Raccolta e riciclo vetro 2013: la contrazione dei consumi non frena il riciclo

Pubblicato il 29 maggio 2014

Risultati ancora in crescita per il riciclo del vetro nonostante un immesso al consumo in leggero calo (-1,03%). È la fotografia che emerge dai dati Coreve, il Consorzio Nazionale Recupero Vetro per l’anno 2013.

A fronte di una raccolta differenziata nazionale dei rifiuti di imballaggio in vetro che si è attestata a 1.720.000 tonnellate, sono state riciclate 1.596.1 16 tonnellate di vetro e il tasso di riciclo ha raggiunto il 72,9% dell’immesso al consumo nazionale, circa il 2% in più rispetto al 2012.

“L’aumento del tasso di riciclo del vetro al 72,9%”, ha dichiarato Franco Grisan, Presidente di Coreve, “è un buon risultato alla luce del fatto che, nel 2013, i consumi interni di contenitori in vetro sono calati dell’1% circa. Se guardiamo all’Europa stiamo riciclando meglio di Francia, Spagna e Inghilterra sebbene si sia un po’ indietro rispetto a Germania e Austria. Il funzionamento del sistema di raccolta varia da una parte all’altra del Paese, ma stiamo assistendo a un recupero progressivo di comportamenti virtuosi anche in Regioni che fino a pochi anni fa conferivano quantitativi per abitante molto bassi. Nel 2013 la quantità raccolta al Sud ha visto un incremento ragguardevole (+8,3%). E ci sono ancora ampi spazi di miglioramento: sia per quel che riguarda le quantità intercettate sia per la qualità del materiale raccolto che deve consentire il successivo riciclo. Bicchieri di cristallo, piatti e tazzine rovinano la raccolta del vetro. In alcuni casi sono i cittadini che debbono essere meglio sensibilizzati e più informati, in altri casi l’organizzazione locale deve essere migliorata. Per questo stiamo lavorando, per quanto possibile, a contatto sempre più stretto con i Comuni”.

Dall’analisi dei risultati del 2013, si conferma dunque, anche quest’anno, un importante trend di crescita del Sud Italia, che raggiunge un dato medio di raccolta di 17,8 kg di vetro per abitante. Anche il Nord, dove la raccolta differenziata è consolidata da tempo, ha incrementato del 2,8% i risultati del 2012, con una resa di 40,3 kg per abitante/anno. Con 22,1 kg per abitante sono, viceversa, in flessione i risultati del Centro Italia dove la raccolta è scesa del -4,7% rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto probabilmente a ragioni congiunturali di riorganizzazione dei sistemi di raccolta differenziate in alcune aree di quel territorio. La regione migliore in assoluto, in termini di quantità raccolte, continua a essere per il secondo anno consecutivo la Valle d’Aosta.

ll Coreve, attraverso apposite convenzioni locali con i Comuni o i Gestori delle raccolte, ha ritirato e avviato a riciclo direttamente 1.420.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, corrispondenti all’82,6% del totale della raccolta differenziata del vetro in Italia. Queste quantità riguardano 6.248 Comuni italiani (circa il 77% dei comuni italiani) per una popolazione coinvolta di circa 51 milioni di abitanti, corrispondente all’85,5% della popolazione italiana.

I risultati ottenuti nel 2013 hanno consentito anche enormi benefici, sia in termini economici sia ambientali.

Per ciò che riguarda il ricavo dei comuni, Coreve ha corrisposto direttamente ai Comuni italiani, per la raccolta dedicata ai rifiuti d’imballaggio in vetro, oltre 46 milioni di euro; in merito al risparmio per lo smaltimento in discarica, la raccolta differenziata del vetro ha evitato agli italiani costi per circa 150 milioni di euro. Attraverso il riciclo in vetreria: si è risparmiata l’estrazione di materie prime tradizionali per circa 3.041.072 tonnellate pari, in termini di volume a 1 volta e mezza, il volume occupato complessivamente dal Colosseo di Roma; si è recuperata una quantità di energia pari a circa 319 milioni di metri cubi di gas, equivalente al consumo medio annuale di gas di circa 230.000 famiglie italiane; si è ridotta l’emissione in atmosfera di 1.903.266 tonnellate di CO2, equivalenti a quelle derivanti da oltre 6.000 viaggi in aereo tra Milano e Roma.

“Le importazioni annuali di rottame (119.000 tonnellate)”, commenta Franco Grisan, “sono un indicatore della capacità di riciclo dell’industria vetraria italiana, che è superiore a quanto viene messo a disposizione dalla raccolta differenziata nazionale. Quindi è strategico, sia per l’Industria, sia per Comuni e Cittadini, che le aree che hanno ancora ampi margini di crescita consentano di avviare a riciclo anche quanto oggi sfugge alla raccolta differenziata. Non è da pensare, però, che sia sufficiente rendere disponibili quantità aggiuntive per azzerare le importazioni in quanto, a volte, esse avvengono per l’inadeguata qualità del rottame grezzo nazionale. È quindi fondamentale continuare ad insistere per una raccolta differenziata attenta e precisa in modo che il rottame di riciclato non provochi difetti sui nuovi contenitori per effetto di materiali impropri mescolati al vetro. Ecco perché le nostre iniziative di comunicazione sono rivolte a migliorare la sensibilità del consumatore verso un comportamento consapevole nel dividere correttamente i materiali e perché chiediamo ai Comuni di affiancarci in questa nostra azione”.

 

Coreve: http://www.coreve.it



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