Report di Hera: l’acqua buona di rubinetto

Dell’acqua di rubinetto ci si può fidare: è buona, sicura e controllata in maniera scrupolosa (in media, il 99,9% delle analisi annuali è conforme ai parametri di legge). E fa anche bene all’ambiente, perché evita la CO2 del ciclo di produzione dell’acqua in bottiglia. Sono queste le informazioni contenute nel nuovo report “In buone acque” pubblicato dal Gruppo Hera: un documento unico in Italia con cui la multiutility presenta i dati sulla qualità dell’acqua nei territori in cui gestisce il servizio idrico. Giunto ormai alla settima edizione, “In buone acque” è disponibile in formato cartaceo presso gli sportelli clienti del Gruppo Hera (anche in versione per il Nord Est e per le Marche). Si consulta poi online sul sito di Hera, con ulteriori approfondimenti.
A Bologna e provincia Hera si occupa del servizio idrico servendo quasi 1 milione di cittadini, raggiunti da più di 9.000 km di rete. L’approvvigionamento è garantito da 492 fonti, per lo più di sorgente. La maggior parte del fabbisogno idrico viene soddisfatta da 6 impianti di potabilizzazione alimentati dalle acque del fiume Reno, del torrente Setta e dalle acque sotterranee della falda bolognese.
La qualità dell’acqua che arriva al rubinetto dei cittadini è garantita da 696.000 analisi (oltre 1.900 al giorno) svolte in gran parte dai tecnici dei laboratori Hera, a cui si aggiungono i controlli di Arpa e Ausl provinciali. Per il solo territorio bolognese le analisi annuali superano quota 114.000 e certificano un’acqua sicura e buona da bere: nel 99,71% dei casi i controlli rispettano i parametri di legge. Gli sporadici episodi in cui non si è registrata la piena conformità riguardano prevalentemente parametri “indicatori” (quelli che si riferiscono non ad agenti inquinanti ma a proprietà organolettiche e caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua) e causano qualche inconveniente sotto il profilo igienico-sanitario.
Oltre alla sicurezza, ci sono altri motivi per preferire l’acqua di rubinetto. È ecologica, perché limita la circolazione di plastica: l’Italia, infatti, è uno dei maggiori consumatori di acqua in bottiglia. Solo nel 2013 sono state prodotte ben 6 miliardi di bottiglie con impatti ambientali importanti anche in termini di emissioni di CO2 per il trasporto e il recupero degli imballaggi. È economica: evitando l’acquisto dell’acqua in bottiglia si può risparmiare fino a 300 euro all’anno. Con nemmeno 2 euro, invece, si hanno a disposizione mille litri di acqua di rete. Infine, è sicura, comoda e buona: evita la fatica di trasportare casse d’acqua a casa, perché sgorga direttamente dal rubinetto, ed è ottima da bere. Sa troppo di cloro? Basta lasciarla per un po’ in una caraffa o berla fredda.
I numeri che raccontano le dimensioni del servizio idrico integrato di Hera disegnano una grande realtà: più di 230 Comuni fra Emilia-Romagna, Nord Est e Marche e 3,6 milioni di cittadini serviti, una rete di acquedotto di oltre 35.000 km, 464 impianti per la depurazione idrica e altri 356 per la produzione e la potabilizzazione. Tutta questa “macchina” viene mantenuta efficiente grazie a un lavoro quotidiano e a investimenti che nel 2014 sono stati pari a 114,8 milioni di euro. Più della metà di questi (52%) serve all’acquedotto, il 27% viene investito nelle fognature e il 21% nella depurazione, processo che restituisce all’ambiente acqua pulita e sicura. Includendo i lavori finanziati da terzi e quelli realizzati da Romagna Acque, nel territorio servito da Hera gli investimenti totali salgono a quasi 177 milioni di euro. Cioè 46 euro pro capite. La media italiana, invece, è ferma a 30 euro per abitante.
“In buone acque” è stato realizzato in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Arpa, Ausl territoriali e Romagna Acque. Nel report è presente una mappa che indica le fonti di prelievo e gli impianti, completa di tabelle suddivise per provincia che riportano i risultati delle analisi per 13 parametri, confrontati anche con i valori delle acque minerali. Il report completo online è poi arricchito dal contributo di Vincenzo Cennamo, responsabile di Gastroenterologia dell’Azienda Usl di Bologna. L’esperto cerca di sfatare alcuni luoghi comuni sull’acqua, come il fatto che quella di rubinetto faccia venire calcoli o quella gassata faccia male alla salute. Infine, sul sito di Hera si può consultare l’etichetta dell’acqua: la carta d’identità dell’acqua del proprio Comune di residenza, con i parametri chimici che sottolineano caratteristiche oligominerali e basso tenore di sodio.
“Il report In buone acque, che dà ancora una volta conto della qualità del servizio idrico e del bene offerto ai cittadini, si inserisce all’interno di un preciso impegno che Hera ha preso e che prevede resoconti puntuali sui servizi che svolgiamo: lo facciamo per l’ambiente, su cui abbiamo appena pubblicato “Sulle tracce dei rifiuti”, che rendiconta il percorso dei rifiuti differenziati. E lo faremo prossimamente con un nuovo report sull’efficienza energetica”, commenta l’Amministratore Delegato del Gruppo Hera Stefano Venier.
Contenuti correlati
-
Acqua Novara supportata da Schneider Electric nel percorso verso la sostenibilità
Acqua Novara gestisce il servizio idrico integrato in 140 comuni delle provincie di Novara e Verbania-Cusio-Ossola: un territorio abitato da una popolazione di 450.000 abitanti, il cui consumo medio annuale è di circa 38 milioni di metri...
-
Con una doppia acquisizione, Almaviva completa l’offerta nella gestione idrica
Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale, annuncia l’acquisizione di B. M. Tecnologie Industriali, società di engineering strumentale a supporto delle water utilities, e di 2f Water Venture, azienda che nel settore del Servizio Idrico Integrato (SII) realizza...
-
Plastica e rifiuti: la gestione sostenibile parte dalla formazione
Per promuovere le sane prassi ambientali, in primis una corretta gestione dei rifiuti, occorre partire dalla formazione delle classi dirigenti di domani: è questo l’obiettivo alla base del corso, che ha visto un ruolo di protagonismo del Consorzio nazionale...
-
Uno studio di Bonfiglioli Consulting conferma la plastica quale regina degli imballaggi
Plastica rigida, metallo rigido e carta e cartone sono i materiali più usati per imballaggi dalla produzione industriale. Fra questi, spicca ancora la plastica, che occupa oggi da sola il 36,4% del mercato e continuerà a dominare...
-
Tecnologia innovativa contro spreco idrico e dissesto idrogeologico
FAE Technology, PMI Innovativa che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica integrata, ha sottoscritto una ‘Technological partnership’ con la deep-tech company Finapp, spin-off dell’Università di Padova, specializzata in fisica nucleare...
-
Il drone ‘mangia rifiuti’ di Climate Tech: ne raccoglie fino a 60 kg a missione
Un drone per tutelare la salute delle acque della Darsena milanese dall’inquinamento e dalla minaccia dei rifiuti. LifeGate, società benefit e network d’informazione, progetti e servizi da oltre 20 anni punto di riferimento italiano sulla sostenibilità, in...
-
Polieco, agevolazioni per le imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna
Sospensione del pagamento del contributo ambientale per le imprese del Polieco operanti nell’area colpita dall’alluvione. È trascorso poco più di un mese dagli eventi calamitosi che hanno messo in ginocchio l’Emilia-Romagna e i danni arrecati al tessuto...
-
Tracciare la sostenibilità con la blockchain
Per la sua versatilità e gli elevati standard igienico-sanitari, la plastica resta un materiale indispensabile in tantissimi settori differenti, oltre che dalle enormi potenzialità in termini di sostenibilità. Per affrontare l’emergenza ambientale senza perdere le opportunità date...
-
Plastica, continua a crescere il fatturato delle aziende che riciclano
Prosegue la crescita del fatturato per le aziende attive nel riciclo meccanico della plastica: il trend positivo (+67%), registrato nel 2021, si consolida nel corso del 2022. Il fatturato complessivo del settore nel 2022 ha superato ampiamente...
-
Relicyc tra gli early adopter della Blockchain del programma Certified Recycled Plastic
L’economia circolare è attualmente l’unico approccio valido per la salvaguardia dell’ambiente. In contrasto con il classico modello lineare, l’economia circolare è rigenerativa: recupera e riutilizza i materiali, riducendo al minimo sprechi e rifiuti. Ecco perché trasformare l’ambiente...