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RMO 253 – Giugno-Luglio 2023

Lo scorso anno è stato record per le installazioni di robotica

Lo scorso anno le installazioni di robot in Italia hanno raggiunto un nuovo record: sono state 12.432 le unità consegnate, con una crescita del consumo del 6,5%. Il quadro conferma il trend di crescita iniziato nel 2013, che ha vissuto un calo solo nel 2019 e nel 2020. Dal 2008 il tasso di crescita medio è stato, infatti, pari al 7,3% annuo. Per quest’anno le previsioni indicano, invece, un rallentamento per il primo semestre (-2,3%): un risultato che non viene tuttavia considerato negativo poiché va a confrontarsi con il record dell’anno precedente e si deve considerare anche il peso che stanno iniziando ad avere sugli investimenti delle imprese gli incentivi dimezzati previsti per il 2023 all’interno del Piano Transizione 4.0. I dati sono stati presentati dal Centro Studi Ucimu e Siri, l’associazione italiana di robotica e automazione, in occasione della fiera Lamiera. Considerando le tre macrocategorie in cui si possono dividere i robot industriali (articolati, cartesiani e scara), la crescita delle installazioni lo scorso anno ha riguardato soprattutto gli articolati di cui fanno parte i robot antropomorfi e che rappresentano l’81% del mercato: le vendite sono aumentate dell’8,7% per un totale di 10.872 robot articolati installati. Anche gli scara sono in crescita, con 1.396 unità vendute (+2,5%). In calo, invece, i robot cartesiani, con 624 robot installati (-6,9%). Tutti i principali settori di applicazione dei robot industriali sono stati in crescita. La manipolazione, che rappresenta il principale ambito di applicazioni (qui finisce il 71,5% del totale dei robot installati), cresce del 6%. Nel dettaglio, le tre categorie principali di applicazioni in termini di unità sono: la manipolazione di materiali con 4.229 unità (il 47,6% del totale), la pallettizzazione con 1.703 unità (19,2% del totale) e il carico/scarico macchine con 1.670 unità (18,8% del totale). Segue l’assiemaggio, che diventa il secondo ambito applicativo grazie a una crescita del 33,8%; il grosso delle applicazioni è quello per inserimento e montaggio (1.007 unità), seguite da assiemaggio meccanico e accoppiamento (414 unità). Terzo posto per la saldatura e la brasatura che crescono del 10,3%: sono stabili le installazioni per la saldatura ad arco (867 unità, +0,6%), mentre risultano in calo quelle per la saldatura a punti (299 unità, -18,8%). Quarto ambito, il taglio, che cresce del 18,2%.

l.rossi@lswr.it
@lurossi_71