‘Nexus’ per affrontare le sfide del pianeta su cibo, acqua ed energia

Pubblicato il 26 maggio 2015

È questo il tema centrale di ‘Nexus, cibo, acqua ed energia’, l’evento organizzato a Expo 2015 da Enea, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Wame – World Access to Modern Energy , con la partecipazione di esperti di FAO, Ifad, Unep, Unido, IEA e del Ministero dell’Ambiente.

Oggi più di un miliardo di persone soffre la fame, altrettante sono senza acqua potabile, oltre 2,5 miliardi non hanno accesso all’energia. E la situazione è destinata a peggiorare: secondo stime Ocse e FAO nei prossimi 30 anni la domanda energetica aumenterà dell’80%, quella di acqua del 55% e quella di cibo del 60%. Una pressione enorme, con trend in aumento, tenendo conto che l’agricoltura assorbe già il 70% delle risorse idriche prelevate a livello globale e che il 30% dell’energia consumata nel pianeta è utilizzata nella catena alimentare.

“L’approccio globale a cibo, acqua, energia per Enea si traduce in progetti innovativi per dare risposte ai problemi aperti – sottolinea Massimo Iannetta, responsabile Enea di Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del sistema Agro-industriale. Da qui la nostra adesione a questo approccio innovativo, capace di integrare progresso e sviluppo equo e sostenibile, un’esigenza evidenziata già in occasione di un primo confronto con gli esperti della cooperazione dedicato ai temi ‘nexus’ e ospitato a marzo dalla Farnesina”.

Obiettivo dell’iniziativa odierna a Expo 2015 è la presentazione di esempi di best practice e progetti di cooperazione internazionale e di innovazione tecnologica in grado di rispondere con un approccio globale e innovativo alle problematiche che minano la sopravvivenza di miliardi di persone.

A Expo, l’Enea ha portato tecnologie, prodotti e servizi per l’utilizzo ottimale e integrato di acqua, suolo, energia nel settore agricolo e agroalimentare: ne è il simbolo la Vertical Farm, realizzata da Enea nel Future Food District, primo esempio italiano di serra verticale che coniuga, in piccola scala e in ambiente confinato, i temi nexus cibo, acqua ed energia .

La sostenibilità economica ed ambientale è al centro delle attività di trasferimento tecnologico e assistenza tecnica che l’Enea svolge in numerosi programmi di cooperazione internazionale realizzati soprattutto in Africa. Un esempio su tutti, il progetto Freddas, finanziato dalla Dgcs e sviluppato da Green Cross, grazie al quale in Senegal è stato possibile coltivare terreni a rischio di desertificazione con nuovi impianti fotovoltaici e pompe ad alta efficienza.

Inoltre, l’Enea collabora con diverse organizzazioni internazionali e agenzie specializzate delle Nazioni Unite e attua programmi di azione esterna dell’Unione europea nel bacino Mediterraneo. In particolare, l’Agenzia è impegnata in progetti per la gestione sostenibile delle risorse idriche in regioni semi-aride (progetto Water Drop), per il trattamento e riutilizzo delle acque reflue nella regione mediterranea (progetto Swim) e per la realizzazione di un impianto solare termodinamico in Egitto (progetto Mats).

Antonella Rampichini



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