RMO 231 – Ottobre – 2020
Ottobre è il mese delle fiere della macchina utensile. In calendario dal 14 al 17 è segnata BiMu, all’interno del complesso fieristico di fieramilano RHO, mentre dal 29 al 31 è in programma MecSpe, nei Padiglioni di Fiera di Parma. A distanza di una decina di giorni il mondo del manifatturiero meccanico e meccatronico si ritrova così collocate le due manifestazioni di riferimento del comparto. Una scelta forzata, figlia della cancellazione prima e dei ricollocamenti poi degli eventi fieristici dovuti alla pandemia del Covid-19. Una scelta in controtendenza, quella di non accodarsi alla decisione della maggior parte degli organizzatori di eventi di rimandare al prossimo anno le manifestazioni. Saranno sicuramente due edizioni che registreranno meno partecipazione di visitatori e di espositori, rispetto alle precedenti, dovuta anche alle difficoltà nelle trasferte dei manager provenienti dall’estero. Ma questo dato è già stato pienamente messo in conto. Il comparto, però, cerca di rimettere in moto le proprie dinamiche e può farlo solo attraverso scelte coraggiose come queste, garantendo tutte le normative di sicurezza sanitaria sia per chi espone sia per chi transiterà nei Padiglioni. Occorrerà anche attivare un calendario, come le due manifestazioni hanno fatto, con una serie di iniziative da abbinare all’esposizione per offrire esperienze diverse rispetto al passato e rispondenti alle mutate richieste e necessità dei visitatori. Le due fiere cercano così di farsi interpreti del desiderio di rilancio del comparto, economico ma anche sociale. La collocazione temporale a ridosso della chiusura dell’anno le fa anche essere un punto di osservazione su un momento cruciale per le imprese: dopo il lockdown, il blocco forzato del consumo e lo smaltimento degli ordinativi, raccolti per lo più sul mercato domestico, è il momento di una ripartenza e del riavvio degli investimenti in tecnologie abilitanti presenti nel Piano Transizione 4.0.
Luca Rossi