Nuovo slancio nel contrastare i cambiamenti climatici dopo Marrakech
Si sono tenute a Marrakech dal 7 al 18 novembre 2016 la ventiduesima sessione della Conferenza delle Parti (COP22), la dodicesima sessione della Conferenza delle Parti che riunisce i firmatari del Protocollo di Kyoto (CMP12), e la prima sessione della Conferenza delle Parti che hanno aderito all’Accordo di Parigi (CMA1). Le decisioni adottate e le iniziative lanciate per l’occasione della COP22, CMP12 e CMA1 hanno dato nuova linfa allo spirito delle Parti, unite nell’accelerare il processo irreversibile di azione climatica globale.
“La COP22 è stata la prima nel suo genere, e ha portato a 35 risultati frutto dei negoziati tra le Parti, un’agenda di azione climatica globale, numerose iniziative lanciate da membri della società civile nonché alla Marrakech Action Proclamation, che dimostra la volontà politica di consolidare l’Accordo di Parigi e la sua messa in atto al più alto livello”, ha dichiarato l’ambasciatore Aziz Mekouar, che ha gestito le negoziazioni multilaterali alla COP22.
I risultati riguardano varie questioni legate ai cambiamenti climatici quali i finanziamenti, l’adattamento, il potenziamento delle capacità esistenti e la trasparenza, tra cui vanno notate:
- Le consultazioni inclusive e trasparenti con le Parti durante la Pre-COP e la COP22 hanno portato all’adozione della Marrakech Action Proclamation For Our Climate And Sustainable Development (Proclama d’Azione di Marrakech per il Nostro Clima e lo Sviluppo Sostenibile)
- A Marrakech si è tenuta la prima sessione della Conferenza delle Parti che hanno aderito all’Accordo di Parigi (CMA1) a seguito della rapida entrata in vigore dell’Accordo.
- Il lancio dell’iniziativa AAA, Adattamento dell’Agricoltura Africana.
- L’annuncio della Marrakech Partnership for Global Climate Action per il periodo 2017- 2020 e dell’iniziativa Pathway to 2050, pensata per coinvolgere un vasto numero di agenzie governative nazionali e subnazionali, organizzazioni e aziende che giocano un ruolo chiave nella transizione a un modello di sviluppo a zero emissioni, resiliente e
- Il lancio della NDC Partnership e di Navigator per aiutare i paesi a potenziare le proprie capacità e offrire loro opportunità di finanziamento allo scopo di implementare i contributi nazionali determinati.
- Il lancio della Marrakech Global Partnership for Renewable Energy and Energy Efficiency (Partnership Globale di Marrakech per l’Energia Rinnovabile e l’Efficienza Energetica) con l’obiettivo di consolidare i risultati del settore energetico dalla COP21 alla COP22 e accelerare la transizione a sistemi energetici globali puliti attraverso la condivisione di informazioni, l’aumento di finanziamenti, la trasparenza e l’identificazione di attori chiave che possano guidare le politiche energetiche.
- L’annuncio dell’avvio del Network of International Climate Change Centers of Excellence and Think Tanks for Capacity Building (INCCCETT 4CB), una rete di centri internazionali di monitoraggio dei cambiamenti climatici e think tank che promuovano il potenziamento delle capacità esistenti sia nella cooperazione sud-sud sia in quella nord-sud.
- Il Climate Vulnerable Forum (CVF), impegnato nel limitare il surriscaldamento globale a 1.5 gradi centigradi sopra i livelli preindustriali con azioni concrete, e nel guidare la transizione verso una produzione energetica rinnovabile al 100%.
- È stata rafforzata dalle Parti l’azione pre-2020, accelerando la ratifica e applicazione dell’Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto, ratificato dall’Australia durante la COP22. La Presidenza Marocchina (COP22) guiderà le consultazioni inclusive nel 2017 con le Fiji (Presidenza COP23), per identificare le modalità del Dialogo di Facilitazione nel 2018.
- L’adozione di nuovi assi nel piano di lavoro di Nairobi sugli impatti, la vulnerabilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici da parte di organismi sussidiari nel 2017.
- L’adozione di un piano di lavoro quinquennale per il “Warsaw International Mechanism for Loss and Damage associated with Climate Change Impacts”, il Meccanismo Internazionale di Varsavia per le perdite e i danni associati agli impatti dei cambiamenti climatici. È stata anche approvata dal Comitato Esecutivo la creazione di una squadra di lavoro con l’obiettivo di offrire consigli per un approccio integrato alla prevenzione e riduzione della dislocazione di persone.
- Roadmap per i finanziamenti climatici di 100 miliardi di dollari entro il 2020.
- La decisione del Green Climate Fund di stanziare 3 miliardi di dollari per i paesi in via di sviluppo allo scopo di formulare Piani di Adattamento Nazionale.
- Sono stati fatti grandi progressi riguardo al Fondo di Adattamento previsto dal Protocollo di Kyoto come strumento di implementazione dell’Accordo di Parigi. Vari paesi hanno annunciato che contribuiranno al Fondo, portandolo a oltre 80 miliardi di dollari.
- È stato convalidato il mandato del Paris Committee on Capacity Building, includendo il Marocco. È stato anche lanciato il piano di lavoro per il Capacity Building Mechanism, il meccanismo per il potenziamento delle capacità per il periodo 2016-2020.
- È stato annunciato lo stanziamento di 50 milioni di dollari per finanziare la Capacity- building Initiative for Transparency (CBIT) allo scopo di rafforzare le capacità istituzionali e tecniche dei paesi in via di sviluppo per raggiungere i requisiti di trasparenza previsti dall’Accordo di Parigi.
- In tema di clima e genere, è stato adottato il secondo programma di lavoro biennale di Lima. È stato anche lanciato un piano di lavoro per implementare lo scambio di informazioni e una piattaforma di dialogo per le popolazioni autoctone e le comunità locali.
- Il Premio Internazionale Mohammed VI per il Clima e lo Sviluppo Sostenibile (1 milione di dollari).
Il progresso raggiunto sui negoziati a Marrakech riflette il coinvolgimento attivo, trasparente e inclusivo della Presidenza Marocchina con le Parti e l’impegno irreversibile della comunità globale di accelerare la lotta ai cambiamenti climatici.
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