RMO 256 – Novembre-Dicembre 2023
La Vdma apre una sede in Italia
Vdma, l’associazione tedesca che rappresenta il comparto dell’ingegneria meccanica e dei beni strumentali, ha aperto una sede in Italia. Esattamente a Castel Maggiore, in provincia di Bologna. L’obiettivo dichiarato dal direttore della nuova sede italiana, Raffaele Talarico, è di “essere il contatto locale sia per un numero crescente di associati italiani di Vdma sia per le filiali italiane degli associati tedeschi. In questo modo, ci concentriamo su temi e servizi specifici oltre a fungere allo stesso tempo da interfaccia per l’intero portafoglio di servizi di Vdma come associazione europea”. L’ufficio di Bologna rappresenta la quinta sede europea di Vdma dopo Bruxelles, Vienna, Maastricht e Varsavia. Il comparto è strategico e lo dicono i numeri: nell’Unione Europea impiega complessivamente circa 3 milioni di persone e rappresenta un volume di fatturato stimato in 860 miliardi di euro. Le sfide che le aziende dei due Paesi si trovano dinnanzi sono simili, tanto che i due Governi dovrebbero firmare in autunno un piano d’azione che dovrebbe portare a una cooperazione ancora più stretta nello sviluppo economico, soprattutto nella trasformazione digitale ed ecologica. Secondo i dati presentati da Vdma, da gennaio ad agosto di quest’anno sono stati esportati dalla Germania all’Italia macchinari e attrezzature per un valore complessivo di 6,7 miliardi di euro mentre sono stati importati dall’Italia macchinari e attrezzature per un valore di poco inferiore a 5,6 miliardi di euro. Il nostro Paese è il secondo fornitore di macchinari per i clienti tedeschi dopo la Cina. Nel 2022, gli investimenti diretti tedeschi in Italia ammontavano a circa 40 miliardi di euro mentre le imprese italiane avevano investito nella Repubblica Federale circa 35 miliardi di euro. In Italia hanno sede circa 1.800 aziende tedesche con circa 200.000 dipendenti, tra cui circa 500 aziende del settore meccanico e impiantistico.
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