano raddoppiando il valore attuale, ma la sfida sembra...

  • Elettrificazione e automazione per reti elettriche efficienti e sostenibili

    La sostituzione delle fonti energetiche tradizionali per la rete elettrica con fonti ecologiche sostenibili si chiama elettrificazione. Le certificazioni LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e ZEB (Zero Energy Building) sono un impegno significativo a sostegno...

Scopri le novità scelte per te x