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RMO 249 – Gennaio-Febbraio 2023

Secondo le analisi elaborate dal Centro Studi & Cultura d’Impresa di Ucimu, il settore delle macchine utensili e dei robot quest’anno dovrebbe vedere una continuazione del trend positivo con il quale si è chiuso il 2022. E questo nonostante i fattori di incertezza che continuano a caratterizzarne il contesto socio-politico internazionale, tra i quali la difficoltà di reperimento delle materie prime, dei componenti elettrici ed elettronici e il rincaro dell’approvvigionamento energetico. In particolare, secondo le previsioni dell’associazione, nel 2023, la produzione dovrebbe crescere del 4,3%, attestandosi a 7.565 milioni, grazie all’incremento che dovrebbe essere fatto registrare dall’export e alle consegne sul mercato interno. Le esportazioni, nelle previsioni, farebbero registrare 3.375 milioni di euro con una crescita del 3,1% mentre le consegne dei costruttori sul mercato interno sono attese in crescita del 5,3% a 4.190 milioni di euro. Stesso trend dovrebbe interessare anche il consumo di macchine utensili e robot italiani, che dovrebbe continuare a crescere arrivando a toccare quota 6.820 milioni di euro, pari al 3,7% in più rispetto all’anno scorso. Seppur con tassi minori, anche le importazioni potrebbero beneficiare della vivacità della domanda interna con un incremento dell’1,3% che ne porterà il valore a 2.630 milioni di euro. Il dato di export/produzione scenderà ancora fermandosi al 44,6%. La conferma di questa tendenza, che caratterizzerà l’anno in corso proseguendo nella crescita registrata nel 2022, arriva anche dall’analisi del carnet di ordinativi dei costruttori italiani che nei primi nove mesi dell’anno scorso è risultata essere pari a 8,1 mesi di produzione assicurata, il valore più alto registrato negli ultimi 30 anni.

l.rossi@lswr.it
@lurossi_71