RMO 200 – novembre/dicembre – 2016
La via italiana a Industria 4.0
Con l’adozione del Piano Nazionale Industria 4.0 e il suo recepimento in Legge di Stabilità, ora anche il nostro Paese è sulla via di Industria 4.0. Il Piano prevede una serie di incentivi fiscali per 13 miliardi di euro distribuiti in sette anni (tra il 2018 e il 2024) per la copertura degli investimenti privati sostenuti nel 2017. Quindi, un aumento della spesa privata per un totale di 24 miliardi: con una mobilitazione di 10 miliardi di investimenti privati in innovazione in più già nel 2017; una spesa privata aggiuntiva in R&D di 11,3 miliardi nel triennio 2017-2020 con un maggiore focus sulle tecnologie Industria 4.0; altri 2,6 miliardi in più di investimenti privati, soprattutto nell’early stage, mobilitati tra 2017 e il 2020. Per arrivare al complessivo dei 24 miliardi di euro sono anche previsti investimenti per 500 milioni da parte della Cassa Depositi e Prestiti. Il primo pilastro del piano prevede di incentivare gli investimenti privati. Per questo è stato deliberato un iperammortamento che prevede l’aumento dell’aliquota dal 140 al 250% per i beni in tecnologie abilitanti, l’affinamento e la proroga della norma del superammortamento con aliquota al 140% per un anno e un fondo rotativo per le imprese dedicato anch’esso a investimenti in beni Industria 4.0 in cui la Cassa Depositi e Prestiti interverrà in pool con il sistema bancario. Secondo pilastro contenuto nel Piano Nazionale Industria 4.0 riguarda l’incentivazione alla spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione grazie a un incremento dell’aliquota per il Credito di imposta su ricerca interna dal 25 al 50% e limiti di credito massimo per contribuente da 5 a 20 milioni di euro. Terzo pilastro del Piano è il rafforzamento della finanza a supporto di Industria 4.0, venture capital e start-up, puntando anche a creare delle competenze sul tema e a investire sulla formazione attraverso scuola digitale e alternanza scuola-lavoro, percorsi universitari e istituti tecnici dedicati, potenziamento dei Cluster e dei dottorati, creazione di Competence Center e Digital Innovation Hub.
Luca Rossi